ANDREA CERRETI
L?Egitto chiude una stagione turistica, tutto sommato, positiva. Il cammino è stato tutto in salita dopo la diffidenza degli italiani che in buona parte hanno evitato la destinazione di Sharm El Sheik, sul Mar Rosso spostandosi però su Marsa Alam, sui nuovi insediamenti sul Mediterraneo e sul turismo culturale che rappresenta il 15% delle presenze.
Il ministro del turismo egiziano Zoheir Garannah ha obiettivi ambiziosi. Ha recentemente dichiarato, nel corso di un convegno sui prossimi investimenti che l?Egitto ha in cantiere per i prossimi anni, che non solo il paese auspica di tornare ad ospitare un milione di italiani già dal 2007, ma di raddoppiare, di arrivare cioè a due milioni di italiani entro il 2011.
Nel corso del 2006 gli italiani che hanno scelto l?Egitto sono stati circa 800.000. Un numero comunque importante ma che soddisfa solo in parte l?ente del turismo egiziano. Dall?Europa ? vale la pena ricordarlo ? arriva il 58% del turismo verso l?Egitto. La Russia, mercato emergente degli ultimi anni non solo sta continuando a crescere con altre destinazione dell?Est europeo, ma sta guadagnando posizioni ed è piazzato subito dopo Gran Bretagna, l?Italia, Germania e Francia.
Le presenze in Egitto dello scorso anno degli italiani rispetto al 2005 sono comunque aumentate e questo è un segnale positivo. Certamente le allettanti offerte last minute hanno contribuito a convincere alla partenza una fascia di scettici. E il fatto che nell?immaginario collettivo l?Egitto sia visto come una destinazione low cost non piace al ministro del turismo egiziano. L?intento, che sarà supportato da una campagna pubblicitaria importante, sarà quello di cambiare la percezione dei turisti che si recano verso una destinazione economica e quindi di massa. Inoltre altro obiettivo è quello di spingere verso altri tipi di turismo come i parchi a tema, il benessere e congressuale, i viaggi di avventura e i fine settimana al Cairo per una immersione nella capitale cairota che offre però da sola un bel concentrato di Egitto, in primis il museo archeologico, poi le piramidi, la cittadella con la magnifica moschea e il suq dove perdersi negli acquisti dell?artigianato, delle spezie, della oreficeria preziosa e curata.
Per portare avanti la campagna pubblicitaria l?ente del turismo ha stanziato una cifra di tutto rispetto. Si tratta di 75 milioni di dollari che saranno spesi per una serie di iniziative tra cui in massima parte una campagna pubblicitaria su tutti i mezzi di comunicazione, tra cui la televisione. Poi la presenza alle più importanti fiere di turismo e viaggi di formazione per gli addetti ai lavori, siano questi agenti di viaggi o giornalisti specializzati. Una attenzione particolare sarà dedicata alla formazione degli agenti di viaggi che vendono l?Egitto, che devono ben sapere come indirizzare il potenziale turista che hanno davanti. Ma anche il web avrà la sua importanza. Il sito www.egypt.travel.com completo e ricco di informazioni, è stato realizzato in sette lingue agevolando tutti coloro che entreranno nel portale qualsiasi sia la necessità e la curiosità.
al dio sole Amon
Sugli investimenti l?Egitto va quindi avanti, pubblicizzando sia le nuove destinazioni come quelle del Mediterraneo, ma anche quelle del Mar Rosso dove sono previsti ulteriori 84 progetti turistici. Va ricordato anche il progetto The Other Egypt, nato da un accordo tra il governo italiano e quello egiziano che si propone di promuovere alcune aeree dell?Egitto. Per esempio da Hurgada fino a Marsa Alam. Ma anche altre zone turistiche non sul mar Rosso, come le oasi del Western Desert o sul corso del Nilo sono interessate ai progetti di sviluppo in cooperazione con l?Italia.