EDVIGE MARTORELLI



Sotto la direzione artistica del compositore, contrabbassista e violoncellista Paolo Damiani, ritorna il festival ?Rumori Mediterranei?, in programma fino al 26 agosto tra Locri, Reggio Calabria, Gerace, Siderno, Martone e Roccella Jonica.

Si tratta di uno dei festival jazz più importanti d?Italia e più conosciuti e apprezzati del panorama internazionale. Non a caso vi si esibiscono in concerto artisti del calibro di Gabriele Mairabassi, Luciano Biondini, Bebo Ferra, Alessandro Gwis, Rita Marcotulli, Buena Vista Social Club.

Ma la particolarità dell?evento risiede nel permettere l?incontro tra musicisti ed artisti di altri generi favorendo la contaminazione della musica con altre arti come la poesia, la danza, la fotografia e il cinema. E così il palinsesto si arricchisce maggiormente, prevedendo ?Escenas Argentinas? , lo spettacolo della compagnia Aires Tango, “MEDITaction” un incrocio tra elettronica, danza, video, e l?anteprima assoluta di “Cielo ? Concerto per una voce danzante ed un corpo sonoro” di e con Paola Turci e Giorgio Rossi, interamente dedicato alla musica e alla danza.


Nella giornata finale, presso l?Auditorium comunale di Roccella lo scrittore Stefano Benni con la musicista Camilla Missio, portano in scena ?Pompeo?, con testo e immagini di Andrea Pazienza. Subito dopo, al Teatro al Castello chiude il festival il concerto di Sergio Cammariere insieme ad Archie Shepp e Roswell Rudd in quartetto.

Per tutta la durata del festival sono previsti anche seminari di musica (per voce, pianoforte, chitarra, batteria, strumenti a fiato, composizione, improvvisazione) e laboratori come ?3 passi nell?immaginazione? con Benni, ?Caos: musica e complessità?, ?Cinema e musica? sul linguaggio delle colonne sonore, ed una serie di conferenze (ad ingresso libero) di Virgil Mihaiu dal titolo ?Sound and words, jazz and poetry today?s world?.

Questa ventiseiesima edizione di Rumori Mediterranei, intitolata ?Blue Locride?, assume dei connotati molto particolari. Lo sdegno ma anche l?orgoglio manifestato dai giovani di questa terra in seguito all?omicidio Fortugno, la voglia che qualcosa presto possa cambiare, sono sentimenti recepiti nell?organizzazione del festival. Paolo Damiani spiega: ?”Blue Locride è il colore che in Calabria ti senti dentro quando intorno vincono altre tinte, e suoni che non vorresti sentire. Questa terra la ami e ci vuoi vivere bene, tra l?azzurro del mare e antichi canti di bellezza infinita, troppo spesso interrotti da grida e spari e silenzi osceni. Reagire per noi vuol dire fare bene le cose e farle insieme: come a Rumori Mediterranei, ove gli artisti hanno come sempre accolto con generoso entusiasmo l?invito a testimoniare altri suoni e silenzi, con la voglia di darsi e fuori dalla retorica che di recente ha caratterizzato troppi discorsi inutili.”


    
La Locride o Riviera dei Gelsomini è quella zona della Calabria ionica, in provincia di Reggio, che va da Monasterace a Brancaleone. La sua importanza storica è notevole poiché anch?essa, insieme ad altre zone delle province di Crotone e Catanzaro, è stata culla della antica Magna Grecia. Gli scavi di Locri Epizefiri, che in età classica controllava buona parte del territorio limitrofo, infatti rappresentano uno dei più importanti siti archeologici in Calabria. Dal punto di vista turistico – culturale invece le città maggiormente vivaci sono Gerace, Caulonia, Siderno (che è il centro più grande) e la stessa Roccella, località principale del ?Blue Locride?.