ARTE E ARCHITETTURA IN SVIZZERA

Adagiata sulle rive del fiume Reno, con le proprie radici affondate nella grande storia d?Europa,  dai Celti ai Romani al fermento culturale che segnò il Rinascimento, Basilea continua ad arricchirsi in ogni tempo di grandi interventi di arte ed architettura.

E? così che le sue piazze storiche si animano con fontane particolari, come la giocosa fontana  zampillante nella Theaterplatz ?firmata? da Tinguely . Ed è a questo artista che Basilea ha dedicato anche l?omonimo Museo, che il progettista Mario Botta ha voluto interamente aperto sul Reno con il suo spazio trasparente che ospita e rende ben visibili le opere cinetiche del grande artista del ferro.

E  fra breve  la centralissima piazza dello StadCasino  vedrà il segno inconfondibile dell? architetto Zaha Hadid, che ha recentemente vinto il Concorso per il nuovo importante Centro Culturale, il cui bozzetto è stato recentemente esposto in una delle sale dell? Architekturmuseum,  dove il Neues Stadt-Casino Basel, non solo è stato virtualmente percepibile in tutti i suoi spazi  grazie alle animazioni in 3D, ma si è presentato in modo chiaro e semplice anche  attraverso i numerosi grafici,  nell?ambito delle effettive, future  trasformazioni e cambiamenti degli spazi urbani della Barfusserplatz e  della Steinenberg di Basilea. L?intervento risulterà infatti di grande impatto nell?ambito di una particolare attenzione che la città continua ad avere nei confronti dell?architettura contemporanea: basti ricordare l?interesse dei più recenti  interventi dovuti a ?firme? quali: Renzo Piano ( Fondazione Beyelerler) o Frank O. Gehry ( Vitra Design Museum ) Mario Botta o  Richard Meier, Herzog  & de Meuron e Morger & Degalo or Diener  & Diener.

Non a caso ogni anno, Basilea diventa centro mondiale dell?arte durante la Fiera d?arte contemporanea ?Art Basel? e in particolare l? Architekturmuseum organizza una serie di tours dei più interessanti edifici a Basilea e nelle immediate vicinanze della città. Questi tours, condotti in diverse lingue ( italiano, inglese, tedesco e francese )  sono concepiti non solo per gli specialisti, ma per tutti coloro che hanno interessi specifici nell"architettura e  nell?ambiente.

Tra i diversi musei basilesi, colpisce ad esempio la grande ricchezza delle collezioni costituenti il patrimonio del Kunstmuseum Basel situato sul St. Albans-Graben,  la più antica, in assoluto, pinacoteca pubblica  che, oltre ad ospitare la più completa collezione di opere di Holbein, accoglie numerosissimi ?classici? moderni ed artisti americani dal 1950.

Oltre all? interessante costruzione, progettata  da Rudolf Christ e Paul Bonatz e inaugurata nel 1937, è da segnalare poi l?ampliamento realizzato con  l?edificio del Museum fur Gegenwartskunst sul St. Alban-Rheinweg, opera di Wilfrid e Katharina Steib, inaugurato nel 1980.

Ricordando come il primo nucleo del Museo risalga al XVII secolo,   quando il Gabinetto Amerbach ( collezione privata di tipo umanista) era stato acquistato dalla città di Basilea  ( nel 1661), sono stati assai cospicui nel tempo i continui arricchimenti avvenuti attraverso le donazioni ottocentesche, facendo sì che oggi il Museo possieda oggi un ?corpus? veramente rappresentativo e molto originale dell?arte in Europa, dal medioevo al secolo XX e oltre.

E nei dintorni, a soli 13 chilometri da Basilea, a Weil am Rheim, l?architetto californiano Frank O. Gehry ha realizzato un altro, singolare  Museo. Si tratta del notissimo  ?Vitra Design?, una delle istituzioni leader a livello mondiale per l?industrial design d?arredamento e per l?architettura. Nelle sue immediate vicinanze ( una sorta di ?museo nel museo?!), si trovano anche gli edifici di produzione di Alvaro Siza e Nicolas Grimshaw, le caserme dei pompieri di Zaha Hadid e un padiglione conferenze di Tadao Ando.

E  ancora, poco fuori Basilea, a Riehen,  si può visitare la Fondazione Beyeler, costruita da Renzo Piano nell?arco di tre anni, sul finire degli anni ?90, per accogliere  la cospicua Collezione di Hildy ed Ernst Beyeler, nel prestigioso allestimento  che venne inaugurato ufficialmente nel settembre del 2000.

La Fondazione ha assunto gli oneri della costruzione. Qui l?architetto  ha inteso, secondo le sue stesse parole,  costruire un?opera atta a ?servire l?arte e non viceversa?.. e infatti  l?edificio, rivestito in porfido rosso, con i suoi quattro grandi muri longitudinali paralleli e  le  vetrate frontali a tutta parete, si immerge nel verde del giardino d?inverno situato sul fianco occidentale , che si affaccia sul paesaggio circostante, senza soluzione di continuità fra esterno ed interno, in un connubio assoluto fra l?opera della  Natura e quella dell?Uomo.  In tal senso è anche di  grande interesse  la concezione della copertura  in vetro e acciaio che, impostata sui muri longitudinali, non solo consente di illuminare gli interni di luce naturale (  così preziosa per la fruizione dell?opera d?arte), ma è studiata anche in modo da poter variare i suoi effetti a seconda del variare della luce esterna naturale.

Inoltre, nell?arredare le ventidue sale espositive, con il candore dei pavimenti in rovere bianco, leggermente pigmentato e oleato, si è rinunciato appositamente  a rendere ogni tipo di dettaglio tecnico o strutturale non è assolutamente visibile.

Passeggiare per la città di Basilea è dunque immergersi nella fantasiosa creatività dei più affermati architetti del momento, con nuove costruzioni, come il complesso bancario di Mario Botta, che offre soluzioni di particolari costruttivi in piena armonia con l?ambiente storicizzato in cui risulta inserito, ma spesso anche oculati restauri, come una sorta di ?seconda pelle? in pannelli fotovoltaici, con cui gli architetti Herzog e De Meuron hanno rinnovato totalmente l?edificio di una società in un bel quartiere residenziale pieno di verde.