BARBARA ROSSI


Cariatide in rosa, 1913-14,
Collezione privata

Modigliani manca da Roma da molti anni. L? ultima mostra nella capitale venne allestita alla Galleria Nazionale d? Arte Moderna nel 1959 .  Più che mai allora l? Esposizione che da oggi, fino al 20 giugno, viene ospitata nelle sale del Complesso del Vittoriano, non può essere persa.  Una significativa retrospettiva, l? intero percorso creativo dagli anni della formazione al 1919. Un occasione rara dunque, per ammirare  tutte le opere dell? artista ?sparse? nel mondo, capolavori già di collezioni private o acquisite dai pubblici musei,  circa 100 opere tra oli, acquarelli, sculture e disegni. Oltre all? esposizione dei quadri, lungo il percorso della mostra, è possibile accomodarsi e seguire un filmato che racconta per sommi capi la vita dell? artista. Proseguendo, si può curiosare in una sorta di album di famiglia, dove sono ritratte, in foto in bianco e nero ( un tocco retrò ben riuscito), le persone amate e conosciute da Modigliani. Quei volti sono stati immortalati in celebri ritratti: Jean Cocteau, Leopold Zborowski, Jeanne Hèbuterne, Monsieur Cheron.  
 
Nel momento stesso in cui compare in documenti scritti il nome di Modigliani, si collegano alla sua opera e alla sua persona dei cliché stereotipati, dei preconcetti che non hanno mai perso la loro importanza e influenzano tuttora il nostro modo di giudicare l? artista.
Brevi cenni sulla sua vita basterebbero a  catalogare la sua biografia tra quelle più esemplari di un certo tipo: il  bohèmien povero, incompreso, a volte maledetto e violento, sempre comunque ispirato.

Nudo sdraiato con le braccia
dietro la testa, 1916

Dandy, eccentrico, raffinato ?di un? eleganza tipicamente italiana: i grandi foulard bianchi, le larghe giacche di velluto un po? logoro, l? inseparabile Borsalino..? La produzione artistica di Modigliani si intreccia  intensamente con la sua vita, le donne amate , le amicizie, i letterati i poeti e i pittori in quel clima assolutamente unico creatosi a Monmarte prima e a Montparnasse poi. Oltre alla scultura ( la famosa ?testa? è presente alla mostra) e alla pittura, ama la poesia e le donne. Modigliani diceva, a proposito della Venere di Milo,  che la donne dal corpo bellissimo, scolpite o dipinte vestite, sembrano sempre goffe. Questo è vero almeno per contrasto alla sua produzione di nudi:  carne rosa e calda, aggraziati  corpi in totale abbandono ritratti in dipinti che hanno commosso per la loro spudorata castità. Scrive Scheiwiller nel 1925:? Modigliani come un mistico adora la donna e attraverso il suo disegno prezioso, la sua pennellata raffinatissima, ne fa rivivere tutta la dolorosa fragilità.
Da queste fanciulle, che con passione ritrae, è riamato. Dopo innumerevoli  relazioni, spesso turbolente, Modigliani incontra Jeanne Hebuterne, diciannovenne allieva dell? Accademie Colarossi, che diviene la sua amante. La tavolozza si rischiara, una nuova luce intride le pennellate, le tonalità si fanno più dolci  Due giorni dopo la sua morte, che avviene inaspettatamente nel 1920, a soli 35 anni,  la sua compagna  si getta dalla finestra con ancora in grembo il loro figlio.

. Paul Guillaume seduto, 1916
Modigliani nasce nel 1884. Giovanissimo è già minato nella fragile salute da una pleurite e da un tifo con complicazioni polmonari. La madre annota: ? ha rinunciato agli studi e non più che la pittura, ma ne fa tutto il giorno e tutti i giorni con un ardore sostenuto che mi stupisce e mi incanta. Figlio di un toscano e di una francese si forma nelle accademie italiane ma tutta la sua breve carriera artistica  si svolge a  Parigi. In quegli anni Parigi è la città che più di ogni altra riunisce a se gli intellettuali e gli artisti dell? epoca. Offre spunti e mercato. Sicuramente l? opera di Modiglioni  altrove non avrebbe dato gli stessi risultati.
 
Ma il suo percorso artistico non sarà per nulla assimilabile a nessuna delle correnti che si contendono la scena parigina in quegli anni e quando Modigliani dipinge, ha nel cuore le  forme di bellezza e di armonia  della nostra arte. La sua consapevole appartenenza a questa  tradizione,
che traduce sentimenti ed emozioni in linee e volumi,  giustifica il suo inserimento nell? animo e nel cuore della storia della grande pittura italiana.
 
Ingresso: intero 9,00 euro
ridotto: 7,00
Orari: dal lunedì al giovedì: 9.30-19.30
                                                Venerdì e sabato: 9.30-23.30
La biglietteria chiude un?ora prima
Info: 06 6780664