LUISA CHIUMENTI



    

La bellezza incomparabile di una costa scoscesa, che sembra immergersi nell?acqua sottostante, è lo spettacolo che si gode dall?ampia terrazza belvedere, in cui si prolungano i saloni dell?Hotel ?Villa Maria?, che si raggiunge in pochi minuti dalla piazza della cattedrale di Ravello, sulla strada che conduce anche alla splendida Villa Cimbrone.
Arredato con grande raffinatezza, con angoli di lettura, tavolinetti e poltroncine, che invitano ad una piacevole sosta, leggendo o conversando con il proprietario o con gli altri ospiti, il Villa Maria fa sì che ognuno si senta accolto come in casa propria, potendo godere di ogni spazio, inclusa la bella Villa Eva.
Questa è un ampia villa panoramica poco più avanti, sulla via di Santa Chiara, ed è disponibile sia per consumare in privato pranzi o colazioni, sia per organizzarvi sontuosi ricevimenti o importanti colazioni di lavoro.
E vicino a Villa Eva si apre un altro cancelletto:  al di là è un luogo che rappresenta un certo orgoglio per il proprietario, che volentieri vi accompagna personalmente i suoi ospiti  il  grande e assai prezioso ?orto biologico?.
Forse questo orto biologico, in effetti molto simile a un giardino, fa ricordare il  bel disegno ? Plants and flowers, Ravello?, che, colpito dalla ricchezza della vegetazione tutt?attorno, un grande viaggiatore quale fu D.H. Lawrence, realizzava durante il suo soggiorno a Ravello.
L?orto scende a terrazze verso il mare, lussureggiante, molto ordinato e bene organizzato nelle varie colture ( pomodori e insalate, zucchine e melanzane giganti, fragole e pesche, a cui si affianca un bell?allevamento di galline, che forniscono fra l?altro  alla cucina le uova per ?quelle deliziose ?mousse?!


    
E certamente l?orto aiuta anche a comprendere molti raffinati principi di alta cucina, che vengono esposti agli allievi della ?Scuola di cucina?, che da anni si tiene nei locali di  ?Villa Maria?.

I corsi, che durano in media una settimana ( anche se è possibile avere un breve corso informativo della durata di due soli giorni )  sono tenuti da uno chef di livello internazionale e dallo storico della cucina, prof. Ezio Falcone.

Prima della lezione vera e propria viene fatto cenno agli allievi sulla evoluzione di tutti i ?componenti?, dalla loro origine storica alle modificazioni subite a seconda delle  varie latitudini in cui poi l?elemento venne trapiantato.

Vengono così offerte vere e proprie ?vacanze enogastronomiche? facendo conoscere curiosamente agli ospiti la storia della città, attraverso il cibo.

Si viene a sapere, ad esempio, che i Patrizi romani, che conoscevano il lattice di fico selvatico per cagliare il latte,  trovando sulle alture attorno a Ravello un tipo di mucca che dava in gran quantità un ottimo latte, dettero a quei monti il nome di ?Lattari?.

Vengono inoltre indagate altre presenze in zona di popoli, che lasciarono le proprie particolari esperienze in arte culinaria, come i Longobardi, che insegnarono a mangiare il maiale ( usato ancor oggi nella notissima ?minestra maritata?, che utilizza appunto un insaccato particolare di carni sanguinolenti del maiale ).

Queste conoscenze e molte altre sono trasferite agli allievi, come la grossa tradizione locale del pesce d?acqua dolce ( derivata dai Normanni ), che ha condotto ad allevare nelle apposite piscine e peschiere  le anguille destinate poi il alle mense natalizie ( il famoso ?capitone? ).

Per non parlare dell?altrettanto famoso ?Garum?, il condimento di tradizione romana antica, a base di ?colatura di alici?.

Finché, con il 1600, non si apre l?era dei ?maccheroni?, dopo l? invenzione fortunatissima della ?gramola?, una macchina ad energia umana ( la potevano azionare anche i bambini! ) che impastava l?acqua con la farina, mentre il torchio serviva poi ai pastai per ottenere le varie forme di pasta.
    

Tramite il Vicereame di Napoli, ecco infine arrivare, per un arricchimento della cucina della Costiera amalfitana già così ricca di colore e fantasia, anche il mais, il cioccolato e i pomodori dall?America!

Al mattino, con una visita guidata, lo storico Prof. Falcone ( Presidente  del Centro di Cultura e Storia amalfitana ) accompagna gli allievi a visitare i luoghi delle principali lavorazioni di alimenti locali: un caseificio, in cui vengono illustrati tutti i vari passaggi della lavorazione, un salumificio, e i vari laboratori in cui si produce il famosissimo   limoncello, o si effettua la produzione di quei famosi vini doc, che poi troverete sui tavoli dell?Hotel,  dove un Maitre molto  attento e preparato,  ve ne dirà ogni particolare, prima di suggerirvelo per accompagnare i diversi piatti del variatissimo Menù, particolarmente ricco di pesce. Si impareranno così a conoscere anche i vini, tutti ricavati da uva del posto, a cominciare , al medio secco ?Selva delle Monache?e il Vino  fatto con l?uva di Tramonti ( Costa d?Amalfi doc 2001 ) sulla cui etichetta possiamo leggere fra l?altro:? Sulle erte pendici assolate dei colli di tramonti, cornice verde della Costiera Amalfitana, si coltivano due vitigni secolari, Falanghina ( Bianca Zita ) e Biancolella, le cui uve vengono sapientemente miscelate. Vino dal colore giallo tenue profumo intenso e fine che ricorda la mela verde e il miele millefiori?.?.
    

E poi ecco il ?Giardino di Klingsor, vino bianco secco , che evoca Wagner ( che trovò a Ravello, in Villa Rufolo il ?suo? giardino di Klingsor per il  ?Parsifal?!).

E? anche molto importante poi la visita al mercato del pesce, dove si può imparare a distinguere i vari tipi di pesce ed a saperne riconoscere la freschezza.

Oltre ai corsi di cucina è possibile, al ? Villa Maria?, svolgere una intensa attività sportiva: vi sono campi da tennis; è possibile cavalcare e  andare in montagna, con accompagnatori preparati e con percorsi adatti a tutte le età e a tutti i livelli di capacità sportive e recarsi ain luoghi adatti alla pesca subacquea o a semplici belle nuotate nelle calette sottostanti. La spiaggia infatti, che dista circa 5 chilometri, è raggiungibile sia con mezzi pubblici ( con partenza ogni ora ) che  a piedi, per gli stessi sentieri di cui si servivano i Romani e che da Ravello si irradiano per raggiungere ogni parte della costa.

Tutti i servizi logistici sono affidati alla Wagner Tours, un?agenzia che affianca il personale nel far sì che il  Relais du Silence-Silencehotel ?Villa Maria? realizzi a Ravello un?ospitalità completa e raffinata, moderna, eppure ben ancorata alla tradizione.

Le stanze e le suites ( tutte dotate di aria condizionata, TV Sat, frigobar e radio ), sono arredate infatti con mobili antichi, ispirati a stili diversi, particolarmente anche in qella che viene chiamata la ?residenza?, ossia la palazzina più antica, caratterizzata, anche da lontano,  dal grande pino marittimo, dalla chioma lussureggiante.

La Villa Maria pare appartenesse originariamente ad un nobile romano e passando poi ad altri proprietari ( fra cui anche un gerarca fascista, che ebbe l?occasione di ospitare anche Mussolini ), venne  acquistata, agli inizi degli anni ?70, dai Palumbo, famiglia di albergatori oggi alla quarta generazione, che provvidero alla ristrutturazione del complesso, nel massimo rispetto delle caratteristiche strutturali originarie. I ricordi di quei primi anni di attività sono ?esposti? nel salone attraverso i pezzi antichi di casa Palumbo, come il bel tavolo ovale, sempre preparato nel salone, per gli ospiti che desiderino avere uno spazio più privato per incontri di politica o del ?bel mondo? della cultura.


    
Ma sediamoci al ristorante ( raccomandato dalle migliori guide gastronomiche e vincitore di molti premi e riconoscimenti significativi), dove si possono gustare ?specialità ravellesi? e cibi dal tipico ?sapore italiano?, sorseggiando i vini di una cantina fornitissima di vini regionali.

A disposizione dei clienti: parking, vasta piscina riscaldata e con idromassaggio, nonché un parco di 3000 mq. con vista sul mare. La prima colazione ed i pasti sono serviti nelle sale o in giardino all?ombra dei tigli. Ma è anche a disposizione la cultura e la disponibilità del proprietario stesso e di tutto il personale del ?Villa Maria?, che vi indicherà il modo migliore per appropriarsi della monumentalità di Ravello.  La splendida cattedrale, le antiche chiese, conventi e monasteri, come la chiesa di San Giovanni del Toro, con il pulpito in mosaico di Alfano da Termoli, la chiesa di S.Maria a Gradillo, la chiesa della SS.Annunziata, trasformata in sala per congressi, dopo i recenti restauri, il Convento di San Francesco del XIII secolo, con il suggestivo chiostro ed oggi sede di una Biblioteca, il  Monastero di Santa Chiara, il Belvedere Principessa di Piemonte; per non parlare delle  sue Ville, da Villa Cimbrone, con il suo Parco e le terrazze alte sul mare,  a Villa Rufolo con  il grande fascino della Natura e della grande Musica che vi si può ascoltare.
    

Musica che è sempre stata il fiore all?occhiello di Ravello e che ben presto avrà, oltre ai Giardini di  Villa Rufolo, un suo Auditorium ( di cui parleremo più ampiamente in altra sede), firmato da un grande architetto contemporaneo che ha donato alla città il suo progetto, attraverso la sua amicizia con il sociologo prof. Domenico  De Masi, che ha fatto di Ravello la sua città di adozione.

Molte le belle ?firme? presenti nel Libro degli ospiti: tra le altre quella di De Crescenzo, affiancata dal simpatico disegno del ?pino seduto?, quella di Vittorio Sgarbi, di Gore Vidal, uno dei più grandi scrittori e critici contemporanei americani, sempre presente nella sua villa  la ? Rondinaia?, incastonata nella roccia, a strapiombo sul mare, proprio come un nido di rondini, di Ida de Benedetto, come anche di personaggi come Giovanni di Borbone delle Due Sicilie  o Gabriella di Savoia, il Sociologo De Masi o la regista Lina Wertmuller.

 

Per informazioni:

 ?Villa Maria?  ****

Via Santa Chiara, 2 ? 84010 ? Ravello ( SA ) ? Italia

Associated: Wagner Tours srl ? Via Trinità, 4 ? Ravello ( SA )

089 857255

Fax : 089 857071