CARMEN DEL VANDO BLANCO


MAGRITE
Libertad de espiritu

Curata dal professor Victor I. Stoichita dell?Università di Friburgo e significativamente intitolata, ?L?Ombra? è la prima grande monografica che mette a fuoco la figurazione dell?ombra proiettata nell?arte occidentale.

La rassegna, che riunisce 140 opere di oltre un centinaio di artisti ?fra dipinti, fotografie e proiezioni cinematografiche-, intende evidenziare ed approfondire l?ampio raggio di implicazioni, problemi e soluzioni ispirati dalla rappresentazione dell?ombra nell?arte, dal Rinascimento ai nostri giorni.

Un cammino con tappe nel tenebrismo barocco, romanticismo, impressionismo, simbolismo o  surrealismo fino ai realismi moderni, il cinema e la fotografia.
Importanti prestiti da musei e collezioni private di tutto il mondo compongono una galleria temporanea di alto livello qualitativo, formata da Van Eyck, La Tour, Rembrandt, Goya, Pissarro, Monet, Vuillard, De Chirico, Hopper, Picasso, Manritte, Dalì, Warhol, Man Ray e Murnau, fra tanti altri autori.
WARHOL
La Sombra

Suddivisa in due grandi blocchi strettamente allacciati fra di loro: da una parte un completo percorso nell?opera di artisti e movimenti che, dal Rinascimento alla fine del secolo XIX, hanno utilizzato l?elemento ombra in diverse maniere nella loro produzione: dai connotati simbolici o dallo studio nella creazione di prospettive degli artisti rinascimentali, fino alla illustrazione della luce e dell?ombra nell?Impressionismo, attraverso lo spettacolare esempio dei pittori tenebristi del Barocco o la sua introduzione come componente narrativa che si rivelerà fondamentale nell?epoca romantica e post-romantica. L?altra parte, nelle sale della Fundacion Caja Madrid, si apre con una sezione dedicata alle ?Ombre e luci della modernità?, così come vengono riprese lungo il XX secolo, focalizzando il suo utilizzo nei giochi di proiezioni dei pittori surrealisti ed il loro protagonismo nell?Espressionismo tedesco.

VUILLARD
Dos mujeres bajo la lampara

Gli altri capitoli di questa seconda parte offrono una panoramica sull?impiego multimediale e ludico del gioco delle  ombre, dalla fotografia di Man Ray e André Kertesz fino alle installazioni attuali di Christian Boltanski, dando la giusta attenzione alle esperienze della settima arte da Murnau, Orson Welles a Peter Greenaway.

Infatti, dalla seconda metà del XVI secolo fino adesso, il contrasto luce-ombra è stato sempre presente nonché sfruttato da una tecnologia sempre più sofisticata.

L?ombra ha avuto e continua ad avere una speciale incidenza nell?arte, che consegna alla luce un? importanza quasi essenziale e non solo per l?impatto prodotto nella nostra visione fisica, ma anche in quella simbolica. Quindi, la mostra non si ferma all?aspetto tecnico del tema e va oltre, identificando l?ombra col subconscio come viene espresso dal movimento surrealista.

In definitiva, si tratta di una mostra che gira attorno ai chiaroscuri ricavandone una sintesi di grande valore didattico.