Testo e Foto di GIUSEPPE GARBARINO
Si è svolto a Firenze lunedì 31 marzo, con grande successo di pubblico, l?85 anniversario della costituzione dell?Aereonautica Militare, questo vuol dire che nell?ormai lontano 1923 si decise di trasformare i reparti dell? aviazione dell?esercito e della marina in un corpo militare separato.
Il Piazzale Michelangelo, eccezionale balcone affacciato sulla città, ha ospitato la grande cerimonia che con una manifestazione impreziosita dalla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha reso gli onori alla storia e alle attività della Aereonautica Militare Italiana.
I discorsi di rito, la consegna di onorificenze da parte del Presidente e l?inaugurazione di un?interessante mostra fotografica sulla storia dell?aviazione, sono state quasi di secondo piano rispetto alla presenza tanto attesa del passaggio sulla città della squadriglia acrobatica delle Frecce Tricolori, il nostro gioiello di pattuglia acrobatica, l?unico al mondo che svolge le acrobazie aeree con dieci velivoli.
I ponti e i lungarni di Firenze, visti dal Piazzale Michelangelo, brulicavano di persone che da vent?anni aspettavano, tanti gli anni di assenza nei nostri cieli, il passaggio della squadriglia aerea e grande è stata l?emozione quando improvviso il rumore degli aerei ha dato la voce alla grande striscia tricolore che solcava il cielo.
Purtroppo solo due i passaggi che hanno abbracciato idealmente la città di Firenze, dal Piazzale Michelangelo alle Cascine, passando lungo le colline di Fiesole; forse in molti si aspettavano una delle classiche rappresentazioni acrobatiche, ma questo era impossibile da fare nel cielo di una città come Firenze, troppi rischi e la mancanza di un corridoio di sicurezza nel caso di inconvenienti.
Un primato è stato comunque dedicato alla città, la realizzazione, secondo le stime, di un enorme tricolore, settanta metri di altezza e quattro chilometri di lunghezza. Mai prima d?ora le Frecce Tricolori avevano utilizzato questo tipo di distribuzione di fumo colorato per dispiegare la bandiera italiana.
?Oltre il tempo verso lo spazio?, questo il motto coniato per battezzare la serie di eventi per la celebrazione, ha comunque reso omaggio alla città e all?aereonautica che qui ha la sede della prestigiosa Scuola di Guerra Aerea nel Parco delle Cascine, anche lei in onore di festeggiamenti per il suoi 70 anni di presenza in città.
Il Presidente della Repubblica è arrivato dall?aeroporto di Peretola alle ore 11,00 ricevendo gli onori militari delle formazioni schierate nel piazzale dove sono state allestite le tribune e un grande tendone dove si trova la mostra che traccia le tappe della storia aeronautica italiana con le foto dagli albori del volo italiano fino ai giorni d?oggi.
La presenza a Firenze del Presidente Napolitano si è conclusa in serata dopo l?incontro con la città in Palazzo Vecchio, nel grande Salone dei Cinquecento, dove sono stati letti alcuni articoli delle Costituzione alla presenza di una folta rappresentanza di studenti delle scuole fiorentine.
La mostra allestita temporaneamente al Piazzale Michelangelo, sarà visibile a tutti dal 5 al 20 aprile alla chiesa di San Pietro Scheraggio, accanto alla Galleria degli Uffizi, con orario 10,00 – 17,00, successivamente verrà riallestita all?Istituto di Scienze Militari Aeronautiche delle Cascine.
Per gli appassionati di filatelia o solo per chi voleva un ricordo, era possibile l?acquisto di cartoline ricordo con l?annullo della giornata.
Finita la manifestazione il Viale Galileo, in direzione della chiesa di San Miniato, si è riempito delle formazioni militari che defluivano al passo di marcia dal piazzale, creando momenti di simpatia e gli scatti fotografici a ripetizione da parte dei presenti che avevano assistito all?evento tanto atteso.
Da segnalare e sottolineare, come momento di aggregazione tra la città e l?Arma Aeronautica, la possibilità di visitare sabato 5 e domenica 6 aprile la Scuola di Guerra Aerea grazie all?Open Day del FAI, Fondo per l?Ambiente Italiano, che organizzerà viste guidate all?impianto militare realizzato negli anni ?30.
Tutto questo potrebbe essere dedicato a coloro che in pace e in guerra hanno perso la vita alla guida di un aereo, alcuni sono stati intrepidi precursori che non avevano problemi a mettersi alla guida di veivoli costruiti con legno e tele di ruvido cotone e agli altri che nei tempi contemporanei si sono affidati forse troppo alla tecnologia moderna, sfidando e rischiando con la propria vita il passaggio attraverso le nuvole dell?animo.