TERESA CARRUBBA



Presentate a Roma  le Terre d?eccellenza dell?Umbria : Foligno, Spoleto e Valnerina<BR>Da Valentino Valentini – Sindaco di Montefalco<BR>Massimo Boni – Assessore al turismo del comune di Foligno<BR>Giorgio Flamini – Assessore al turismo di Spoleto<BR>Mario Antonini –  Presidente Sistema Turistico Locale (STL) Valli e Monti dell?Umbria Antica

 

 

E? per via di quelle immense coltri di lecci, querce e corbezzoli  che danno corpo a colline e monti e di quelle distese di colori , tripudio di ginestre, narcisi e tulipani che l?Umbria è considerata il polmone verde d?Italia. E? qui che a ogni passo si respira la natura e la sua fertilità. Specie nella rigogliosa Valnerina, la valle che accompagna il fiume Nera, lungo la spina dorsale dei Monti Sibillini, Parco Nazionale tra i più significativi anche per il ripopolamento degli animali. Dopo quasi due secoli il cervo europeo torna ad abitare qui. Ma qui la natura ha voluto strafare. Oasi nell?oasi, il Parco regionale di Colfiorito, vicino a Foligno, un?area naturalistica che vale una visita. Così come i prati palustri bonificati dai monaci benedettini, detti le ?marcite?.  E la cosiddetta ?Via del ferro?  fatta costruire nel Seicento da papa Urbano VIII a delineare il percorso per raggiungere le miniere di ferro di Monteleone di Spoleto, cittadina che ogni anno  il 5 dicembre festeggia il patrono della città, San Nicola, con  manifestazioni religiose e civili  e distribuisce il “farro”, prodotto tipico di Monteleone, a tutta la popolazione.


Spoleto, assurta a città dell?arte, della musica e dello spettacolo per via di quella storica manifestazione, il ?Festival dei Due Mondi?, che l?ha resa celebre a livello internazionale.  Ma Spoleto non è solo il Festival, è anche l?attività del Centro Studi sull?Alto Medioevo, e quella del Teatro Lirico Sperimentale,  è il fitto programma dell?estate spoletina e quello di fine anno, prosa e concerti di alto livello artistico. E, come ci ha anticipato Giorgio Flamini – assessore al turismo della città umbra, Spoleto è sottoposta ad un make up di palazzi e monumenti che la farà ancora più accogliente. Ma la cultura spoletina continua nei dintorni, tra il Monteluco e i Monti Martani, nella cosiddetta Valle Umbra, ricca di spunti archeologici, storici e artistici. La Valnerina, dunque, offre percorsi in cui interessi variegati  si intrecciano tra loro legando spunti primari agli accessori a seconda delle preferenze dei visitatori. L?arte, la cultura o la bellezza della natura portano a conoscere le tradizioni locali e i prodotti tipici, o viceversa. Dal canto loro, le cittadine umbre comprese in questa ricca zona denominata Valli e Monti dell?Umbria antica, enfatizzano risorse locali e tipicità  con manifestazioni e sagre ad hoc offrendo spunti tradizionali per una vistita o per un ritorno.


Norcia non manca di valorizzare i suoi prodotti più tipici come la salumeria ( da cui il termine norcineria) e il tartufo con la Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Nero Pregiato di Norcia e dei Prodotti tipici della Valnerina , l?ultimo week-end di febbraio. Nessuna concorrenza con l?altrettanto noto tartufo bianco di Valtopina in mostra gli ultimi due fine settimana di Novembre. E poi, il vino. ?Le Terre del Sagrantino? indicano una famosa mostra mercato del vino e dei prodotti tipici dell?importante distretto enologico di cui fa parte Montefalco, oltre a Bevagna, Castel Ritardi, Giano dell?Umbria e Gualdo Cattaneo ? ha detto Valentino Valentini sindaco di Montefalco. ? Noi siamo orgogliosi di presentare in quella occasione ( periodo pasquale) i famosi vini di Montefalco DOC e DOCG , cioè il Sagrantino nelle versioni Secco e Passito e il Montefalco Rosso e Bianco.  Le Associazioni di valorizzazione dei prodotti locali come quelle delle Città del vino e delle Città dell?olio, prima tra tutte Trevi che produce un magnifico olio d?oliva, costituiscono la sinergia delle nostre eccellenze? ha concluso il sindaco di Montefalco Valentini.


E noi aggiungiamo che di spunti del genere questa zona dell?Umbria ne ha infiniti.  E tutti di grande risonanza . Chi non conosce, per esempio le pregiate lenticchie di Castelluccio? A 40 minuti da Norcia, a 800 metri di altezza, immersa nella magia dei Monti Sibillini, sta il Piano Grande di Castelluccio, un altopiano ai piedi del Monte Vettore che in inverno si ammanta di neve e in primavera fiorisce nei mille colori di violette, ranuncoli e papaveri. Chi si informa saprà tutto sulle attività sportive di Castelluccio, compresi i corsi di volo in parapendio e su dove poter gustare un?ottima zuppa delle famose lenticchie.


E a proposito di sport audaci, ora in questa zona dell?Umbria si può praticare anche il rafting, un modo eccitante di vivere questa natura. Non resta che partire da uno spunto, l?arte la musica, il folklore, la natura , il turismo religioso o l?enogastronomia, per ritrovare a catena tutte le altre attrattive del territorio del Sistema Turistico Locale Valli e Monti dell?Umbria, una terra dalle mille eccellenze.

 

 

 




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