CARMEN DEL VANDO BLANCO
Si trattta di una mostra senza precedenti con le ultime opere dell?artista ollandese, create nella località francese di Auvers-sur-Oise, due mesi prima di spararsi con una pistola il 29 luglio del 1890 fatto che, dopo due giorni di agonia, concluse la sua tormentata vita ai soli 37 anni di età.
In realtà, l?epilogo della sua opera: un periodo che Guillermo Solana, conservatore della prestigiosa pinacoteca e curatore della manifestazione, definisce di ?liberazione? per Van Gogh nella tappa ?turbolenta? del suo soggiorno in Auvers, ricordando che il pittore si alzava alle 5 del mattino e passava tutta la giornata a dipingere nelle vie del paesino francese o nella campagna attorno.
In quella produzione sono stati riconosciuti alcuni dei suoi più alti capolavori, ma, nell?insieme, il soggiorno di Auvers, considerato da sempre come il periodo del suo tramonto, non ha ricevuto quella attenzione che meritano i suoi tratti peculiari, in contrasto con altri momenti della vita dell?artista. Una premessa che sottolinea l?importanza di questa rassegna che riunisce 26 dipinti e 3 disegni -concessi da musei e collezioni private da tutto il mondo oltre all?opera maestra, ?Les Vessenots?, proprietà del Thyssen-, un primo omaggio ai suoi fruttiferi ultimi giorni in cui arrivò a realizzare 72 dipinti, 33 disegni e 1 incisione.
Dopo un anno di ricovero nel manicomio di Saint-Rémy, Van Gogh approdò all?ultimo luogo che lo accolse, a 35 km a nordovest di Parigi, il 20 maggio del 1890, alla ricerca di un posto tranquillo per recuperare la salute e la calma?E qui trascorse ?un momento di entusiamo germinale? dimostrato dal ?carattere ottimista? dei quadri esposti, afferma il curatore e conservatore del Thyssen, anche se le ultime parole del martoriato artista furono ?la tristezza durerà sempre??
Prima di stabilirsi in questa pittoresca località, Van Gogh ebbe la possibilità di vedere i suoi quadri a Parigi, riuniti nella casa di suo fratello Theo e nel negozio di un mercante d?arte. E fu Theo a convincerlo a trasferirsi a Auvers, dopo che il pittore Camille Pissarro rinunciando a farsi carico del collega, gli suggerì il nome di Paul Ferdinand Gachet, medico e artista dilettante, amico dei pittori, che abitava lì.
Solana evidenzia ?il tono elegiaco, combinato dal carattere ottimista, colorista ed esultante che comunicano i suoi dipinti in questa mostra? dove traspare ?la sua speranza di iniziare un nuovo ciclo?, dopo aver ritrovato i temi rustici e la comunità rurale della sua gioventù a Nuenen, in Olanda, e recuperando lo sguardo dei grandi paesaggisti fiamminghi del Seicento che non smise mai di ammirare.
Quindi, luce e colori segnano il percorso dell?opera finale di Van Gogh, che inizia con un paesaggio dove appare il Comune di Auvers, dipinto solo 15 giorni prima della sua morte, e continua con campi di grano che si alternano ai giardini e ai boschi e cammini sterrati con distese d?erba e fiori che inquadrano una scena di vita campagnola ritratta con grande forza.
Sono i giorni in cui Van Gogh adopera una nuova misura di tela rettangolare utilizzato per illustrare dodici paesaggi e un ritratto. Ne è testimone uno dei capolavori della mostra, ?Due figure nel bosco? che arriva da Cincinnati, accompagnato da ?Paesaggio al tramonto?, prestato dal Museo Van Gogh e ?Il Giardino di Daubigny?, proveniente dal Kühnstmuseum di Basilea.
Fra gli splendidi paesaggi, spicca il ?Bambino con arancia?, ritratto che appartiene ad una collezione svizzera, dove figura su una distesa fiorita il figlio del falegname che, si pensa, abbia costruito la bara di Van Gogh.
Il nucleo espositivo si completa con 6 quadri di Daubigny, Pissarro e Cézanne, i tre precursori di Van Gogh, attivi prima di lui ad Auvers.
In parallelo alla mostra, il Museo Thyssen ha organizzato una serie di attività su tutto il percorso artistico del ?genio dai capelli rossi?, come le conferenze fissate per i giorni 12, 19 e 27 giugno, presiedute da Guillermo Solana.
Inoltre, completerà l?iniziativa un ciclo di cinema che prevede la proiezione di sei film, cortometraggi e documentari sulla vita e sull?opera di Vincent van Gogh, tutti i martedì e giovedì dal 3 al 19 luglio.