LUISA CHIUMENTI



Il sistema museale regionale ha visto in Umbria un prezioso lavoro da parte di studiosi e di Istituti di ricerca, che si sono coordinati allo scopo rendere i Musei della Regione, non più soltanto ?luoghi di conservazione ed esposizione?, ma ?autonomi centri di studio, di promozione, ricerca e divulgazione culturale.?

E la recente mostra ?Sculture da vestire?. Nero Alberti da Sansepolcro e la produzione di manichini lignei in una bottega del Cinquecento? ( allestita a cura di Cristina Galassi , presso il Museo di Santa Croce di Umbertide), è scaturita  proprio da questo lavoro.

E in particolare, come ricorda Silvano Rometti, assessore alla cultura, sport, Centri Storici e Trasporti della Regione dell?Umbria ) l?iniziativa di studio ha ben dimostrato quanto possa essere proficua, sul piano della conoscenza e della promozione culturale, la sempre auspicata collaborazione fra Istituzioni, cittadinanza  ed Università ( cfr. Catalogo Electa ? Editori Umbri Associati, 2005 ? a cura di Cristina Galassi ).

Se l?ideatrice del progetto è stata infatti Cristina Galassi, la mostra, che è stata promossa  ed organizzata dal Comune di Umbertide, dall?Università degli Studi di Perugia – Dip. di Scienze Umane e della Formazione – Sez. di Studi Storico ? Artistici, dalla Regione dell?Umbria, dalla Provincia di Perugia ed ha avuto il il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e  dell?Istituto Andrea Cesalpino di Terontola.


Ed ecco in mostra, per la prima volta, riunite  17 scultura create da Romano Alberti da Sansepolcro detto ?il Nero?, attivo in Italia centrale alla metà del XVI secolo: si tratta di opere provenienti da chiese, musei italiani e collezioni private italiane e straniere.

Ma soprattutto si coglie, dalla accurata presentazione in mostra, il fascino particolare del lavoro scaturito da un ambiente artistico calato nella storia dell?artigianato cinquecentesco. E? infatti la bottega del biturgense Romano Alberti , detto ?il Nero?, e della sua assai vasta ed interessantissima produzione lignea. Questa, se pure nel tempo è stata sempre considerata ?minore? o semplicemente ?artigianale? , attraverso gli studi recenti, esaminata con un diverso impegno scientifico, ha portato a far riconsiderare questa interessante produzione, incasellandola in un nuovo settore culturale ?emblematico della cultura artistica dell?alta valle del Tevere?.

Gli studi recenti hanno messo in evidenza in particolare la presenza a Sansepolcro, di una vera e propria ?genia? di intagliatori, che comunque si spostavano e andavano ad avviare altre botteghe in altre città dell?Umbria. Si sa così, ad esempio, che il 13 marzo 1531 Nero di Berto di Giovanni di Alberto di Sansepolcro, insieme con numerosi altri artisti, ?omnes decivitate Castelli et magistri lignaminum? formarono una sorta di ?consorzio di artigiani?, cui fare riferimento per le commissioni dei diversi importanti lavori previsti nella Regione.

E fra gli importanti settori di produzione, ecco ad esempio le numerose ?Madonne da vestire? e, fra quelle uscite dalla bottega di Nero Alberti si annoverano ad esempio la ?Santa Lucia? della parrocchiale di Santa Maria Assunta a Corciano , o la Madonna col Bambino? della chiesa dei Santi Antonio Abate e Rocco ad Antria di Magione o la ?Madonna ? della Fondazione Cavallini Sgarbi a Ro Ferrarese.


Per approfondire tematiche così originali e interessanti, rinviamo anche al bel Catalogo Electa, ricco di corposi saggi e di una accurata bibliografia, oltre alla raffinata ed efficace iconografia. Il catalogo della Electa Editori Umbri Associati a cura di Cristina Galassi contiene una presentazione di Francesco Federico Mancini, un ampio saggio di Cristina Galassi; i contributi di Giovan Battista Fidanza, Nicola Macchioni e Simona Lazzeri, Enrico e Giovanni Signorini, Simone Mancini e Lucia Fabbro, Paolo Belardi, Fabio Bianconi e Carlo Romano; ed ancora, le schede e la riproduzione a colori e bianco/nero delle opere esposte.

 Ricordando ancora come il Comitato scientifico della mostra sia stato  composto da Alfredo Bellandi, Giovan Battista Fidanza, Liletta Fornasari, Cristina Galassi, Vittoria Garibaldi, Giancarlo Gentilini, Francesco Federico Mancini, Fabio Marcelli, Tommaso Mozzati e Vittorio Sgarbi, vogliamo segnalare che, oltre al restauro delle statue di Umbertide, Antria, Passignano e Perugia, a tutte le opere è stata affiancata un?indagine diagnostica su tecniche e materiali utilizzati dalla bottega, a cura di Brunetto Giovanni Brunetti, del Centro di Eccellenza SMAArt, Dipartimento di Chimica dell?Università degli Studi di Perugia e di Nicola Macchioni e Simona Lazzeri, dell?Istituto per la valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree del CNR di Firenze.

Di estremo interesse è risultata anche l?esecuzione della TC elicoidale multistrato su alcune delle sculture esposte, effettuata dall?Istituto Andrea Cesalpino di Terontola, sotto la guida di Enrico Signorini, che ha potuto accertare tecnica e metodica produttiva dei manichini, tra cui l?utilizzo del calco per i volti.

E infine: Durante il periodo della mostra sono stati realizzati di approfondimento con conferenze, visite guidate e concerti di musica classica.

 

Per Informazioni :Ufficio Informazioni Turistiche di Umbertide ?

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Prenotazioni visite guidate: presso il Museo di Santa Croce al numero 075 9420147

 

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