CORA EBELING
Si è conclusa poco prima di Natale la seconda edizione di 50 giorni di Cinema Internazionale a Firenze, una rassegna di otto festival cinematografici, con proiezioni, incontri con i registi, premiazioni, anteprime, retrospettive e dibattiti.
Quest?anno ad ospitare l?evento, che si è svolto dal 31 ottobre al 22 dicembre 2008 ed è stato curato dalla Mediateca Regionale Toscana in collaborazione con la Regione Toscana e il Comune di Firenze, è stato lo storico Cinema Odeon di Firenze.
Oltre i festival France Cinema, North Korean Cinema, il festival dei Popoli e quello Etnomusicale, per citarne alcuni, ha avuto grande successo l?ormai collaudato Florence Indian Film Festival,
River to River.
L?ottava edizione del Festival del Cinema Indiano è stata inaugurata dall?Ambasciatore dell?India in Italia Arif Shahid Khan e ha avuto un ottimo riscontro tra pubblico e stampa.
Sono state registrate più di 2000 presenze tra cui numerosi ospiti di rilievo come registi indiani ed europei e il Presidente della Regione Toscana Claudio Martini.
La retrospettiva dedicata al regista e showman Raj Kapoor, il Charlie Chaplin di Bollywood, è stata accolta con entusiasmo.
Selvaggia Velo e i registi
Kamat.e Neelam
Ma non solo Bollywood è stato protagonista del festival, bensì anche un cinema socialmente e politicamente impegnato. Il cosiddetto genere off-Bollywood, purtroppo ancora poco noto in Italia, tratta argomenti sempre attuali, come gli effetti della globalizzazione, la discriminazione razziale e religiosa o l?integralismo religioso. Un tema affrontato nel film di produzione pakistana ?In the name of god?, che racconta le vicende di una famiglia musulmana in Inghilterra dopo l?11 settembre, come anche in ?Mumbai Meri Jaan?, che ricorda i terribili attentati di luglio del 2006 avvenuti nella metropoli indiana.
Durante la serata finale sono stati resi noti i vincitori del River to River Digichannel Audience Award per le varie sezioni.
Tra i lungometraggi ha vinto il film ?Amal? di Richie Mehta, una favola metropolitana che però offre uno spaccato di vita in una Nuova Delhi dei giorni d?oggi.
Per i cortometraggi è stato premiato il suggestivo ?Funérailles? di Subarna Thapa, ambientato in Nepal, che affronta il delicato tema delle caste.
E infine, tra i documentari ha raccolto maggiori consensi ?Super 30? del regista inglese Christopher Mitchell, che ha seguito 30 ragazzi selezionati per un concorso per entrare in un prestigioso istituto indiano di tecnologia.
Digichannel ha voluto dare inoltre una menzione speciale a Sarab S. Neelam per il lungometraggio ?Ocean of Pearls?. Il film del primo regista sikh di Hollywood è a tratti autobiografico e parla del genocidio del suo popolo nel Punjab, nel quale furono coinvolti i suoi genitori, nonché della difficile questione della discriminazione di cui i Sikh sono vittima in quasi tutto il mondo.
Ma Neelam con questo film è voluto andare al di là delle frontiere e dei giudizi, raccontando come si può trasmettere i valori e le tradizioni di un popolo ai giovani senza cadere nel patetico, ?per un mondo che non debba più sottostare a nessuna differenza di razza o religione fra gli individui?.
Infine sono stati proiettati i tre cortometraggi vincitori del concorso Advantage India, quest?anno alla sua prima edizione, che premia i migliori corti della durata massima di tre minuti.
Il concorso è organizzato insieme a 1takemedia.com, il portale dedicato alla ricerca di lavoro e di risorse per l?industria cinematografica e televisiva indiana, che oggi è la più grande del mondo e da lavoro a migliaia di persone.
Info