Testo e Foto di ANNAROSA TOSO


Capanna Masai
    

La Tanzania,  la cui capitale è Dar es Salaam è stata colonia tedesca dal 1880 fino al 1919. Successivamente il territorio fu amministrato dagli inglesi fino agli anni Sessanta, quando lo Stato acquisì la sua indipendenza. Paese molto vasto, grande come Italia, Germania e Francia messe insieme, da anni ha adottato una politica per un turismo a garanzia e a salvaguardia della natura. I suoi parchi naturali sono tra i più famosi del mondo. I più noti sono il Serengeti e l?immenso cratere di Ngorongoro, dove sono stati realizzati numerosissimi documentari naturalistici che hanno allietato e informato, ma anche inchiodato sulle poltrone e divani di casa, milioni di telespettatori in tutto il mondo.

Ragazza masai
    
Ma nessuna immagine e nessuna descrizione riusciranno a somigliare alle sensazioni e agli stati d?animo di chi si trova in mezzo alla savana a vivere in diretta quanto la natura si appresta ad offrire agli occhi del visitatore. Il desiderio di natura o la semplice curiosità saranno appagati negli odori, nei colori, nella vista della lotta per la sopravvivenza dove si potrà anche scommettere sulla vita degli animali, tifando per la preda o per  il predatore. E il raziocinio in quei momenti si offuscherà, perché si sarà troppo coinvolti da quelle immagini che stiamo fissando nella nostra mente, dove i protagonisti principali ci stanno raccontando l?eterna storia per la vita che si ripete ogni giorno,   dove i più deboli soccomberanno sempre e i più forti vivranno per riprodursi. Se il predatore fallirà la preda, non potrà cibarsi e dovrà riprendersi dallo sforzo, rinunciando alla caccia anche per  due giorni.

Giraffe al Ngorongoro
    
Nel caso di piccoli da allattare o da sfamare, questi rischieranno la vita perché  gli verrà a mancare il nutrimento. E la preda designata scampata alla morte, per quella volta tornerà alle consuete abitudini che sono quelle di mangiare, bere, accoppiarsi, accudire i piccoli e sfuggire ai predatori. E? una storia già letta e conosciuta ma sempre nuova e vera: la lotta per la sopravvivenza che in Africa si ripete in continuazione e non solo dall?alba quando prede e predatori si sveglieranno, ma anche al tramonto e durante il buio della notte dove avvengono le cacce più spietate per la ricerca del cibo.

Facoceri
    
Per la gioia dei turisti, da qualche anno vengono organizzati anche dei safari notturni, che a volte consentono di intravedere più animali che durante il giorno. Safari in ogni caso molto emozionanti anche se a volte gli animali – e bisogna metterlo in conto – non si concedono alla vista di nessuno e beffano anche gli esperti ranger che ne seguono le tracce. Certamente nessun tour operator che organizza safari in Tanzania come in altri paesi dell?Africa Australe, potrà garantire al cento per cento, la vista dei big five, che ricordiamo sono elefante, rinoceronte, leone, leopardo e bufalo. Tutto dipende dalla fortuna e dalla casualità.
In Tanzania ci sono un?infinita varietà di paesaggi di  rara bellezza. Il paese vanta una tra le  più alte concentrazione di animali selvatici e nessun animale familiarizzante con gli uomini, tranne i pochi che vivono ai margini dei lodge, che nella maggiore parte dei casi sono facoceri o scimmie, che potremmo definire sfacciate quando si intrufolano nei giardini alla ricerca di cibo e di qualsiasi cosa da rubare, solo per il gusto di fare un dispetto.
    
La cima innevata del Kilimangiaro
    
In Italia sono molti gli appassionati dell?Africa, degli animali e della natura in genere. Un viaggio in Africa è la realizzazione di un sogno e la Tanzania è in grado di appagare questo desiderio. Tra l?altro, è bene sottolineare che il Kilimangiaro si trova in Tanzania e non sul territorio keniota. Chiamato familiarmente il kili, questa imponente montagna alta quasi sei mila metri si trova in un?aerea proclamata dalla Tanzania parco nazionale da quasi cinquant?anni. E vale la pena ricordare una frase di  Ernesto Hemingway riferita a questa grande montagna; ?Vasta come il mondo, immensa, alta ed incredibilmente bianca nel sole, era la cima squadrata del Kilimangiaro?.

Elefanti al Serengeti
    
Il Serengeti National Park è uno dei parchi più grandi della Tanzania e uno dei più conosciuti di tutta l?Africa. Ha una superficie di 14.763 km quadrati e vanta una importante concentrazione di animali, molti dei quali mammiferi. Caratterizzato da vastissime savane e una ricchezza faunistica straordinaria, il Serengeti che in lingua swahili significa grande pianura, è inserito tra i patrimoni dell?umanità dall?Unesco. Nella zona sono stati trovati i resti dell?homo zinjanthropus risalenti a due milioni di anni fa, precisamente nella Gola di Olduvai. Si tratta di alcuni dei più antichi fossili umani rinvenuti là dove si è creata la razza umana.
Il cratere di Ngorongoro si trova a 2200 metri sul livello del mare e misura oltre 16 km di diametro. In totale, occupa un?area di circa 265 km quadrati. Si tratta della caldera più intatta del mondo. A Ngorongoro, anche in estate, durante la notte si dorme con le coperte e con il riscaldamento, mentre di giorno è caldo secco.

Zebre nella savana
    
Dopo cena è abitudine di riunirsi all?esterno dei lodge intorno al fuoco, per commentare la giornata trascorsa nella savana. E ascoltando i diversi racconti si scoprirà che molti hanno visto i ?big five?, da vicino, anzi da vicinissimo. Erano proprio lì, leoni, leopardi, bufali, elefanti, rinoceronti, tutti con le famiglie al seguito, tutti in posa per farsi vedere dai fortunati occupanti di quella jeep, che purtroppo non era la nostra!

Un viaggio in Tanzania ha sicuramente dei costi superiori rispetto ad altri tipi di vacanza a partire dal volo aereo che normalmente è di linea e non charterizzato e questo ha una notevole influenza sul prezzo finale, ma le aspettative del viaggiatore in partenza per la Tanzania saranno sicuramente soddisfatte.

Sono diversi i percorsi e gli itinerari per visitare la Tanzania: tutti prevedono i parchi più famosi  che sono il Serengeti e Ngorongoro ma anche Arusha, Lake Manyara, il Tarangire National Park e le gole di Olduvai.

Maschio dominante al Lake Manyara
    
?Negli ultimi anni è stato svolto un importante lavoro per migliorare il turismo e l?ospitalità, ma abbiamo ancora una strada molto lunga da fare per promuovere le attrazioni del Paese? Lo ha recentemente dichiarato il Ministro per le Risorse Naturali e il Turismo della Tanzania Jumanne Maghembe. Il ministro ha anche messo in luce la necessità di realizzare nuovi alberghi e nuove strutture. Attualmente il turismo ha un peso sul Pil del 17,2% e si colloca in seconda posizione rispetto all?agricoltura. Secondo studi di esperti locali, il turismo sarà la prima voce dell?economia del paese entro il 2012. Nel 2006 la Tanzania ha ospitato 700 mila turisti e  stima di arrivare a quota un milione entro il 2007. Le previsioni per il futuro parlano di 1,5 milioni turisti entro il 2010 e 2,5 milioni negli anni a venire.

 

 

 

                                               www.tanzania-gov.it