CARMEN DEL VANDO BLANCO



Il Modernismo catalano trionfa nel Museo delle Belle Arti di Siviglia.

La seconda pinacoteca spagnola, dopo El Prado, accoglie la collezione modernista del Museu Nacional d?Art de Catalunya, per illustrare quel movimento artistico che segnò fortemente la società catalana fra la fine dell?Ottocento e l?inizio del Novecento.

Frutto di un accordo fra il Museu e l?Opera Sociale della Caixa Catalunya, l?ente che realizza la mostra, una accurata scelta di 50 opere, fra dipinti, sculture, disegni, manifesti e arti minori, fa luce sul movimento che riuscì a compiere una trasformazione globale nella cultura catalana e che, con questa manifestazione, intende far diffondere in terra Andalusa.

Il grande sviluppo nella Catalogna di fine Ottocento favorì la nascita di una borghesia alla ricerca dei propri segni di identità fra le nuove tendenze artistiche europee, proprio quelli che porteranno Barcellona a raggiungere il livello più cosmopolita del momento.


Il vento modernista proveniente dall?  Art Nouveau che da Parigi soffiava verso diverse zone europee si rivelò una fonte di ispirazione dove si dissetarono i più rinomati artisti catalani, come Gaudì, Casas, Rusiñol, Mir, Busquets, Arnau, fra tanti altri. Essi si dimostrarono gli artefici di uno svariato campionario ricco di sfumature, dal cosmopolitismo alla modernità di segno impressionista, passando dal simbolismo e assimilando l?espressionismo fino alle arti decorative, consolidandosi i veri protagonisti del movimento.


Quindi, si tratta di uno  sguardo panoramico sulla produzione di alcuni autori che diedero il massimo splendore all?arte catalana, a partire dal 1891, quando Casas e Rusiñol presentarono le loro mostre e quando la generazione seguente riuscì ad imporsi nella propria terra seguendo i proclami di Eugeni d?Ors per un ritorno al classicismo.

Completa l?esposizione del Museo Sivigliano, una mostra itinerante allestita dentro un autobus di 14 metri che percorre tutta la Spagna per ricordare la vita e l?opera più significativa dell?architetto Antoni Gaudì, un catalano universale, illustrando l?edificio La Pedrera, uno dei progetti più emblematici del gran movimento Modernista, una corrente espressiva nata dall?Art Nouveau che da Parigi si estese per tutta l?Europa, quella che seppe adattarsi meglio ai gusti preferiti dai più abbienti ceti borghesi dell?epoca.