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Il 31 marzo 2007 sarà esposto per la prima volta al pubblico il prezioso codice minerario massetano, redatto a Massa Marittima nel XIII secolo, e conservato dal XVIII secolo nell?Archivio di Stato di Firenze. Per l?occasione saranno presenti: Riccardo Francovich, docente di archeologia medievale all?Università di Siena e Roberto Farinelli , storico del medioevo dell?Università di Siena.
Nell?ambito della manifestazione ?Città d?Arte s?incontrano : di Terra e di Fuoco?, al museo di Arte Sacra di Massa Marittima sono esposte 18 opere inedite in vetro di Murano, realizzate ad hoc dai più importanti e famosi mastri vetrai viventi (fino al 30/9) affiancate dal prezioso documento che per la prima volta esce dall?Archivio di Stato del capoluogo toscano.
Il territorio di Massa Marittima è stato fortemente segnato fin dalla preistoria da attività estrattive e metallurgiche che per la loro complessità richiedevano una solida organizzazione produttiva ed una minuziosa regolamentazione. Da qui nasce il Codice minerario, un documento che mette nero su bianco le consuetudini sviluppate nel corso dei secoli precedenti fissate in un testo scritto, un regolamento che fu trascritto negli Statuti comunali e comunemente viene chiamato “Codice minerario”: gli “Ordinamenta super artem fossarum rameriae ed argeteriae”, ed è considerato uno dei più antichi testi europei di questo genere. La versione esposta a Massa è databile all?inizio XIV secolo ma i concetti in esso riportati affondano le loro radici a qualche secolo più indietro.
La versione del Codice minerario di Massa Marittima giunta fino a noi è inserita nel cosiddetto ?Statuto grosso? del Comune, conservato nell?Archivio di Stato di Firenze e datato tra il 1311 e il 1325. Pare che la stesura del Codice sia precedente almeno al 1294 e, secondo alcuni studiosi, precedente anche l?altro codice europeo emanato nel 1249 dal re di Boemia Venceslao.
Il Codice di Massa Marittima costituì un modello imitato da altre città toscane: Siena, che nel XIV secolo emanò leggi sull?estrazione mineraria del tutto simili a quelle di Massa, e Pisa che, per lo sfruttamento del ferro della Sardegna fondò la città di Iglesias, i cui documenti minerari ci sono giunti in una redazione del 1302.
Gli Ordinamenta di Massa Marittima rappresentano una fonte preziosissima per la conoscenza del sistema di estrazione mineraria medievale in ogni fase poiché fissa le regole per la corretta conduzione delle attività estrattive dalla ricerca alla sicurezza dei pozzi alla salute dei minatori alla commercializzazione dei prodotti estratti.
Per maggiori informazioni:
Amatur, tel. 0566/902756; Museo di Arte Sacra 0566/901954