GIUSEPPE GARBARINO



Pochi sanno che il 25 marzo era l?antica data che indicava l?inizio dell?anno. Fino al 1752 Firenze ha mantenuto la tradizione legata alla festa dell?Annunciazione. Anche altri stati europei hanno avuto in passato la data del 25 marzo come segno di inizio del nuovo anno, ma lentamente hanno abbandonato tale usanza per uniformarsi al calendario che nel 1582 era stato riorganizzato  dal Papa Gregorio XIII, ovvero quello che oggi viene usato quasi in tutto il mondo e chiamato appunto Calendario Gregoriano.

In Francia  era usanza festeggiare il capodanno nel giorno della resurrezione e questo fino al 1564, nell?Italia meridionale per tutto il medioevo l?inizio  coincideva con  il primo di settembre e in  Inghilterra ed Irlanda è stato festeggiato il 25 marzo fino al 1752, come in Toscana.

A Firenze era sempre piaciuto distinguersi dai comuni mortali e il periodo del 25 marzo coincideva con una serie di festività religiose che affondano la loro origine all?epoca pagana più profonda.


Il 25 marzo coincide esattamente nove mesi prima della nascita di Cristo e tutto il periodo dell?equinozio è segnato da ricorrenze che già in epoca precristiana  avevano una forte simbologia e riferimenti ai miti dei matrimoni tra vergini e gli dei pagani.

Come non ricordare Zeus, che si unì carnalmente con la mortale Semele, fecondata con un fulmine. Il loro figlio sarà un semidio di nome Dionisio, ricordato dai racconti epici  come il ? dio nato due volte? o il resuscitato.

Più familiare a tutti è la storia di Romolo e Remo, i padri di Roma,  la cui leggenda vuole nati il 24 marzo del 771 a.C. , la tradizione li vuole  figli del dio Marte e della vestale o vergine Rea Silvia. All?immagine di Marte  era stata dedicata anche la città di Fiorenza fin dalla sua fondazione, quando il  battistero chiamato oggi  Bel San Giovanni,  era il tempio consacrato al dio della guerra. 


Potremmo continuare a cercare e trovare similitudini tra la festa tradizionale dell?Annunciazione e altri riti di origine pagana. La festività cristiana cominciò ad essere parte del patrimonio religioso moderno della popolazione italica  a partire dal VI secolo, quando lentamente si sostituì al mito di Attis legato al culto della madre e del figlio.

Ma torniamo a Firenze e all?omaggio che viene fatto alla Madonna, quando il corteo storico attraversa tutta la città e raggiunge la Basilica della Santissima Annunziata. Qui una ?madonna?, nel senso di dama vestita con i tradizionali abiti rinascimentali, fa omaggio di un mazzo di fiori all?altare dell?Annunciazione  dove si trova l?immagine sacra conosciuta fin dal 1341.

La dama entra nella Basilica scortata da un gruppo d?onore e con il gonfalone della città, per raggiungere l?altare che disegnò nel 1447 Michelozzo.  All?opera lavorarono Pagno di Lapo Portigniani, Luca della Robbia e Maso di Bartolomeo.

Nei secoli successivi l?altare venne arricchito con opere d?arte di ogni genere ed è ancora oggi meta di pellegrinaggi.


Come sempre il corteo storico è motivo di richiamo ed attrazione, i colori variopinti delle divise, i tamburi che cadenzano il passo della sfilata, i Bandierai degli Uffizi e tutti gli ospiti che arrivano dalle varie località toscane, tra gli altri ricordiamo  i lanciatori di coltelli del Diotto di Scarperia, i Balletti Rinascimentali di Massa e la Contrada dell?Alfiere di Bagno a Ripoli.

E? come sempre l?assessore allo Sport e alla  Valorizzazione delle  Tradizioni Popolari Fiorentine,  Eugenio Giani, il grande organizzatore e promotore di queste brillanti iniziative, occasioni di rinascita culturale e turistica per Firenze.

Tutta la compagine dei gruppi storici è formata esclusivamente di volontari che con abnegazione e a volte spirito di sacrificio fanno rivivere alla città i momenti più belli del passato.


La tradizionale sfilata per il Capodanno Fiorentino, fa parte di tutta una serie di manifestazioni che vedono impegnati il Corteo Storico di Firenze e i Bandierai degli Uffizi che vivono in questo periodo un brillante momento di rinascita animando numerose iniziative  della città. Da non dimenticare tra i vari appuntamenti da mettere sul calendario personale  il tradizionale Scoppio del Carro la mattina di Pasqua, il Trofeo Marzocco e le manifestazioni collegate al Calcio Storico in Santa Croce, tutte occasioni da non perdere per vivere la città in modo diverso.