CANDIDA FRANCESCONE
Foto di STEVE ‘A’
La kermesse internazionale del tatuaggio giunge quest?anno alla sua settima edizione, un appuntamento a cui gli appassionati di questa antichissima arte, come pure i semplici curiosi, non devono farsi mancare.
Dal 5 al 7 l?Hotel Ergife Palace di Roma ospiterà un parterre di tutto rispetto, con la partecipazione fattiva dei migliori artisti della scena mondiale, lanciando l?appuntamento capitolino nel circuito delle maggiori manifestazioni del suo genere al mondo, a dimostrazione che ormai anche nell?Italia del centro-sud il tatuaggio ha trovato una sua collocazione al di fuori di quelle che vengono comunemente definite ?sottoculture? giovanili.
Caput Mundi Crew, che da sette anni ormai si impegna a portare i migliori del loro genere in Italia, ha contato l?anno scorso un afflusso di oltre 7.000 i visitatori, inclusi personaggi del mondo dello spettacolo, tra cui un grande amico della convention, il famoso cantante Max Pezzali, che promette ?non mancherò di visitare l?evento anche quest?anno, e chissà che non riesca anche a trovare del tempo per farmi ulteriormente decorare la pelle da qualche amico tatuatore!?.
Tra gli artisti stranieri un posto d?onore spetta a Pili Mo?o, alfiere del tatuaggio polinesiano, eseguito secondo una antichissima tecnica che prevede l?utilizzo di bacchette in legno battute una contro l?altra producendo quel peculiare suono che ha dato origine al termine onomatopeico ?tatau?, anglicizzato poi nelle pagine del diario del Comandante Cook nella parola ?tattoo?. Sempre dalla Polinesia arrivano i ragazzi del ?Tahiti Tatau? che, vestiti secondo i dettami di quell?isola, cureranno un suggestivo spettacolo di danze tipiche dei Mari del Sud
TATTOO IERI E OGGI
Da graffiti ?incisi? sulle braccia di marinai e galeotti, raramente esibiti da personaggi eccentrici, magari appannaggio di qualche stravagante nobile, il tatuaggio si è evoluto nel corso degli anni in una vera e propria espressione artistica.
Anche il concetto di tatuaggio si è evoluto: da rozzi segni incerti tracciati sulla pelle oggi il tatuaggio è rappresentazione visiva di valori di vita o di momenti da non dimenticare, mostrati con orgoglio come preziosi, ma soprattutto unici, gioielli per personalizzare ed abbellire il proprio corpo.
I materiali utilizzati hanno fatto passi da vero gigante, sia per resa grafica sia per sicurezza igienica.
I tatuaggi degli anni a cavallo tra Ottocento ed inizio Novecento venivano realizzati con 5 colori di base, difficili da mescolare tra di loro. Il tatuatore di oggi ha a disposizione una miriade di colori tra cui scegliere, consentendo di produrre una scala di effetti cromatici infinita.
E poi, e soprattutto, l?igiene. I primi tatuatori lavoravano con un secchio di disinfettante (un cocktail di listerina ed altri prodotti)in cui immergeva ed, alla bell?e meglio, sciacquava gli aghi prima di lavorare sul cliente successivo. Chi sa come reagirebbero se sapessero che oggi si usano aghi nuovi per ogni cliente, e se venisse mostrato loro come si procede con la sterilizzazione in autoclave degli altri materiali in uso in uno studio.
CHI PARTECIPA AL TATTOOEXPO
Il tatuaggio non è più un fenomeno legato unicamente a certe sottoculture; il perfezionamento delle tecniche e lo sviluppo dei disegni a abbattuto le barriere sociali e culturali. Il tatuato o potenziale tale appartiene ad un vero e proprio ?partito trasversale?, in cui estrazione sociale, credo politico e sesso non hanno valore. E cosi alla convention partecipano punk e motociclisti che mostrano con orgoglio i loro lavori in bianco e nero; l?avvocato che sotto la giacca nasconde un dragone giapponese dai vivaci colori; la mamma moderna con rose di tutti i colori ed iniziali dei propri figli seminascosti sotto i lunghi capelli.
E non mancano gli adolescenti che, genitori al seguito, girano chiedendo informazioni per tranquillizzare mamma e papà e per scegliere il disegno da farsi regalare per il proprio 18° compleanno.
E questo è ciò che, anno dopo anno, da lo slancio di voler organizzare una nuova convention, e ciò che regala le maggiori soddisfazioni; la consapevolezza di aver in qualche modo dissipato le vecchie paure e preconcetti sui tatuaggi e sui tatuati, mostrando questi disegni su pelle per quello che realmente sono: raccontare senza paura e vergogna chi siamo e cosa proviamo, le nostre paure e i nostri pregi, le esperienze di vita ed i nostri percorsi di ricerca interiore; mostrare senza paura il nostro io più profondo.
Tra i partecipanti italiani una citazione a parte merita il decano dei tatuatori capitolini ovvero Massimo Grilli del Tattoo Saloon che ha anche il merito di essere, insieme a Franco Cecconi della Bottega dei Tatuaggi, tra i fondatori dell?Associazione Regionale Tatuatori (ART), che da tempo si batte per l?approvazione di una legge che ponga fine al limbo legislativo ed amministrativo in cui ancora oggi si trova la figura del tatuatore in Italia.
Come ogni anno una parte dell?esposizione sarà riservata alla gioielleria da piercing cosi come saranno presenti le maggiori ditte di prodotti per il tatuaggio, e non mancherà l?abbigliamento di tendenza per chi voglia sfruttare quest?occasione per rifarsi il look.
E? stato riservato inoltre uno spazio per l?esposizione di lavori unici che gli artisti Simone ?El Rana? e Nico Z hanno realizzato in collaborazione con tatuatori del calibro di Robert Hernandez e Patrick Colon, mentre chi è interessato alle forme di arte corporale più estreme potrà assistere agli spettacoli di fachirismo dei Freaks Bloody Tricks (www.freaksbloodytricks.com)
La manifestazione seguirà i seguenti orari:
venerdì e sabato dalle 14.00 alle 24.00 domenica dalle 14.00 alle 22.00.
Per accrediti stampa, foto, liste complete dei partecipanti ed ulteriori informazioni contattare : ufficiostampa@tattooexporoma.com o telefonare al +39 335 1390845