ANGELO LO RIZZO



        

Nell?immaginario collettivo il cibo e la gastronomia siciliani sono percepiti in un profondo intreccio con il territorio, i valori paesaggistici, l?arte e la cultura. Se poi si considera che è in corso una continua, costante ascesa del turismo enogastronomico che può diventare una vera occasione per sviluppare movimenti incoming, qualitativamente ed economicamente rilevanti, si può ben comprendere l?importanza del Concorso ?Enogastronomia agrigentina :modello di dieta mediterranea? che giunto quest?anno alla sua seconda edizione, si inserisce perfettamente in un progetto teso a valorizzare i prodotti ed il territorio della provincia di Agrigento.
      Gli obiettivi che la manifestazione si propone di raggiungere sono fondamentalmente tre. Il primo : promozione del paniere dei prodotti tipici che si presentano come espressione della cultura, della storia e delle tradizioni del territorio agrigentino che vede la sua massima espressione nella Valle dei Templi, crocevia di antiche civiltà ed oggi Patrimonio dell?UNESCO . Il secondo : creazione di un modello di dieta mediterranea con i prodotti tipici della provincia attraverso il coinvolgimento degli Istituti per i Servizi Alberghieri per la Ristorazione d?Italia.
Il terzo : formazione dei partecipanti tramite un periodo di stage che si svolgerà nella provincia di Agrigento presso aziende leader del settore agroalimentare.


    
Al Concorso ?Enogastronomia argentina? viene quest?anno affiancata la seconda edizione del Premio ?Le nozze di Poseidone: il branzino e l?orata di allevamento nell?enogastronomia siciliana?. Il concorso è riservato ai docenti/chef ed ai docenti di sala degli Istituti alberghieri e mira alla valorizzazione dei prodotti ottenuti dall?attività di acquacoltura.

     La manifestazione è promossa ed organizzata dall?Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Sicilia, in collaborazione con gli Istituti Professionali per i Servizi Alberghieri della Ristorazione, commerciale e turistici ?G.Ambrosini? di Favara.


    
Non è certamente un caso che un?iniziativa del genere venga attuata in Sicilia, terra in cui la produzione agroalimentare come i monumenti e le opere d?arte, sono nati dalla passione e dall?ingegno dell?uomo, da salvaguardare come beni che non appartengono solo ad una popolazione, ma che costituiscono un patrimonio culturale condiviso.

     Che in Sicilia si mangi bene non è certamente una novità. E la manifestazione di Agrigento ne è una conferma!