ANDREA CERRETI
Ci siamo. L?estate è alla fine, almeno quella dei grandi esodi. Poi ci sono le code, quelle degli amanti delle vacanze in settembre, ma si sa che con la bassa stagione non si fanno grandi numeri, quelli che possono capovolgere le situazioni. Ma vediamo come è andata l?estate 2007, almeno sulla base di dichiarazioni di chi di turismo se ne intende. Prima però è bene ricordare alcuni contributi resi durante i lavori della seconda giornata del turismo organizzata nell?estate a Trieste da Federturismo/ Confindustria.
Nel suo intervento Luca Cordero di Montezemolo, presidente Confindustria, senza mezzi termini ha detto che l?Italia si trova in una situazione delicata perché negli ultimi anni, molti hanno lavorato male con il risultato che tutti conoscono. ?L?Italia – ha detto nel suo intervento a Trieste – era prima per presenze negli anni 70, è calata al terzo posto negli anni 90, per scendere ancora al quinto posto nel duemila, con il pericolo di precipitare al settimo in men che non si dica?. E ancora la destagionalizzazione auspicata da Francesco Rutelli, vice premier con delega al turismo, che punta molto, se non tutto, sul diverso calendario delle vacanze scolastiche e cioè prolungare di una settimana la scuola a giugno e anticiparla a settembre.
Non tutti, però, sono d?accordo perché significherebbe penalizzare ancora di più i due mesi di spalla per favorire la Pasqua e le vacanze invernali. Bisogna attendere, soprattutto che il nuovo calendario scolastico venga approvato dal Ministero dell?Istruzione e poi aspettare gli eventuali risultati positivi di questo cambiamento.
Ma torniamo su come è andata l?estate. Il Sindacato Italiano Balneari ha emesso un comunicato in cui si parla di un calo del 5% delle presenze nel mese di luglio, mentre il mese di agosto nei primi dieci giorni ha registrato un calo fino al 15% rispetto allo scorso anno. In totale sembrerebbero circa 400.000 presenze in meno, malgrado la tariffa oraria per ombrelloni e lettini e gli sconti applicati nel pomeriggio e una serie di attrattive come le dirette per vedere la tv, giochi e l?organizzazione di tornei sportivi. Ma la contrazione delle spese delle famiglie italiane è stata sensibile e l?uso di lettini e ombrelloni è stato limitato all?indispensabile.
A vincere il primato degli italiani in vacanza sono stati bolognesi e romani. La capitale e il capoluogo dell?Emilia sono state infatti le città più vuote nella settimana di ferragosto. Il dato è stato ricavato dalle aziende che smaltiscono i rifiuti nelle due città. A Bologna nella settimana di ferragosto solo il 12% dei residenti era in città, mentre a Roma circa un milione e mezzo di cittadini erano in vacanza.
Gli aeroporti milanesi hanno diffuso dati sul traffico di luglio e delle prime tre settimane di agosto. Sono stati 3,3 milioni i passeggeri che hanno transitato negli scali milanesi rispettivamente 2,4 a Malpensa e il rimanente a Linate mettendo a segno un + 6,3% rispetto allo scorso anno. Dal 1 al 23 agosto i passeggeri sono stati 2,5 milioni di cui 1,9 a Malpensa e 600 mila a Linate.
Per Federalberghi l?estate in Italia è andata come previsto dalle indagini sulle intenzioni di vacanza degli italiani e cioè che molti sono stati a casa rimandando le partenze e sperando in più clementi leggi finanziarie.
Il presidente dell?Enit-Agenzia del Turismo ha invece diffuso dati molto positivi sul turismo incoming, cioè dall?estero verso l?Italia, con dettagli sulle preferenze dei turisti. Precisamente gli aumenti più sensibili hanno riguardato i russi che nel mese di agosto sono aumentati del 37,9%. Recuperati anche i tedeschi orientati più verso le città d?arte che il mare, grazie anche alle low cost che collegano ben 22 città con l?Italia.
L?Ufficio Italiano Cambi parla di un totale di 21 milioni di italiani che quest?anno hanno scelto l?estero con una spesa che per la prima volta toccherà i 20 miliardi di euro (+7%).
Per quanto riguarda il turismo verso l?estero Telefono Blu, a parte un numero discreto di recami e lamentele sempre in crescita, ha segnalato cancellazioni di viaggi verso il Perù dopo il terremoto e altrettante sostanziose cancellazioni verso i Caraibi e Messico a causa dell?uragano Dean che si è abbattuto intorno al 20 agosto con danni più o meno gravi su Giamaica, Martinica e Messico. Naturalmente le informazioni sempre tendenti al catastrofico delle radio e delle televisioni hanno causato più danni dello stesso uragano.