Testo di LUISA CHIUMENTI e Foto di STEFANO ROSSINI
vallata verso il mare.
Come sempre, ormai da molti anni Castelbasso apre all?arte contemporanea i suoi fondaci, i suoi palazzetti ed i vicoli e la piazza accolgono i numerosi visitatori per le mostre di un grande artista e dei suoi epigoni e per le manifestazioni di musica, teatro, letteratura ed enogastronomia, che animano lo storico, piccolo centro per tutta l?estate.
Quest?anno è Giorgio De Chirico il Maestro a cui è stato reso omaggio a trent?anni dalla morte, con 70 opere, molte delle quali mai esposte al pubblico.
Sul filo conduttore di una celebre frase di Alain Jouffroy:? Giorgio De Chirico è un grande maestro che non ha seguaci, /non raccoglie mai suffragi unanimi./ Impensierisce perché si situa al di fuori del presente./Impedisce che intorno a lui si lascino cristallizzare/ certezze, opinioni mode pericolose? Silvia Pegoraro ha comunque percorso un tracciato singolare attraverso l?accurata selezione delle opere esposte, mettendo in luce come tuttavia il ?segno? lasciato da un grande maestro non possa mai non imprimere in qualche modo la sua vitalità in alcuni epigoni che comunque ?sentano? nella sua opera qualche elemento di stimolo particolare alla propria, personale, creatività.
usata, nel Medioevo, per conservare
i cibi durante l?estate.
Ed è così che dal 16 luglio al 18 agosto 2008, per la cura di Silvia Pegoraro, curatrice anche della mostra dedicata al Maestro nel Palazzo di Castelbasso, presenta alla critica ed al grande pubblico sette artisti italiani (Giovanni Albanese, Deborah Baroni, Carlo Bernardini, Elisa Pavan, Gino Sabatini Odoardi, Giancarlo Scagnolari, Saverio Todaro) che espongono nei fondaci del borgo medievale di Castelbasso le loro opere concepite ?intorno a De Chirico?.
Organizzata dalla Associazione ?Amici di Castelbasso? onlus, con la collaborazione della Soprintendenza per il Patrimonio Storico artistico e demoantropologico per l?Abruzzo, l?Università degli Studi di Teramo e il Teatro Stabile d?Abruzzo, l?evento, che si svolge sotto l?Alto Patronato della Presidenza della Repubblica con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha visto il contributo del Comune di Castellalto, della provincia di Teramo, della Regione Abruzzo, della Camera di Commercio di Teramo , il Bacino imbrifero montano e l?Agenzia regionale Servizi Sviluppo Agricolo.
Come hanno sottolineato sia il presidente Osvaldo Menegaz , vero ideatore e animatore della rassegna fino dai suoi esordi che il sindaco di Castellalto, anch?egli da sempre sostenitore dell?iniziativa, quest?anno l?offerta culturale dell?evento si è ampliata, creando una sinergia con il Teatro Stabile d ?Abruzzo e con l?Università degli Studi di Teramo, facendo sì che Castelbasso possa ancor più ?guardare oltre? e proporsi come centro culturale aperto, legato anche ad esperienze esterne.
di Tonino Guerra. Le ceramiche
E per quanto riguarda il Teatro ricordiamo come la sera del 13 luglio si sia aperta la sezione Teatro, con Lucio Dalla e lo spettacolo dal titolo DALLA O CELLINI? La storia del più grande orafo fiorentino raccontata in un?opera musicale. Dalla e Cellini: due uomini separati dal tempo ma uniti nella carica innovativa della loro arte. La rilettura della vita di Benvenuto Cellini, in chiave pop. Sul palcoscenico anche il NU ORK STRING QUINTET, Beppe D?Onghia al pianoforte, Bruno Mariani alla chitarra e l?attore Marco Alemanno. Ma vogliamo almeno anche segnalare quanto è previsto per il prossimo sabato 23 agosto, ossia Giorgio Albertazzi in ?D?Annunzio a Fiume? (oppure Gabriele Lavia in ?Sogno di un uomo ridicolo? di Dovstojevkj).
Ed è anche significativo come il territorio si animi e partecipi di questo sviluppo culturale con i suoi centri storici. Si pensi ad esempio all?antico borgo di Canzano (TE), che ospita, nello stesso periodo, in un caratteristico spazio, ricavato entro le mura, accanto ad un suggestivo torrione e nella caratteristica antica ?neviera? (oltre che in altri locali del Comune) una suggestiva mostra di Tonino Guerra.
una delle più interessanti del Teramana.
E? da segnalare, nello stesso territorio, anche il rigoglio di alcuni settori dell?agricoltura, che danno spazio ad una fervida economia locale, come quello vitinicola, che è molto bene rappresentata dalla Azienda Cerulli Spinozzi (info@cerullispinozzi.it), immersa in un paesaggio di grande suggestione, a cominciare dal massiccio del Gran Sasso, che si può ammirare da ogni punto dell?azienda stessa, per finire con una bella passeggiata attraversando i vigneti fino al fiume Vomano attraverso la vallata, che, con un suggestivo ritorno al passato, può rivelare interessanti scorci del tutto imprevedibili.
L?Azienda risale all?antica proprietà della famiglia Spinozzi, di ceppo feudale, presente a Sant?Omero fin dal 1600 e a Canzano dal 1768.
Un caloroso invito quindi ai lettori, a visitare Castelbasso e partecipare a questo Evento, visitare le mostre e tornare la sera ai numerosi spettacoli nell?antico borgo, dopo avere visitato, con belle passeggiate, anche tutto il territorio circostante.
Associazione Amici per Castelbasso Onlus
Via S.Nicola, 17
64020 Castelbasso (Te)