ANDREA CERRETI
Se ne parlava da un po? di questa unione fra le regioni del sud e del marchio che avrebbe identificato e unito il Sud per una promozione comune su mercati importanti come Cina, India, Giappone a Stati Uniti. Fra smentite e no- comment finalmente una notizia concreta, quella che a giugno in Campania, ci sarà la presentazione ufficiale di questo marchio comune e la sottoscrizione dei relativi accordi. Qualche ammissione era stata già fatta a Bari nel mese di aprile nell?ambito di Expoturismo, presso la fiera del Levante, ma ora se ne ha la certezza, sopratutto della cifra, circa 1,9 miliardi di euro di fondi europei, che dovrà essere utilizzata per investimenti da effettuare dall?anno in corso fino al 2013. Una cifra consistente che dovrà essere spesa equamente senza troppi campanilismi, altrimenti sarà una delle solite delusioni all?italiana, mentre gli altri paesi europei guadagnano sempre più posizioni nella ricezione dei turisti e il nostro paese resta al palo a piangersi addosso.
Alcuni obiettivi sono comuni a tutte le regioni del Sud, soprattutto la destagionalizzazione, problema che accomuna tutto il nostro paese. Con il nostro clima è impensabile che ci sia una concentrazione di turisti in quaranta-cinquanta giorni all?anno e per i così detti mesi di spalla non ci sia una politica seria e comune per attirare ed invogliare le presenze nel nostro paese.
Fautore del South Italy è l?assessore al turismo della Puglia Massimo Ostillio che proprio in occasione di Expoturismo ha sottolineato che ?il Meridione d?Italia non è un luogo turistico, ma una grande varietà di destinazioni per viaggi e vacanze. Proporsi sul mercato con un brand condiviso e con un?offerta turistica integrata è fondamentale per aggredire nuovi mercati, in Italia e all?estero. Andare avanti da soli si rischiava di rimanere stritolati dagli inesorabili meccanismi della concorrenza?.
Ha espresso parere positivo per una promozione comune anche l?assessore al turismo della Sicilia, Dore Misuraca che ha sottolineato le offerte della propria regione che sono molteplici e variegate, dal mare alla neve, ma anche tanta cultura e gastronomia.
Le regioni interessate al marchio sono Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata, Molise, Abruzzo e Campania e hanno il beneplacito dell?Enit, nuova agenzia del Turismo.