LUISA CHIUMENTI
Il grande scrittore e drammaturgo russo Nicolaj Gogol ha sempre considerato Roma come una seconda patria. Per celebrarne il bicentenario dalla nascita, il MIBAC, in collaborazione con il Ministero della Federazione Russa, ha voluto organizzare una serie di eventi con convegni, dal teatro al cinema a diversi incontri e convegni e a quattro esposizioni, che illustrano il complesso della sua attività dalle varie angolazioni. Così ad esempio la città eterna ha dedicato anche una serata alla “dolce vita” romana del grande scrittore russo, ricreando la vita e l?ambiente di Nikolaj Vasiljevitch Gogol al caffè Greco di Roma. Il soggiorno romano di Gogol segnò gli anni compresi fra il 1837 e il 1841 e la città divenne teatro della sua immaginazione per la stesura di uno dei suoi più grandi capolavori, ?Le anime morte?, dando vita a quella intensa suggestione letteraria per cui i luoghi reali si snodano, attraverso i suoi racconti, trasmettendo allo spettatore lo spirito e il fascino della città che lo aveva tanto ispirato. Giunto a Roma il 25 marzo del 1837, subito innamoratasi della città eterna, egli via la considerò appunto ?patria della sua anima? e luogo in cui ?la sua anima viveva prima ancora che [venisse] alla luce?.
A Roma, dove ?l?uomo è più vicino al cielo di una versta intera?, sotto il cielo sempre splendente, respirando l?aria che ?faceva venire voglia di trasformarsi in un gigantesco naso, con narici grosse come secchi? per ?farci entrare almeno 700 angeli?, Gogol amò non solo la Roma storica e quella contemporanea, ma anche il popolo tutto, con il suo innato senso estetico, la bellezza della Natura e dell? arte. Particolarmente incuriosito dal Carnevale romano, tanto da parteciparvi , per quella spontanea allegria che sapeva donare ?emozioni comuni?, capaci di dare felicità ad ogni ceto sociale, è da ricordare anche come non disdegnasse la buona cucina italiana.
Ed ecco le mostre: al Museo Nazionale di Castel Sant?Angelo (dal 1 ottobre al 29 novembre) la grande esposizione «Nikolaj Gogol? nelle illustrazioni di Sergej Alimov», curata da Karina Ogand?anova, vice-direttrice della casa-museo di A.N. Ostrovskij, con i 42 disegni originali dell?illustratore Sergej Alimov, tutti ispirati all?universo delle opere letterarie di Gogol, molte delle quali scritte a Roma (come il primo volume de ?Le anime morte?, ?Il cappotto? e ?Il ritratto?.
N.V. Gogol? (1809-1852)-1859
I disegni di Alimov per ?Le anime morte? sono veramente ?cinematografici?, perché, con grande efficacia, quei personaggi, pur grotteschi ed ironici, riescono ad acquistare una corporeità tale da farli davvero ?muovere? sull? ideale palcoscenico rappresentato dal foglio o dalla tela. Si tratta di personaggi particolari, ?Le anime morte? appunto, ??così strani, così orgogliosi di non avere interessi spirituali: quel ?brandello dell?umanità? di Plju?kin, lo scapestrato Nozdrëv, il sentimentale e benevolo Manilov, il terribile Sobakevič?.
Per il racconto ?Il Naso? ad esempio, una tra le opere più singolari della letteratura classica russa, Alimov ha trattato il testo con rispetto, ma senza seguirlo in maniera automatica, sfruttando il gioco della luce e dell?ombra evidenzia una sorta di irrazionalità degli eventi descritti.
Di grande suggestione sono poi anche tutti gli altri disegni tracciati da Alimov per ?Il ritratto? e racconto ?La notte di Natale?.Curata invece da Natalia Kargapolova, ricercatrice senior del Museo, la mostra «Gogol e Roma» (1 ottobre – 29 novembre 2009) con centosessanta oggetti, provenienti dal Museo Nazionale della Storia di Mosca esposti nei Musei di San Salvatore in Lauro nel Complesso Monumentale del Pio Sodalizio dei Piceni.
I Musei di San Salvatore in Lauro nel Complesso Monumentale del Pio Sodalizio dei Piceni, “raccontano ” invece la figura del grande scrittore russo e il suo rapporto con la città eterna, con la mostra ?Gogol e Roma?, (1 ottobre – 29 novembre 2009), curata da Natalia Kargapolova, ricercatrice senior del Museo, che presenta centosessanta oggetti, provenienti dal Museo Nazionale della Storia di Mosca.
Alla Biblioteca Museale Teatrale del Burcardo un?altra mostra accoglie, in un suggestivo allestimento al primo piano, 200 oggetti che parlano dell?inizio del metodo realista nel teatro russo, voluto da Gogol con l?intento di ?deridere se stessi e i propri vizi?.
Ricordiamo anche la mostra fotografica organizzata dalla Biblioteca Nazione di Roma e dall?Università “La Sapienza”, che si è svolta contemporaneamente al Convegno Internazionale dedicato al bicentenario della nascita di Gogol? organizzato da “La Sapienza”. In tale esposizione, Ljudmila Volkova rievoca, in una serie di sue foto, la suggestione letteraria dei luoghi in cui si snoda particolarmente la vicenda de ?Le anime morte? .
Per informazioni :
per la mostra alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
Tel 06 4989339-344 fax 06 49894457635