SANTA MARIA DI LEUCA E LE VILLE “FIN DE SIÈCLE”

Fino agli anni Sessanta, Santa Maria di Leuca, de finibus terrae, all?incrocio tra Ionio e Adriatico, è stata un luogo di villeggiatura d?élite: qui erano solite soggiornare le famiglie gentilizie salentine che si fecero edificare delle ville tutte diverse l?una dall?altra per genere e stile, perché ogni dimora doveva essere unica. E così sorsero il castello rosa di Villa Mellacqua, la pagoda di Villa Episcopo, la nave di Villa Daniele, la villa degli Arditi di Castelvetere con la piccola chiesa dedicata a San Pietro (dove, prima che venisse edificata la parrocchiale dedicata a Cristo Re, venivano battezzati i figli dei pescatori).

Particolarissima Villa La Meridiana, del 1874, che Giuseppe Ruggeri costruì per la sua famiglia: nella sala rotonda che si affaccia sul mare, valenti artigiani locali costruirono un mosaico pavimentale che riproduce tutti i frutti della terra salentina (dalle nespole all?una ?pizzutella? falle melograne al fico nero), comprese varietà che oggi è praticamente impossibile trovare.

Particolare attenzione Ruggeri volle dedicare agli animali: per gli uccelli che passavano da qui durante le loro migrazioni verso lidi più caldi costruì un abbeveratoio nel boschetto di bossi (negli stessi colori giallo ocra e rosso pompeiano della facciata); una colombaia ospitava decine di uccelli in piccole celle ancora visibili; nelle antiche scuderie (che oggi ospitano lezioni di cucina salentina, degustazioni di prelibatezze locali e mostre) c?è un ambiente dedicato esclusivamente alla pariglia che tirava la carrozza nobiliare e che (noblesse oblige?..) non viveva insieme agli altri cavalli meno?.aristocratici.

Ogni villa aveva la sua ?bagnarola? (che riproduce lo stile architettonico e i colori della villa di appartenenza), una struttura in pietra o in legno costruita sulla scogliera, in prossimità del mare, che le signore utilizzavano come ?cabina? per spogliarsi, per ripararsi dal sole e fare il bagno, rimanendo così lontano dagli sguardi curiosi dei bagnanti.

 

In occasione di ?Ville in Festa? verranno aperti al pubblico i giardini di alcune di queste antiche dimore. Sarà possibile la visita guidata gratuita e si potrà accedere alle varie manifestazioni collaterali previste per l?occasione: le cantine e le aziende agricole organizzeranno degustazioni di vini d.o.c./i.g.t. e di olii extravergine di oliva, i vivaisti salentini esporranno di rosai e piante grasse,  gli artigiani della pietra leccese e del ferro battuto daranno prova delle loro abilità e, dulcis in fundo, nella suggestione del giardino di una della ville  (per il momento ancora top secret?) si terrà il concerto di un duo di violino e flauto traverso. E per la gioia dei più piccoli, spettacoli di artisti di strada e passeggiate su una carrozza trainata dai cavalli.

L?Hotel Terminal (che appartiene al gruppo salentino dei Caroli Hotels, attivo da tre generazioni nel campo dell?hotellerie pugliese) è incastonato tra Villa La Meridiana e Villa Fuortes, sul centrale lungomare Colombo. Ha una sua spiaggia privata, una piccola caletta a cui si accede direttamente dall?albergo, compresa tra le bagnarole di Villa La Meridiana e Villa Fuortes, e di una piscina dalle forme sinuose, ombreggiata da un antico albero di pino. La prima colazione potrà essere consumata nella luminosa sala ristorante che guarda lo Ionio e l?Adriatico o direttamente sul terrazzo, tra i profumi del mare e del pittosporo in fiore. Le ampie camere con balcone utilizzano i materiali locali e in ognuna, una piccola nicchia, è possibile trovare un manufatto diverso opera degli artigiani salentini: dal paniere in giunco intrecciato rigorosamente a mano alla brocca in terracotta lavorata col tornio a pedale. In posizione ideale per scoprire il Salento, terra tra due mari, scrigno di tesori.

Per l?occasione è previsto un ricco programma che comprende, oltre alla visita guidata dei giardini delle ville, mostre, degustazioni guidate di vini d.o.c./i.g.t., olii d.o.p. e prodotti locali, esposizioni floreali, rappresentazioni teatrali, escursioni in barca alle grotte di Santa Maria di Leuca.