Testodi ANDREA CERRETI e Foto di TERESA CARRUBBA


Viterbo
Loggia del Palazzo dei Papi

    

E? stato approvato, gli ultimi giorni del 2007 dalla Commissione Bilancio della Camera, l?emendamento allegato alla Finanziaria che introduce i così definiti ?Buoni Vacanze? per le fasce meno abbienti. Se ne parlava almeno da due anni e finalmente è una realtà, anche se tutta da verificare nella sua concretezza e applicazione. In sintesi chi potrà usufruirne saranno gli italiani a reddito molto basso, ma ancora non si sa bene quanto basso dovrà essere. Il pacchetto vacanza dovrà essere consumato in Italia e nella bassa stagione e anche qui dobbiamo capire quanto bassa dovrà essere la stagione per invogliare comunque a partire coloro che al ?Buono Vacanza? dovranno inevitabilmente aggiungere i costi collegati come tutte le spese extra che ognuno di noi in vacanza è costretto a pagare come bevande, caffè, gelati e mance e in questo caso trattandosi di vacanze rigorosamente in Italia anche la spesa per i trasporti.  Poi si dovrà ancora capire come si potrà venire a conoscenza delle offerte, delle modalità stesse dell?uso, se saranno le regioni o le province o i comuni ad erogare questi buoni vacanze. Insomma ancora tutto da chiarire con la speranza che l?applicazione non abbia i soliti tempi italiani, altrimenti i Buoni Vacanza saranno utilizzabili tra una diecina di anni.

Siracusa
Catacacomba di San Giovanni

    
Ma a fine anno è bene anche fare un bilancio di come è andato l?anno appena trascorso per il nostro paese. Per l?Enit- Agenzia di Turismo le cose sono andate bene: l?Italia dovrebbe aver superato i 370 milioni di presenze del 2006 grazie alle città d?arte con Roma al primo posto che macina ogni mese numeri in crescita e il risveglio degli europei che hanno riscoperto il nostro paese con Spagna e Francia al primo posto e anche grazie ai nuovi mercati dell?est come quello russo e della Repubblica Ceca che hanno registrato incrementi pari rispettivamente a + 20% e + 15% rispetto allo scorso anno. Le compagnie aeree low cost da parte loro, hanno contribuito a far viaggiare milioni di persone che altrimenti sarebbero rimaste a casa, muovendo l?economia italiana con le spese per soggiorno, mantenimento e shopping.

Per Federalberghi la società che racchiude i più importanti alberghi italiani, il turismo non è andato così bene. Gli alberghi hanno avuto una occupazione scarsa, le tasse hanno roso le entrate, il costo del lavoro è sempre alle stelle, l?Iva è sempre troppo alta rispetto agli altri paesi europei.

uno scorcio del Lago di Garda
a Malcesine

    
Future Brand la società che studia l?immagine del nostro paese sui mercati mondiali ha appurato da studi e indagini, che l?Italia perde sempre più l?appeal all?estero e precipita sempre più in fondo alla classifica da quei primi posti che ormai appartengono al passato. Uno dei motivi che ha fatto precipitare l?immagine del nostro paese all?estero è stata anche la farsa del portale Italia.it che dopo la presentazione ufficiale del ministro Stanca nella passata legislatura, dopo un?altra presentazione ufficiale del vice premier Francesco Rutelli alla Bit a Milano nel febbraio scorso, ecco che lo stesso Rutelli nell?autunno appena passato, ha decretato la morte per inedia del portale chiedendo alla Corte dei Conti di fare appunto due conti sulla faccenda, sugli sprechi e come mai dopo anni di studi, milioni e milioni di euro buttati dalla finestra, il portale è un vecchio pachiderma incapace di muoversi. Una caduta di immagine per il nostro paese, che in ogni caso  – e questo è veramente un miracolo ? malgrado i continui colpi di immagine, non ultimo quello della spazzatura in Campania iniziato a ridosso delle festività natalizie, riesce sempre ad attirare turisti da tutto il mondo. Merito del maggior numero di siti patrimonio mondiale dell?umanità che l?Unesco ha riconosciuto all?Italia? Del Papa che ogni domenica da solo riunisce a piazza San Pietro migliaia di persone? Dei mari e dei monti? Del buon cibo? Non si sa. Sarebbe opportuno comunque non esagerare con le negatività, perché il pericolo di ulteriori cadute di immagine, con scarse possibilità di recupero è alle porte.