Testo e Foto di ANNAROSA TOSO


L’imponente facciata del Louvre
    

Se ?Parigi val bene una messa? come disse Enrico IV prima della forzata conversione alla religione cattolica, il fine settimana organizzato da Starhotels avrebbe meritato una messa per lo meno cantata e solenne. L?occasione era la presentazione alla stampa del nuovo hotel della catena, il Castille, acquisito dalla società lo scorso anno e completamente ristrutturato secondo i gusti e lo stile della società alberghiera italiana. Ubicato nel cuore di Parigi, in rue de Cambon tra place de la Concorde, la Madeleine e place Vendome, offre una ospitalità italiana senza tralasciare lo stile francese. Una eleganza sobria e non sfarzosa, con un servizio discreto e attento per mettere il cliente a proprio agio e in tranquillità.
Il Castille, che dispone di 3 sale meeting, un centro fitness e una location straordinaria ha un?ulteriore carta vincente: il ristorante Il Cortile rinomato anche tra i parigini che sanno apprezzare la cucina dello chef italiano Vittorio Beltramelli, formato alla scuola di Alain Ducasse e Gualtiero Marchesi.

Il ristorante Il Cortile dell’Hotel Castille
    
Catalogato 4 stelle superior, il Castille dispone di 107 camere dotate dello ?starbed?, il letto che è stato introdotto in tutti gli alberghi della catena.?I nostri ?starbed? hanno avuto il massimo gradimento dai nostri ospiti. Tra l?altro stati aboliti i copriletti, perché – ha spiegato Luisa Nocentini responsabile Relazioni Esterne ? sappiamo quale è la prima cosa che fanno gli ospiti quando entrano in una stanza d?albergo: si sbarazzano del copriletto. Noi lo abbiamo quindi eliminato e sostituito con un morbido plaid di cachemere, adagiato ai piedi del letto, che viene naturalmente ogni volta cambiato e lavato. E? importante che i nostri ospiti riposino al meglio. I nostri clienti possono anche scegliere il cuscino à la carte per personalizzare il proprio riposo?.
L?hotel il cui investimento è stato di 31,4 milioni di euro, nel primo anno di gestione ha generato un fatturato di 5,8 milioni di euro. Aggiunge la Nocentini: ?Tutti i nostri alberghi sono ubicati in posizione centrale perché per il successo di un albergo sono necessarie tre cose: location, location e per ultima cosa la location?.

La tour Eiffel che si riflette
sul Museo Quai Branly

        
Il Museo Quai Branly
Per i giornalisti è stato organizzato un tour a piedi sulle orme del famoso libro di Dan Brown il Codice da Vinci, che ha interessato il cuore della città fino al Louvre e la visita del nuovo museo Quai Branly inaugurato da Chirac alla fine di giugno, dedicato ai reperti artistici ed etnografici delle civiltà dell?Africa, Asia, Americhe e Oceania e considerato una delle più interessanti raccolte delle arti primitive delle origini della gente di tutto il mondo. Difficile  descrivere un museo per chi non sa nulla di arti primordiali se non le emozioni spontanee, sapientemente sollecitate dall? architetto Jean Nouvel che ha abilmente creato percorsi obbligati, tutti in penombra, fatti apposta per suscitare sensazioni. Le migliaia di opere e reperti provengono dalle collezioni del Museo d?Arte di Africa e Oceania e dal Museo de l?Homme.

La Senna
    
 
Più facile farsi incantare dai quattro edifici esterni così azzardati e diversi, tutti in vetro e metalli, adornati da piante che formano quasi un muro vegetale, studiato dal botanico Patrick Blanc. E poi il giardino. Allestito con piante ed erbe aromatiche provenienti da tutto il mondo, ma non ancora esploso, circonda il museo su una dimensione enorme, 18.000 mq. quasi due ettari di parco, che sarà possibile visitare senza obbligatoriamente entrare nel museo. La Tour Eiffel sembra vicinissima, ma  è distante almeno mezz?ora di cammino a piedi. Si specchia nelle sue vetrate e lo domina e sembra controllare il via vai delle persone in fila per entrare al Quai Branly. Una scena rubata, ma solo per ora, a uno dei simboli di Parigi. Sotto, la Senna carica di bateaux mouches, alcuni capienti come dei transatlantici, ma anche questo è la ville lumière.


    


Starhotels

Il bilancio di Starhotels 2005 ha chiuso con 136,3 milioni a fronte dei 125,6 del 2004, mettendo a segno un più 8,5%. Il mercato italiano ha prodotto 111,5 milioni rispetto ai 108,6% del 2004. I ricavi dei primi 6 mesi del 2006 sono in aumento del 15% circa, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il fatturato che proviene dal mondo agenziale è di 16 milioni di euro, il 17% del totale. Gli alberghi di proprietà sono 21 ai quali si aggiungeranno nel 2007 un nuovo hotel a Milano a piazza Fontana limitrofo all?hotel Rosa e un altro a Saronno, che sarà l?unico in gestione. La politica della società è quella di crescere a piccoli passi guardando anche alle affiliazioni e alle gestioni. Al momento non è prevista nessuna quotazione di borsa, mentre proseguono gli investimenti nelle ristrutturazioni e negli immobili. L?occupazione media delle stanze è del 71%. Un risultato assicurato dall?attenzione per il segmento business e da un?offerta di programmi per il cliente leisure.


                                               www.starhotels.com