Testo di ANNA MARIA ARNESANO e Foto di GIULIO BADINI
Un po? defilata per la sua posizione geografica nell?estremo sud-est dell?Europa la Bulgaria, grande un terzo dell?Italia e con soli 8 milioni di abitanti, un bassa densità (70 ab/kmq) dovuta ad uno dei minori incrementi demografici, finora è rimasta ai margini dei percorsi turistici del continente e risulta pertanto meno di conosciuta di quanto le sue valenze storiche e culturali, con ben nove siti riconosciuti dall?Unesco come patrimonio dell?umanità, meriterebbero. La sua ubicazione di porta orientale della penisola balcanica e di cerniera tra Oriente e Occidente, tra Europa e Asia Minore, tra Danubio e Mar Nero giustifica appieno la sua lunga storia, iniziata con i Traci e proseguita poi con Greci e Romani che la latinizzarono facendone la provincia della Dacia, a cui si sovrapposero nel V-VII sec. popoli slavi e turcomanni che nel 681 diedero vita ad uno dei primi stati europei. Ma già in epoca protostorica dovette essere una terra fertile e feconda: presso Varna è stata scoperta una necropoli dell?età dei metalli risalente a 6.500 anni fa che conteneva ben tremila raffinati oggetti d?oro per un peso superiore ai 6 kg, di gran lunga il maggior tesoro aureo dell?epoca in assoluto. I Traci non possedevano un alfabeto ma influenzarono parecchio la cultura greca e latina: a loro risalgono, ad esempio, i miti di Dioniso, delle Baccanti e di Orfeo. Grande potenza balcanica per buon parte del Medioevo, nel XII sec. fece parte per 80 anni dell?impero bizantino, quindi dal 1396 entrò a far parte per cinque secoli dell?impero ottomano, liberata a fine 1800 dall?intervento russo.
Ma la prolungata influenza turca si fa sentire ancora oggi, in parecchi settori. Indipendente dal 1908, si schierò in entrambi i conflitti del secolo scorso dalla parte sbagliata e subì menomazioni territoriali. Nel 1944 entrò nell?orbita dei satelliti sovietici e vi rimase fino al 1990, alla caduta del regime comunista, che seppe comunque trasformarlo da povero paese agricolo in potenza industriale. Dal 2007 fa parte dell?Unione Europea: una nazione uscita da mezzo secolo di economia socialista che sta cercando con fatica di adattarsi al mondo moderno e all?economia di mercato. Confina con Romania, Serbia, Macedonia, Grecia e Turchia, occupata al centro per 600 km dalla catena dei Balcani centrali, alti fino a 2.000 m, e a sud dal Radope che sfiora i 3.000, si affaccia per 300 km sul Mar Nero, dove sfocia il Danubio, le cui spiagge ospitano in estate milioni di villeggianti. Il clima è continentale, con estati calde e inverni freddi, più mite sul mare; il terreno è fertile, ricco di acque e di risorse minerarie. Le montagne ospitano boschi e foreste di latifoglie e conifere, con il 5 % del territorio protetto. L? 85 % della popolazione è cristiano-ortodossa, il 13 musulmana; la maggior parte del patrimonio artistico risulta costituita da antiche pregevoli chiese e monasteri ortodossi, per secoli fari di cultura e di identità nazionale. Ancora oggi girando per le campagne capita di vedere contadini al lavoro con asini, cavalli e carretti, ma alla sera li troverete nelle loro case davanti alla televisione con tanto di antenne paraboliche. Attenzione nel chiedere informazioni: i bulgari dicono si e no con la testa al contrario di noi.
Un possibile itinerario alla scoperta della Bulgaria non può che partire da Sofia, nel centro-ovest sulla strada tra Belgrado e Costantinopoli, capitale da fine ?800 e maggior città industriale dei Balcani, ricca di preziose testimonianze religiose ottomane e ortodosse come il ciclo di affreschi duecentesco della chiesa di Bojana, patrimonio Unesco; da non perdere i mehanas, ristoranti tradizionali stile taverna e i chioschi che vendono i banitsi, deliziosi pasticcini con formaggio. Si parte per Plovdiv, seconda città bulgara, ricca di vestigia romane e ottomane, toccando i monasteri di Zemen e Rila, il più noto del paese e sito Unesco, con splendidi cicli di affreschi. Attraverso la Valle delle Rose, dove si producono essenze aromatiche, si raggiungono Kazanlak, con la sua monumentale tomba tracia affrescata (sito Unesco), e Nesebar sul Mar Nero, disseminata di monumenti bizantini. Varna, nota stazione balneare detta ?la perla del Mar Nero?, offre preziosi reperti archeologici preistorici, ellenistici e romani. Madara invece è un luogo importante nella storia bulgara: vi si trova il famoso bassorilievo rupestre raffigurante un cavaliere dell? VIII sec. Si raggiunge infine Veliko Tarnovo, ex capitale nel Medioevo del secondo regno bulgaro e una delle città più pittoresche sulle rive del fiume Jantra: da non perdere il fortilizio medievale su uno sperone di roccia, che ospitò un fondaco commerciale anche di veneziani e genovesi.
L?operatore milanese ?Adenium ? Soluzioni di Viaggio? (tel. 02 69 97 351, www.adeniumtravel.it), specializzato in turismo culturale con accompagnamento qualificato, propone dal 23 al 30 maggio 2010 un tour di 8 giorni alla scoperta delle principali valenze turistiche della Bulgaria. Volo di linea da Milano, pernottamenti in hotel a 3 e 4 stelle con pensione completa (esclusi alcuni pasti), guide locali di lingua italiana e accompagnatore dall?Italia (Daniela Tabarca, storica dell?arte), assicurazione e documentazione, quote da 1.430 euro.