TERESA CARRUBBA


L?Ambasciatore della Thailandia Vara-Poj Snidvongs,


21 ottobre ? Ambasciata Thailandese a Roma

 

L?Ambasciatore della Thailandia Vara-Poj Snidvongs, ha incontrato i giornalisti del Gist (Gruppo Italiano Stampa Turistica) e di varie testate stampa e radio-televisive per fare il punto sulla situazione economica e turistica a 10 mesi dallo Tsunami

L?Ambasciatore era affiancato dai suoi ministri degli Esteri e dell?Agricoltura, da Patricia Cori dell?Ente nazionale turismo tailandese (TAT), da Wiwat Piyawiroj e Sergio Lezoche, rispettivamente Direttore Generale e Direttore commerciale della Thai Airways ed Andrea Mele, Amministratore unico di Viaggi del Mappamondo che opera in stretta collaborazione con la Thailandia.

 

Non sarà il ricordo dello Tsunami a sbiadire il desiderio di visitare una terra così ricca di fascino come la Thailandia. E non lo è mai stato fin dai primi mesi successivi a quel fatidico 26 dicembre 2004, a giudicare dalle statistiche degli operatori del settore che hanno registrato a tutti i livelli un recupero turistico sorprendente verso quella destinazione. Merito soprattutto della tempestività con la quale la Thailandia stessa ha messo mano ai lavori di ristrutturazione ambientale, ed architettonica. Case, ospedali, scuole ed alberghi subito ricostruiti per sopraffare l?insulto di una calamità naturale con lo spirito di una normalità ricreata.

 

? L?assistenza primaria, ovviamente è andata ai bambini rimasti orfani o con genitori non più in grado di sostentarli? ha detto l?Ambasciatore Vara-Poj Snidvongs . ?Il Governo ha fatto costruire nuove scuole con i dormitori per accogliere questi bambini in difficoltà, ed ha istituito borse di studio da utilizzare fino a quando avranno concluso tutto il ciclo scolastico. Nell?anniversario dello Tsunami, il 26 dicembre 2005 il Governo organizzerà una cerimonia commemorativa a Phuket e inviterà il parente più stretto di ogni vittima e le persone che in quell?evento sono rimaste ferite. Il Governo offrirà ove necessario il biglietto aereo, alloggio e pasti dal 25 al 27 dicembre. Sarà un modo per dimostrare non solo solidarietà ma che tutto è tornato alla normalità. Durante la cerimonia, saranno dedicati 6 minuti a ciascuna religione rappresentata, e sarà posata la prima pietra dello Tsunami Memorial.

?Poi, i danni all?ambiente  e alla natura sottomarina.? Ha proseguito l?Ambasciatore ?La foresta lungo la costa è danneggiata per 100 km e l?uomo non può fare niente, ma la natura si autoriparerà nel giro di circa 5 anni; la spiaggia paradossalmente risulta più bella di prima perché in seguito al disastro è stata ripulita completamente. Infine i danni all?infrastuttura: entro la prima settimana dal disastro già era tutto programmato per la ricostruzione, in sei mesi scuole e ospedali danneggiati sono stati ristrutturati. Le case dei pescatori e le loro barche sono state risistemate o sostituite a spese del Governo. Anche gli alberghi  sono stati ristrutturati tranne 6 di essi che sono stati troppo danneggiati?.


La situazione dunque è di normalità. E lo tsunami, salvo ovviamente il primo mese, non è stato un deterrente per il turismo, che ha proseguito in un flusso soddisfacente.

Dodici milioni di turisti annui provenienti da tutto il mondo, una cifra di tutto rispetto che è  rimasta pressoché invariata anche dopo il 26 dicembre 2004, specie dall? Europa gli inglesi sono stati circa 500.000, così come i  tedeschi. Se si è registrata una flessione l?anno scorso, è stata minima. Il numero degli italiani verso la Thailandia era sceso da 125 mila a 100 mila ma quest?anno, in base alle informazioni fornite dagli operatori si presume sarà 130 mila. La permanenza media degli italiani è in genere oltre gli 8 giorni, superando in questo i turisti provenienti da altri Paesi. La preferenza specie tra gli italiani sembra essere per il mare, ma la Thailandia offre molto di più: sport, salute e benessere, ma soprattutto cultura. L?un settore non esclude l?altro, ovviamente. Così come visitare la Thailandia può essere l?occasione per estendere il viaggio anche all? Indocina, alla Birmania e al Laos.

 

 

 ?Il viaggiatore che va in Thailandia, specie se italiano, cerca in primo luogo il mare magari unito alla cultura? conferma Patricia Cori dell? Ente nazionale turismo thailandese TAT

?Il mare costituisce l?80% del comparto turistico. Ma la nostra strategia è sempre stata e sarà ancora quella di indirizzarci a diversi segmenti di mercato. Per esempio quest?anno abbiamo rivalutato il settore del golf perché vediamo crescere l?interesse della domanda turistica in questo senso; il pacchetto viaggio di nozze; il turismo health & beauty – settore che in Thailandia è curato moltissimo ad ogni livello di strutture dalle 5 stelle in giù. Infine il diving molto richiesto soprattutto dagli italiani?.


Tutti spunti eccellenti e ricercatissimi da ogni target di mercato, ma non dimentichiamo che la Thailandia è un Paese antichissimo, dunque meta culturale molto affascinante.

?Noi intendiamo incentivare il turismo culturale.? dice infatti l?Ambasciatore ?In Thailandia ci sono 50 musei interessanti ed alcune città dichiarate Patrimonio dell?Umanità dall?Unesco. Un esempio della nostra storia potrà essere ammirato in una lunga mostra di reperti archeologici thailandesi risalenti fino a 5 mila anni fa che organizzeremo nel 2006 a Roma, a Castel Sant?Angelo, dal 7 giugno all? 1 ottobre. E questo dimostra anche lo spirito collaborativo tra l?Italia e la Thailandia ; l?evento infatti verrà realizzato grazie alla cooperazione tra il Ministero della Cultura Italiano e quello della Thailandia. Questa mostra? conclude l?Ambasciatore ?ci aiuterà a far comprendere che in Thailandia non c?è solo mare, fitness e natura, ma anche tanta cultura?.

 

Certamente questo spaccato culturale della Thailandia trasferito in mostra  a Roma potrà completare l?immagine che molti hanno di questo paese asiatico come una destinazione prevalentemente balneare.

A novembre inizierà l?alta stagione, che si protrarrà sino a fine febbraio, vedremo come andrà. La Thailandia è pronta ad accogliere il turismo.


“Tutto è tornato alla normalità già da tempo? ci ha informato Andrea Mele, Amministratore unico di Viaggi del Mappamondo. ?Gli hotel di Phuket, ma anche quelli di Pattaya ora sono al 40-50% di occupazione, un livello perfettamente in accordo con il periodo di bassa stagione (da aprile ad ottobre). Ma annunciano, in base alle prenotazioni, che registreranno una quota  di presenze molto consistente per l?alta stagione. Del resto anche noi operatori del turismo abbiamo constatato un dato estremamente positivo, la rapidità con la quale la Thailandia si è rimessa in sesto dopo un evento così devastante come quello dello tsunami.? ha proseguito Mele  ?Ciò non solo ci conforta, ma ci conferma che la destinazione Thailandia, di per sé stimolante e ricca di attrattive, è molto forte . Senza contare che una vacanza in Thailandia è anche economicamente equilibrata rispetto alla qualità, persino nel periodo di alta stagione, sebbene le tante promozioni proposte da marzo ad ottobre (bassa stagione) attraggano una buona fetta del target turistico?.

 

 

 

La ricostruzione del dopo tsunami ha portato con sé anche l?entusiasmo per le innovazioni. E? il caso del nuovo scalo di Bangkok, a 20 km dalla città, che aprirà nel 2006, con 8 nuovi aeromobili e 20 rimessi a restyling.

?Sarà un aeroporto hub dell?Asia con una previsione di movimento di circa 45 milioni di passeggeri all?anno.? Ha dichiarato alla stampa Sergio Lezoche, Direttore commerciale della Thai Airways ?L?apertura del nuovo scalo fa parte delle strategie recentemente adottate per implementare la domanda turistica, anche con l?intervento del governo thailandese che ha adottato la -open sky policy- concedendo l? atterraggio e il decollo di tutte le compagnie aeree che programmano questa rotta .

?La Thai Airways? continua Lezoche ? si dice soddisfatta dell?incremento rilevato nel periodo da gennaio a settembre 2004 dell?11% con riferimento ai passeggeri imbarcati a Fiumicino e Malpensa ed un load factor del 70 – 80%. Inoltre abbiamo constatato un?inversione di tendenza delle richieste dei passeggeri in volo per l?Estremo Oriente il 30% dei quali  richiede la categoria business. Tant?è che anche i nostri A 340/500 hanno una struttura interna adeguata a queste nuove esigenze, sono infatti dotati di 60 posti business e 42 premium economy. Questo nuovo orientamento sta trasformando la Thai Airways da compagnia aerea prevalentemente turistica ad una di livello business. L?arrivo in compagnia dei nuovi 8 aeromobili sarà graduale: 4 a fine 2005 e 4 nel 2006, e questo consentirà un notevole  svecchiamento della flotta a cui contribuirà anche il  restyling totale previsto nel frattempo per 20 aerei. 

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