ANDREA CERRETI


La cima del tempio di Kukulcàn,
la piramide più famosa di Chichén Itzà

    

E? sicuramente uno dei siti più famosi del Messico e per la sua felice ubicazione nella penisola dello Yucatan, attira ogni anno decine di migliaia di visitatori, anche fra i turisti arrivati nel paese per una vacanza balneare. Chichén Itzà è un insieme di incredibili costruzioni, dalle quali si evince che i maya furono una civiltà all?avanguardia sia per capacità architettoniche – e tutto ciò è sotto gli occhi del visitatore, anche di quello meno documentato ? che per la forte conoscenza dei maya per la matematica e astronomia che il sito esprime. Il monumento più famoso è il El Castillo dedicato al dio Kukulcàn, invitante nell?accogliere i visitatori fin sulla cima, in una salita di gradini alti e stretti che si sale con abbastanza facilità, mentre per la discesa è necessario prestare un po? di attenzione in più, almeno così hanno riferito gli impavidi che hanno salito la cima della piramide.

Una statua a Chichén Itzà
    
Questa piramide è stata costruita tra il 650 e l?800 dopo Cristo in onore del sole Kukulcàn. Ha una base di 55 metri per lato e un?altezza di 30 metri. Ha quattro scalinate di 91 gradini ciascuna che fanno un totale di 364 gradini ai quali si deve aggiungere la piattaforma centrale dalla quale si domina tutto il sito. Con questa, si arriva a 365 gradini che equivalgono ai giorni del calendario.

Il giorno culminante o se vogliamo trionfale per El Castillo e per tutta Chichén Itzà avviene negli equinozi di marzo e settembre, dove per un magico gioco di luci e ombre si crea su un lato della piramide la sembianza di un serpente che si muove proprio sotto gli occhi dei migliaia di visitatori increduli. Una specie di miracolo che si ripete due volte all?anno, quando l?esatta posizione della piramide allineata con il sole, crea una file di ombre a forma di triangolo che scendono lungo la scalinata. E sembrerebbe proprio dalle descrizioni di chi ha avuto la fortuna di trovarsi lì proprio in quei giorni, che il serpente immaginario si muova senza fermarsi un attimo, fino a quando il sole non tramonta.

Il cerchio, dove i campioni infilavano la pelota
    
Nel grande spazio che racchiude una serie di monumenti, da segnalare anche il campo della pelota, questo gioco sorprendente che gli atleti maya facevano, ruotando e lanciando la palla non con i piedi ma con i bicipiti e con i fianchi. I vincitori, quelli che riuscivano ad infilare la palla in quel cerchio di marmo, diventavano degli eroi, quasi delle divinità e come tali erano orgogliosi di sacrificarsi agli dei.

Chichén Itzà è inserita in una lista di siti da votare insieme ad altri 21 famosi monumenti di tutto il mondo. Grazie ai voti di tutti quelli che entreranno nel sito e esprimeranno le proprie preferenze, usciranno le nuove 7 meraviglie del mondo. Il sito www.new7wonders.com è facilmente visitabile e anche la votazione è semplice. E? necessario dare 7 preferenze, altrimenti la votazione risulterà nulla. La cerimonia finale sarà in Portogallo a Lisbona il 7 luglio 2007. E per un gioco di numeri scelto non a caso, la serata sarà precisamente il 07/07/07.

 

 

                                      www.new7wonders.com

 

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