LUISA CHIUMENTI
Caldari di Ortona
L? Abruzzo, ?terra del Montepulciano?, ha accolto la Convention delle Città del Vino 2005, con la partecipazione dei Sindaci e dei coordinatori regionali della Associazione.
«Fissati gli obiettivi adesso dobbiamo passare dalle parole ai fatti ? ha dichiarato fra l?altro il presidente delle Città del Vino, Floriano Zambon -. In quest?ultimo anno abbiamo attivato nuovi progetti, ad esempio la campagna Vino e Salute insieme alla Coldiretti. Abbiamo aperto, primo caso in Italia, un Centro Studi e Servizi per le Strade del Vino; abbiamo continuato a lavorare per sviluppare l?enoturismo europeo, abbiamo presentato il nuovo rapporto sul turismo del vino in Italia. Insomma, ormai abbiamo messo a regime una serie di strumenti operativi e di iniziative che devono essere declinate in modo più capillare in tutti i Comuni associati. Ora l?impegno dell?Associazione sarà di assistere i Comuni a rendere tangibile sul proprio territorio l?identità e l?appartenenza alle Città del Vino, una realtà di 540 Comuni legati da una forte condivisione di valori».
Guardiagrele
E come ha sottolineato il Vice Sindaco di Benevento, dott. Ucci, coordinatore regionale dell?associazione ( che ha partecipato ad Orsogna all?assemblea nazionale dell?organizzazione) è veramente da considerare ?strategico?, in questi tempi di forte globalizzazione", il ?ruolo di una associazione come quella delle Città del Vino?.
Rilanciare il mercato locale del vino, valorizzando le produzioni autoctone, e promuovere iniziative didattiche, presso le scuole elementari e medie, sollecitando presidi ed insegnanti, per educare alla conoscenza del vino, dei suoi valori salutistici, e per favorire il consumo consapevole tra i giovani. E inoltre : sollecitare il mondo della ristorazione locale e le rispettive organizzazioni di categoria affinché nei ristoranti del Comune sia presente la carta dei vini locali, favorendo così tra i turisti ed i consumatori residenti la conoscenza e la diffusione dei vini del territorio. Iniziative che, insomma, vedono la produzione vitivinicola come elemento di traino delle economie locali.?
Rilanciare il mercato locale del vino, valorizzando le produzioni autoctone, e promuovere iniziative didattiche, presso le scuole elementari e medie, sollecitando presidi ed insegnanti, per educare alla conoscenza del vino, dei suoi valori salutistici, e per favorire il consumo consapevole tra i giovani. E inoltre : sollecitare il mondo della ristorazione locale e le rispettive organizzazioni di categoria affinché nei ristoranti del Comune sia presente la carta dei vini locali, favorendo così tra i turisti ed i consumatori residenti la conoscenza e la diffusione dei vini del territorio. Iniziative che, insomma, vedono la produzione vitivinicola come elemento di traino delle economie locali.?
Tra le tante iniziative, anche di livello internazionale, messe a punto dall?associazione vi è la partecipazione al primo show room delle ?Città del Vino? in Cina, in programma a Shangai il prossimo autunno ed il rafforzamento dell?iniziativa riguardante la Carta europea del turismo del vino, un vademecum di indicazioni operative e standard di qualità che consente di armonizzare l?offerta enoturistica in Europa.
Cantina Sangro – Val di Sangro
La consueta Convention , è andata a riscoprire quest?anno le terre del Montepulciano d?Abruzzo, nei comuni di Chieti, Guardiagrele, Francavilla al Mare, Ortona, Orsogna, Crecchio, Miglianico, Fossacesia e Lanciano, fissando l? appuntamento conclusivo ad Orsogna (Ch), dove, presso il Teatro Comunale, si è svolta la prevista assemblea dei sindaci delle Città del Vino, durante la quale è stato sottolineato
l?impegno dei sindaci a sviluppare progetti e iniziative locali che diano concretezza ai grandi temi portati avanti dall?Associazione Nazionale, oggi aperta oltre che ai Comuni, anche a Province, Parchi e Comunità Montane.
Questi i campi d?intervento che guideranno le attività delle amministrazioni Città del Vino per il prossimo anno, stabilendo che l?azione dei sindaci sul territorio debba rispondere ad importanti obiettivi, fra cui segnaliamo:
- rilanciare il mercato locale del vino e il suo consumo a livello familiare, valorizzando le produzioni autoctone, rivalutando il ruolo del vino sfuso e promovendo prodotti buoni ma a prezzi più bassi;
- promuovere iniziative didattiche nel mondo della scuola per promuovere l?educazione alla conoscenza del vino, dei suoi valori salutistici e il suo consumo consapevole tra i giovani;
- favorire l?apertura in ogni Comune di una Bottega del Vino (o enoteca comunale o regionale, wine-bar, etc.) a conduzione pubblica, privata o mista, che sia luogo non solo di vendita del vino prodotto sul territorio ma anche punto d?informazione per il consumatore e il turista;
- aderire alla Strada del Vino (se già realizzata) o favorire la nascita di una Strada del Vino nei territori ancora sprovvisti, purché nell?ambito di progetti qualificati che abbiano l?obiettivo di diventare motori del turismo rurale legato al vino e ai prodotti tipici;
- aderire alla campagna «Comune Ogm Free» , promossa da Città del Vino e Legambiente, installando una segnaletica ad hoc sul proprio territorio, sensibilizzando e informando i cittadini, promuovendo l?uso di vitigni autoctoni e antichi, e comunque liberi da Ogm;
- sollecitare la ristorazione locale e le organizzazioni di categoria perché in tutti i ristoranti del Comune sia presente la carta dei vini locali, favorendo tra i turisti e tra i consumatori la conoscenza e la diffusione dei vini del territorio;
- favorire azioni etiche per uno sviluppo eco-compatibile e sostenibile, tanto nel pubblico quanto nell?azienda privata, con l?impegno di rispettare l?ambiente, la cultura locale, i consumatori e i lavoratori;
- rilanciare il piano regolatore delle Città del Vino per una buona pianificazione urbanistica del territorio che valorizzi il rapporto tra città e campagna e che promuova un?architettura sostenibile e coerente con le forme e i materiali locali.
il Castello aragonese
«I paesi, le piccole Città ? aggiunge il direttore Paolo Benvenuti ? si sono molto trasformati in questi anni, ritagliandosi ruoli e funzioni nuove. Si sono trasformati in piccoli distretti economici e turistici, hanno unito le loro forze dando vita a consorzi e società di servizi per l?assistenza socio-sanitaria, lo smaltimento dei rifiuti e altri servizi ancora. Adesso bisogna fare tesoro di tutte queste esperienze amministrative e profondere nuove energie e risorse nel turismo enogastronomico, cogliendo le opportunità che il mercato ci presenta, sviluppando sinergie più efficaci tra pubblico e privato, sviluppando strumenti concreti come le Strade del Vino. Un?esperienza quella delle Strade del Vino che lo Stato e le Regioni non possono lasciare in mezzo al guado, ma che dovrebbero invece rilanciare con nuove risorse e nuovi impegni».
le torri montanare
«L?Abruzzo oggi grazie al vino e al Montepulciano sta conoscendo un nuovo corso, sta dando un contributo notevole al mantenimento del territorio e del paesaggio. Un nuovo corso che va sostenuto ? dichiara il coordinatore delle Città del Vino d?Abruzzo, Fabrizio Montepara -. E proprio dall?Abruzzo durante la Convention delle Città del Vino lanceremo l?idea di un marchio Italia che contraddistingua tutta la produzione italiana di qualità, compreso il vino. Un marchio che dovrebbe nascere all?interno di un progetto preciso, con l?impegno delle nostre istituzioni a tutelare i prodotti e a comunicare in modo efficace le nostre identità».
E? da segnalare inoltre che proprio durante l?assemblea di Orsogna, proseguendo la campagna di sensibilizzazione contro gli Ogm ( come ha concluso sempre il vice sindaco Ucci ), il Comune di Benevento è stato tra i primissimi in Campania ad esprimersi in tal senso con una delibera del consiglio comunale. Una scelta in linea con la politica portata avanti dall?amministrazione comunale di Benevento, che punta sulla salvaguardia della qualità e delle specificità della nostra produzione agroalimentare? .
Un itinerario affascinante in terra d?Abruzzo ha accompagnato gli incontri e i convegni ; ecco San Giovanni in Venere (Comune di Fossacesia) , con la bella Abbazia; ma anche la grande suggestione, degli oleifici della Frentania e dei caratteristici Trabocchi.
Ma come non fermarsi a vedere il centro storico di Guardiagrele e i bellissimi prati e boschi che accolgono i turisti alla vicina Bocca di Valle di Guardiagrele?
Numerosi gli studi storico artistici e architettonici che il Sindaco di Guardiagrele propone all?attenzione degli ospiti, nei bei testi ( come quelli a cura di Ivana Di Nardo e Lorenzo Lorenzi ). In particolare ecco ?La Scuola di Guardiagrele?, illustrata da un prezioso testo, dato alle stampe qualche anno fa, quando l?attuale sindaco Mario Palmerio, era appunto Assessore alla Cultura ( mentre era Sindaco Franco Caramanico ). Sappiamo così che, per circa un secolo e mezzo, questo bel centro dell? Abruzzo di media collina, oltre ad essere stato la patria di Mastro Nicodemo e di Nicola da Guardiagrele, ha portato avanti la scuola pittorica di Nicola Ranieri, con una ?bottega? d?arte specializzata in opere devozionali, divenendo per questo, punto d?incontro di numerosi artisti ed apprendisti provenienti dai vari paesi della regione e costitutendo un polo di cultura artistica sette-ottocentesca, di grande rilievo.
Ritratto femminile
Palazzo Auriti
Ma come ha sottolineato la Soprintendente per il Patrimonio Artistico e Demoantropologico dell?Abruzzo, dottoressa Anna Imponente, anche l?arte contemporanea, oltre ad essere affermata attraversa la tipica lavorazione del ferro, ha i suoi grandi testimoni, come Enzo Cucchi, ad esempio.
Non è possibile in questa sede fermarci su tutti i bellissimi centri storici, toccati dalla Convention: da Lanciano, dove si è svolto il Convegno ?Il Marketing del Vino e del Territorio. Opportunità e limiti emergenti.? ( presso il Palazzo degli Studi di Lanciano); ad Ortona, a Chieti, ( con l?incontro fra iSindaci presso il Teatro Marrucino ), al Museo della Civitella, alla Val di Foro e Marrucina, alla bella cornice del Miglianico Golf, con la mostra dei prodotti vitivinicoli e spettacoli folkloristici.
Ed ecco Orsogna, dove si è svolta l? Assemblea Nazionale Città del Vino presso il Teatro Comunale), con il caratteristico ? Feuduccio?. ( dove i convegnisti si sono riuniti in assemblea ) E dopo una visita alle interessanti antiche attrezzature del Castello Baronale di Semivicoli (Comune di Casacanditella) la Convention si conclude con l?assemblea nazionale della Res Tipica, ed uno sguardo ancora al Castello Ducale di Crecchio.
Ma che dire della Cena di gala al MUMI ( Museo Michetti) di Francavilla e della sentita e toccante S.S. Messa, nella Cattedrale di San Tommaso di Ortona ( che accoglie le reliquie dell?Apostolo, qui riportate dopo viaggi devozionali difficili ed avventurosi)?
Per informazioni:
Ufficio Stampa Ass. Nazionale Città del Vino
Massimiliano Rella 347/88.72.490
Paolo Corbini 335/57.23.297
Tommaso Ceccarini 338/37.10.483