ANDREA CERRETI



    

?Sono vietate le offerte e i messaggi pubblicitari di voli aerei recanti l?indicazione del prezzo al netto di spese e altri oneri aggiuntivi?. Recita così il decreto Bersani dedicato alle liberalizzazioni del trasporto aereo, in particolare alla chiarezza che le compagnie aeree low cost devono al mercato. In effetti siamo stati tutti frastornati da pubblicità civetta che ci invitano a viaggiare al costo di un centesimo per intraprendere voli in Europa, tariffe che farebbero sorridere anche un bambino piccolo piccolo che conosce il prezzo di un pacchetto di patatine o di un gelato o di una merendina ad alto contenuto di colesterolo. Perché il prezzo base proposto è esente da tutto, dalle tasse aeroportuali, alle assicurazioni, all?adeguamento carburante e anche alle fee d?agenzia che da un po? vengono applicate anche a chi acquista in internet. In ogni caso, è bene precisare che con tutti questi balzelli, i prezzi delle tariffe aeree sono molto lontane da quelle delle compagnie di linea, che in qualche caso hanno dovuto ritoccare al ribasso le tariffe per non rischiare di uscire troppo palesemente dal mercato.

Tutti gli occhi puntati quindi sulle compagnie aeree low cost che hanno fatto, comunque, dei prezzi bassi, la loro fortuna come l?irlandese Ryanair che a suo modo continua per la sua strada, ignorando critiche e lamentele macinando invece sempre più utili, ricapitalizzando e aprendo nuove rotte e risultando in ogni caso la compagnia più economica di Europa  (fonte ICCSAI), con un costo medio per km volato, di 0,8 centesimi a fronte degli 0,10 di Easy Jet, degli 0,12 cent di Myair. Prezzi tutti molto distanti dai 30 cent di Alitalia per ogni km volato.


    
Per chi legge, è bene ricordare che i prezzi al km si riducono al crescere della distanza, quindi più il volo è corto, più il prezzo è alto e le cifre elencate si riferiscono alla media del volato.

Sulle liberalizzazioni ha detto la sua anche la Fiavet, l?associazione che racchiude molte agenzie di viaggio e che considera la trasparenza in questo settore una vittoria per tutti, per chi vende – e si tratta delle agenzie che non sono costrette a spiegare le tariffe civetta- e per l?utente che compra e che a volte è sospettoso dei vari balzelli, ignorando in quale tasca vanno poi a finire. Ha dichiarato il vice presidente vicario della Fiavet e coordinatore della Commissione Trasporti che ?il decreto è stato una vittoria della trasparenza secondo una linea tracciata insieme alle Associazioni dei consumatori, che il governo ha voluto sancire e riaffermare. Con i prezzi chiari ci guadagneranno tutti. Sarà necessario affrontare anche il problema delle sovrattasse e delle tasse aeroportuali, se sono componenti del prezzo vanno incorporate nel prezzo stesso. Tasse non possono essere, dato che le società di gestione aeroportuale sono tutte privatizzate?.

Soddisfatto del decreto Bersani anche Massimo Polimeni, direttore commerciale di Wind Jet che in una dichiarazione ha sottolineato che il decreto si sposa con la politica di pricing della compagnia che si imposta sulla chiarezza e trasparenza. Marco Fontana direttore di Sky Europe  ha spiegato che la compagnia ha sempre rispettato e garantito il consumatore con chiarezza sulle norme di pricing, vale a dire la validità delle offerte, il periodo e le date per l?acquisto sono espresse in maniera limpida per mettere il cliente in condizione di scegliere. Oliver Aust di Easy Jet è in attesa di capire come dovrà essere impostata la comunicazione al consumatore finale, anche se ha precisato che Easy Jet ha sempre pubblicizzato le tariffe aere con le tasse incluse.


    
Insomma, tra un decreto e una dichiarazione non resta che aspettare che le cose maturino da sole. Il consumatore, quello che in internet consulta i vari siti per trovare la tariffa migliore non ha bisogno di consigli e sa benissimo come muoversi e conosce tutti i pro e i contro di una tariffa low cost. Quello più sprovveduto può farsi abbindolare da un tariffa specchietto per allodole, ma constatata la tariffa finale, capirà poi bene come funziona. Se poi il consumatore vuole avere la possibilità di cambiare mese, giorno e volo non ha che da affidarsi a una compagnia di linea, acquistando però una tariffa piena, perché tante tariffe vendute anche dalle compagnia di linea, anche tariffe di prezzo sostanzioso, non sono soggette a cambiamenti di nessun tipo, purtroppo anche in caso di annullamento volo per scioperi della stessa compagnia con la quale si è deciso di volare. Quindi molta attenzione e dita incrociate!!