BARBARA ROSSI
Abbiamo due ore di vantaggio è il titolo di un intelligente lavoro teatrale in scena al Teatro Vittoria di Roma sino al 25 febbraio.
Parleremo questa volta soprattutto di uno spettacolo: non troppo dei testi, poco del pedigree degli autori, Marco Presta e Fabio Toncelli (il primo è apprezzato conduttore e autore di un noto programma radiofonico, Il ruggito del coniglio ; il secondo è un bravo regista di documentari- per lo più – ma non solo), per nulla dei pur bravi attori in scena.
Questo spettacolo non è sicuramente adatto a chi ama la pièce bien fait: lallestimento può essere definito minimalista. Non è adatto neanche a chi va in brodo di giuggiole per le metafore, le allegorie e i voli pindarici e le citazioni pseudo – intellettualistiche: il linguaggio diretto, il continuo riferimento all hic et nunc non lascia spazio alle prosopopee.
Il pubblico è invitato a lasciare il Bel Paese e a raggiungere chi è emigrato all estero. Ma dove fuggire e perché? E la fuga, è la vera soluzione? Certo è nel DNA nazionale (Dante che fugge da Firenze, Cagliostro dai Piombi di Venezia, Gaucci da Perugia
e la fuga di cervelli, basta sentir parlare Elisabetta Gardini per renderci conto della situazione
). I bravi interpreti ci intrattengono- e trattengono- con sketch , canzoni, monologhi e immagini ancora per un po su territorio nazionale e ci propongono una divertente cronaca in miniatura dei vizi e delle virtù dell italiano di oggi.