LUISA CHIUMENTI


Arx Tarpeja III, 2005

Ispirata  al ?Viaggio in Italia? di Goethe (1786), nel quindicesimo anniversario dell?unità della Germania,è stata ospitata presso il Museo Nazionale di Castel Sant?Angelo osp ( fino al 4 dicembre 2005),  la mostra ?Axis Mundi? , dell?artista tedesco Michael Franke. Sono stati esposti  una cinquantina di oli su tela in cui l?artista, ?tra astrazione e figurazione?, si pone di fronte alla ?complementarietà essenziale nel contrasto tra mondo germanico e mondo latino? offrendo, nella sua interpretazione creativa, ?un?immagine della totalità nord-sud dello spirito europeo, quella bipolarità assiale, l?Axis Mundi appunto, che costituisce il titolo della mostra.

Nato a Bonn nel novembre del 1957, Michael Franke dal ?66 soggiornò per dieci anni a Bruxelles, venendo a contatto con numerosi artisti belgi, fra cui H-V. Wolwens,  J-J. Gaillard ed altri esponenti della scuola di St.-Martins Laatem.

Dopo la maturità a Bruxelles egli aveva compiuto i suoi studi universitari a Bonn e da qui cominciò poi a viaggiare in Italia ( Venezia, Milano e soprattutto Roma ), e poi Londra, Palermo e Parigi, ritornando ancora a Bonn e poi allestendo un proprio studio sulla costa olandese del Mare del Nord.

Numerosissime  le personali in Italia e in Europa, fino alla recente grande Mostra romana, allestita al Museo Nazionale di Castel Sant?Angelo.

Arcuatura VI, 2005
E? interessante notare come, nella ricerca di una pittura essenziale, non facendo  distinzione tra astratto e figurativo, egli si rivolga in realtà al ? puro fare pittorico ?, sia nel contenuto che nella forma.

Ma nella sua doppia personalità di scienziato ed artista, egli propone una sorta di ?sintesi di ambiti diversi, per evocare una nuova realtà che possa essere realizzata senza alcun compromesso, laddove divenga ?immagine nel vero senso della parola? ( Dieter Ronte ).

Ed ecco come nasce, anche per questa mostra romana, il significativo titolo di ?Asse del Mondo?, da intendere come ?filo di Arianna? nel cammino che ognuno di noi compie indagando lo svolgersi della vita attuale in questa ?nostra Europa?.

Èd osservando come ?l?occhio del viaggiatore nel cammino che compie da nord a sud, non soltanto si apra verso un?altra realtà geografica, ma riesca anche a scoprire  quella parte dell?anima che completa la sua esistenza, cogliendo l?antagonismo fondamentale degli elementi che, pur sempre presente nelle più antiche caratterizzazioni mitologiche appare così evidente nel rapporto tra il mondo nordico ed il sud. E la pittura diviene così interprete del viaggio del pellegrino verso quel mondo ?dell?arcaico ordine interno del cosmo ? tra luce e tenebre ?..

Janus I / Triptychon, 2005
Attraverso la sua opera Michael Franke invita dunque  a percorrere, attraverso il mondo delle sue forti immagini pittoriche un viaggio interiore, metaforico e spirituale, come spiega Dieter Ronte, ?in mondi-paesaggio a metà tra la veduta e la restituzione senza mimesi, a cominciare da Cimmeria, la terra nordica delle tenebre, fino a Boreas, la divinità del vento del nord ed a Niflheim, la terra germanica alle radici del frassino Yggdrasil , ma sentendo pur sempre di dover ritornare agli archi e alle volte della Romanità: dal Colosseo, al Foro romano, al Palatino, al Portico d?Ottavia etc. I suoi lavori comprendono l?adyton, il santuario greco, il temenos, il Campidoglio, il Palazzo dei Conservatori, che comunque ricordano da vicino anche la sensibilità goethiana per gli stessi luoghi.

Nella mostra romana, allestita in un luogo così speciale e significativo dell?antichità, qual?è Castel Sant?Angelo ( antica sede del Mausoleo di Adriano) il visitatore può rivivere,  con lo sguardo volto alla contemporaneità, la ?nobile semplicità e quieta grandezza? che Winkelmann aveva così bene sentito e che oggi può ancora essere assunta quale fondamento archetipico di una ?città che esiste come immagine atemporale nell?anima umana?.

E in tal senso un grande viaggiatore come Goethe, può essere senz?altro visto, come sottolinea Claudio Strinati nel suo saggio, come un vero e proprio ?nume tutelare non remoto nell?opera di Franke? in modo che le due grandi figure, dell?artista e dello scrittore, si possono accomunare  in quella ?visione atemporale del percorso iniziatico del pellegrino, riflesso di un cammino ?esterno? attraverso luci, paesaggi ed architetture, metafore di un percorso “interno” dell?anima?.

La meta del pellegrinaggio è comunque sempre Roma, la città eterna da dove si irradiarono civiltà e religione, rimasta sempre nei secoli come ?punto culminante? da raggiungere per il viaggiatore, per conoscere le origini della cultura europea, appunto verso quell?ideale ?Axis Mundi?: un ?viaggio pittorico? dunque che, nella ricerca, può collegare il Nord e il Sud, la cultura tedesca alla classicità italiana.

Ouranópolis II, 2003
L? ?Axis Mundi? guida il cammino del viaggiatore come una bussola ed il flusso delle immagini presentate in mostra ne dà testimonianza, in quanto percorsa da un filo conduttore che contempla un “prima” e un “poi”,  orientandosi verso una vera e propria ?apoteosi della visione?. Si coglie infatti  mano a mano, nella successione dei dipinti, quasi una ?esplosione primordiale di tutte le cose?, laddove l?immagine si configura come ?la proiezione nello spazio figurativo di un movimento quasi indecifrabile di masse cromatiche attraversate dall?ansia incontenibile della luce? : è il ?Cosmo stesso come doveva essere ai suoi inizi?, ?paradosso dell?arte, del tutto coerente con il paradosso per eccellenza della Fisica?.

La mostra, curata da Claudio Strinati, è stata organizzata dalla Società Valorart-Organizzazione Eventi ( avvalendosi  del Patrocinio dell?Ambasciata della Repubblica Federale di Germania ). Realizzata in collaborazione con la Sopraintendenza del Polo Museale di Roma è stata promossa anche dalla Casa di Goethe di Roma, dal Centro Italo-Tedesco Villa Vigoni, dal Goethe-Institut Roma e dal Kunstmuseum di Bonn. 

Il catalogo, edito da Artistic & Publishing, in italiano e tedesco, è a cura di Claudio Strinati ed è arricchito dai saggi di Claudio Strinati e Dieter Ronte, Direttore del Kunstmuseum di Bonn e dai testi di presentazione di Ursula Bongaerts, Direttrice della Casa di Goethe e Aldo Venturelli, Segretario generale del Centro Italo-Tedesco Villa Vigoni.

In occasione della mostra, la Casa di Goethe ha organizzato una lettura di testi sul viaggio di Goethe, presentata dall?attrice Susanna Marcomeni il giorno 14 di Novembre alle ore 20.30 nella sala Paolina del Castello.

 

 

Per informazioni:

 tel. 06/39967600