CLARA DI MEGLIO
?Douce France? cantava negli anni 50 Gilbert Becaud che era nativo di Tolone, e in questa dolce Francia che si affaccia sul Mediterraneo è la Provenza, che ci riporta anche a Verdi, alla sua Violetta che sperava di guarire grazie al clima di questa regione. A Roma è venuta a presentare le proposte insolite di vacanze la Provenza, le Alpi e Costa Azzurra. Tanti odori per queste regioni: si sente il profumo della lavanda, c?è la Strada della Lavanda che attraversa il Buech, dal villaggio medioevale di Orpierre fino ai contrafforti delle Alpi, e lì anche la Strada delle Meridiane, che sono sulle facciate delle case e degli edifici. Ancora per i profumi Grasse, sopra Cannes, è la capitale dei profumi, dove vi sono i laboratori e i più ?fini olfatti? per la produzione profumiera. C?è l?odore del mare della costa azzurra, con le spiagge e le località più reclamizzate del Mediterraneo. La Regione Provence-Alpes-Cote d?Azur ha un territorio che va dal litorale alla montagna passando dall?entroterra, dove vi sono 3 parchi nazionali, 4 parchi naturali regionali e più di 90 bacini d?acqua. Ha anche un vasto patrimonio culturale con 2 mila monumenti e più di 400 musei. Inoltre dispone di 66 campi di golf, 33 parchi di divertimento e una capacità ricettiva di oltre 3 milioni di letti in alberghi e pararicettivi, dove soggiornano circa 34 milioni di turisti ogni anno.
da.Gignac a Rustrel
Nel presentare gli aspetti insoliti della regione l?ufficio del turismo francese ha puntato su alcune curiosità che possono interessare chi vuole andare in vacanza nella regione. Aromaterapia e giardini di meditazione: al castello di Simiane la Rotonde Jean-Noel Landel fonda due anni fa il laboratorio Sainte-Victoire dove vengono preparati gli olii essenziali purissimi provenienti da piante di alta qualità vegetale, vi si tengono stages e corsi di fitoaromaterapia. Quattro sale del castello sono aperte alla visita, di cui tre dedicate alle piante da profumo e aromatiche della Provenza.
A pochi chilometri dalla casa di Nostradamus c?è Il Giardino dell?alchimista, costituito da piante magiche e specie vegetali presentate in funzione delle virtù loro attribuite dalle streghe della Provenza, è un itinerario insolito da seguire attraverso tre spazi, il primo è nero, il secondo è bianco il terzo è di colore rosso.
Alcuni luoghi insoliti possono essere anche i Musei: quello del cavatappi al Domaine de la
Cittadelle di Ménerbes che presenta oltre 100 pezzi dal XVII sec. ai giorni nostri, dal più semplice in acciaio a quello in oro massiccio, il museo delle macchine a Mallemort, creato nel 1992, con una delle più belle collezione di macchine agricole, trattori, bulldozer, veicoli che permettono di seguire l?evoluzione del settore negli ultimi 100 anni. Chi vuol vedere da vicini i lama c?è una fattoria vicino al Mont Ventoux che ne ha un gregge e si possono vedere da vicino questi animali che si sono ben ambientati nella zona e visitare i laboratori della tessitura.
Sempre a proposito di profumi, di cui la Provenza è impregnata, interessante è il museo degli aromi e del profumo di Graveson. Per illustrare bene ogni tappa è stato ricostituito un laboratorio d?inizio secolo, e il profumiere ricerca un tema musicale lavorando le sue gamme di profumi su un organo di vetro, dove ogni nota è prigioniera di un minuscolo flacone. Il museo presenta anche una tavola olfattiva ludica per esercitare il proprio naso. C?è il Giardino dei Semplici con le piante aromatiche e uno spazio zen per una seduta rilassante. E tanti motivi insoliti e curiosi ancora nelle piccole e grandi località dell?entroterra.
Sulla costa c?è l?itinerario dei fari, ne sono stati presentati una decina, quello di Les Saintes Maries de la Mer in piena Camargue, alto 19,56 metri, costruito nel 1882, il faro di Faraman danneggiato nel 1944 rimesso in attività negli anni ?50 e dal 1972 dotato di un sistema automatizzato, ancora oggi è abitato da un guardiano del faro. Il faro di Cap Couronne è della Marina Nazionale, è stato costruito nel 1887 e sorveglia in permanenza le coste francesi, quelle del golfo di Fos e della rada di Marsiglia. Tutte le navi mercantili che entrano e escono da questi due grandi porti vengono identificate, interrogate sulla loro destinazione, provenienza, nazionalità e carico. Stessa cosa per le navi che transitano al largo delle coste, inoltre il faro partecipa alle operazioni di salvataggio o assistenza in mare. Nel faro di Beauduc si può soggiornare, è sulla costa della Camargue, è una torre isolata in muratura di pietra del 1990, gli alloggi, grandi 26 m. di lunghezza sono nella parte retrostante, e sono 7 camere, una piccola scuderia, due magazzini, due cucine e una grande anticamera che separa i due appartamenti. Il faro di Cap Camarat, di 130 metri è il secondo più alto della Francia dopo quello di Vallauris, in servizio dal 1831, elettrificato nel 1946 e automatizzato nel 1977, è conosciuto da tutti i marinai, è telecontrollato da quello dell?isola di Porquerolles. Segnaliamo un ultimo faro o meglio semaforo di Cap du Dramont, perché mantiene vivo un recente ricordo: sulla vicina spiaggia il 15 agosto del 1944 sbarcarono le truppe americane della 36° divisione blindata del Texas.
uno dei centri più importanti per la lavanda
La montagna della regione propone le attività tipiche legate alla neve d?inverno e alle escursioni d?estate. Qui vive la prima donna guida di alta montagna in Europa, si chiama Martine Rolland, ha iniziato la sua formazione nel 1979 e ottenuto il diploma di guida di alta montagna nel 1983, è istruttrice di sci di fondo, e ha fatto parte della spedizione per il K2, ha raggiunto gli 8 mila metri dell?Himalaya.
Chi ama dormire in un castello può andare al Castello Picomtal a Crots, costruito nell?XI sec. con 4 torri che domina la valle, gli interni sono più recenti del XIX sec. e il suo giardino alla francese è stato ugualmente restaurato. Dal 1998 appartiene a Jacques e Sharon Peureux che ne hanno completato il restauro nel 2003 e hanno allestito 9 camere e suite per ospitare chi ama la vita in castello.
Mare, montagna, piccoli centri dell?entroterra, ma cosa dire delle città del sud della Francia? Nizza, Tolone, Marsiglia sul mare Aix-en-Provence, Arles, Avignone al centro e più a nord Orange nel Vaucluse. Città che hanno un fascino legato anche alla Storia, con la esse maiuscola, Avignone sede papale, e oggi anche di un importante festival estivo, Arles con i reperti archeologici e le famose chiese, Orange con il teatro romano più antico e meglio conservato patrimonio mondiale Unesco.
Ma le novità per la stagione 2006 per chi già conosce la Francia sono gli itinerari insoliti, le curiosità, i personaggi che si possono incontrare in questa terra, senza dimenticare che quest?anno c?è anche un motivo in più per visitare il sud della Francia, il Midi francese luogo eletto da grandi viaggiatori, intellettuali, amanti dell?arte della buona cucina e del buon vivere. In occasione del centenario della morte di Cézanne, nativo di Aix-en-Provence, che ai colori della Regione si è ispirato per i suoi quadri, la Provenza rende omaggio all?artista con una serie di manifestazioni che porteranno i turisti alla scoperta dei luoghi dove visse il grande pittore. Un?ultima annotazione: non abbiamo toccato l?argomento eno-gastronomico della regione, che meriterebbe un capitolo a parte.
Info:
Maison de la France- Milano Via Larga 7