ANDREA CERRETI


Assisi, uno dei gioielli del
turismo italiano

    

?Un cadavere seppellito nel 1989 e riesumato dopo 15 anni: questa è la tassa di soggiorno obsoleta e anticostituzionale che la finanziaria ha rispolverato per dare risorse ai comuni?. A parlare in questi termini della finanziaria per le questioni che riguardano il turismo, è Bernabò Bocca presidente della confederazione, che pur plaudendo ad alcuni provvedimenti della legge finanziaria, quali le risorse per la Agenzia nazionale del turismo, il rilancio della promozione turistica italiana, all?introduzione della detraibilità dell?IVA congressuale e al blocco degli aumenti dei canoni demaniali, ha spiegato nel suo intervento che in un momento delicato come quello che sta vivendo il nostro paese per il settore turismo, l?introduzione della tassa di soggiorno è una vera e propria follia.  ?Non si possono seguire le indicazioni del vice ministro Visco per l?economia che ha suggerito ai comuni di applicare la tassa a proprio piacimento. Sarebbe come entrare in una autostrada dove solo alcuni automobilisti pagano il pedaggio che ciascun casellante stabilisce a suo piacimento. I danni solo per avere comunicato l?ipotesi di applicazione della tassa di soggiorno sono stati fatti. I tour operator tedeschi si sono uniti nella protesta ai loro colleghi americani e giapponesi minacciando concretamente di ignorare il nostro paese e recarsi altrove, magari dove il rapporto qualità prezzo è più equo. Non andremo in piazza, non è nel nostro stile, ma speriamo nel parlamento, nel malcontento di alcuni esponenti della maggioranza oltre che dell?opposizione che vogliono migliorare la parte della finanziaria che riguarda il turismo?.
    
Bernabò Bocca
presidente della Confturismo

        
Bocca ha concluso sottolineando che alla fine questa tassa non piace a nessuno. ?A chi piace l?introduzione della tassa di soggiorno o di scopo? – si è domandato Bocca. Rutelli non la vuole, i comuni non la vogliono, gli albergatori nemmeno. Non vorrei che finisse come la tassa sul lusso della Sardegna che ha dato una pessima immagine dell?isola e non ha portato a nessuno risultato?.

La voce di Giuseppe Cassarà, presidente della Fiavet, l?associazione che riunisce gli agenti di viaggio non è diversa. Per Cassarà la finanziaria è un boomerang incosciente di questo governo. ?Delle nostre richiesta al governo non c?è traccia. La così detta tassa di scopo o tassa di soggiorno non sancisce l?effettivo utilizzo degli introiti. A cosa serviranno quelle entrate? Finiranno nel calderone delle spese dei comuni? Ci sono luci ed ombre nella parte di finanziaria che riguarda il settore, ma le ombre per il momento sono predominanti come l?assurdità dell?imposta di soggiorno. Una legge che non risolve la disoccupazione del settore turistico?.

Giuseppe Cassarà
presidente della Fiavet

    
Cassarà ha confermato che la Fiavet si batterà per contrastare una legge finanziaria che non solo risolve problemi, ma ne crea qualcuno in più. ?Auspico che il governo comprenda che massacrare le imprese di turismo significa impoverire le categorie produttive e più in genere, colpire mortalmente lo sviluppo di un settore economico tra i più importanti?.

Nel frattempo le associazioni dei consumatori della Germania che già da tempo criticano le offerte turistiche del nostro paese sono insorte alla notizia della tassa di scopo. ?Paghiamo una Ferrari e ci date una Cinquecento? è quanto vanno dicendo da tempo sui nostri servizi. E alla notizia della tassa che potrebbe arrivare a 5 euro al giorno a persona, i più importanti t.o. tedeschi quali Tui, Rda, Dertour, Sil verjet e Langhout hanno scritto a Prodi chiedendo di tornare indietro sui propri passi. E anche dagli Stati Uniti e dal Giappone sono arrivate proteste per questa tassa che andrebbe a colpire solo i turisti, quelli che soggiornano in albergo.

Per ora la tassa di soggiorno ha danneggiato ulteriormente solo l?immagine del nostro paese. Hanno fatto bene l?assessore al turismo della provincia di Rimini Andrea Gnassi e il vice sindaco della città Maurizio Melucci a rassicurare i turisti italiani e stranieri comunicando, che la tassa di soggiorno la riviera romagnola, non la applicherà mai.