LUISA CHIUMENTI
Giuseppe De Nittis, un grande figlio della Puglia ( era nato a Barletta nel 1846 ) che pur ha continuato a vivere profondamente la propria identità pugliese anche nei suoi soggiorni a Parigi o a Londra, viene ora accolto nuovamente dalla sua terra, con una esposizione che, accostandolo alla produzione di Tissot ( 1836 ? 1902 ), inaugura contemporaneamente la nuova e definitiva sede della Pinacoteca che sarà a lui dedicata, all?interno di Palazzo della Marra.
Il prestigioso Palazzo, un? architettura barocca di raffinata eleganza inaugurato in tale occasione, è stato accuratamente restaurato a cura della Soprintendenza ai Beni Architettonici della Regione (per quanto riguarda la struttura e la messa a norma degli impianti) mentre, per la riorganizzazione e l?allestimento museografico, quale sede del Polo Museale della città di Barletta, è stato affidato a ?Panstudio Architetti Associati? , che si è dimostrato particolarmente efficace nel modo di accogliere una pittura che rappresenta ed ingloba i caratteri salienti di una nuova società borghese che si stava formando in Europa.
Le Bal
E? stato recuperato tutto il patrimonio pittorico, poiché oltre al materiale proveniente dall?attuale donazione, tutta la collezione De Nittis è stata monitorata dalla Sovrintendenza, portando ad una vera e propria ?internazionalità? culturale la città di Barletta, pur mantenendo una forte attenzione al territorio, con l?impegno verso una tutela del patrimonio, da parte del Comune e dalla Provincia, nella consapevolezza che l?arte sia sempre stata un tramite di scambio internazionale, un principio vivente di vera globalizzazione. Il Palazzo Ducale della Marra, iniziato nel tardo quattrocento ( con modifiche successive ) ed appartenente ad una potente famiglia, in grado di incidere sull?ambiente urbano, appare oggi in tutto il rigoglio della bella facciata barocca rinnovata nella consistenza di un bene artistico già di per sè, con la sua struttura architettonica e la suggestiva sistemazione scenografica del cortile interno e del giardino.
Il salotto della Principessa Matilde
E? il piano nobile, con il loggiato verso il mare, che accoglie l ?esposizione cui sarà dedicata fra un mese anche un?altra sala, che ora è ancora in restauro, sotto il cui soffitto ligneo è stato trovato un soffitto carenato con tele incollate dipinte con elementi bucolici.
Coincidenza eccellente è che il palazzo demaniale restaurato diventi sede espositiva nuova per la città, contemplando in essa tutte quelle esigenze che corrispondono ad un Museo contemporaneo, che deve offrire la necessaria accoglienza ai visitatori, divenendo così un polo di attrazione per Barletta, con il suo bookshop, il caffè, gli spazi per sezioni didattiche o biblioteche e per approfondimenti specifici.
E le opere esposte sottolineano molto bene il cosmopolitismo di De Nittis , non certo determinato dall?oblio delle radici o dalla alienazione della memoria del proprio luogo di nascita, ma da un desiderio di arricchimento e di conoscenza. La mostra permette di seguire le avventure di una vera e propria ?fotografia della metamorfosi? realizzata dall?artista che registra poeticamente la transizione verso la formazione della civiltà urbana borghese, colma di densità storico culturale. Ed ecco descritta anche , all?interno della civiltà urbana borghese, una nuova figura femminile cangiante in rapida trasformazione che guadagna nuovi spazi in termini di immagine, assumendo una configurazione più fresca e spigliata, in un colloquio continuo con i grandi Musei del mondo in una internazionalizzazione positiva volta alla formazione di una nuova soggettività femminile nell?ambito di una felice ?sprovincializzazione? della civiltà urbana pugliese.
La Signora De Nittis con figlio
Nella assoluta ?centralità? di una Barletta, che si pone come ?culla di un?Europa borghese? la figura di De Nittis si profila come una sorta di ?pellegrino? e ?testimone? al tempo stesso della bellezza. Inoltre l?accostamento a Tissot, legato a De Nittis da amicizia e da comuni interessi culturali, è particolarmente efficace, nella presente esposizione curata da Emanuela Angiuli e Katy Spurrel , proprio nella presentazione delle diverse sfaccettature in cui si presentava il mutamento sociale in atto allora in Europa, particolarmente nelle ?città della vita moderna?, ossia Londra e Parigi. Così infatti la mostra si articola in sezioni che presentano con grande freschezza, nella resa diversa , ma quasi complementare, da parte dei due artisti, dei ?Modi e mode della nuova borghesia urbana?; ?Les Soirées?; ?Interni borghesi?; ?All?aperto?.
Come sempre prestigioso e completo, sia dal punto di vista scientifico che iconografico, il Catalogo edito da Skira, a cura di Emanuela Angiuli e Katy Spurrel, arricchito da numerosi saggi e in particolare da una illustrazione del restauro del Palazzo della Marra, firmata da Marcello Benedettelli ed un saggio di Victor Arwas, che sottolinea molto bene il valore delle belle incisioni di Tissot.
Per informazioni:
Barletta ? Palazzo della Marra
Via Cialdini, 70051
( fino al 2 luglio 2006 )
Tel. 0883 578424
Fax: 0683 578408