Testo e Foto di TERESA CARRUBBA
un bel punto di fuga del campanile
della Cattedrale di San Cerbone
Fu una massa di magma granitico, 70 milioni di anni fa, ad infiltrare fluidi di particelle metalliche in queste rocce tanto da generare vasti giacimenti minerari; una vera ricchezza per il futuro. Nascono le Colline Metallifere, in Alta Maremma, che oltre alle vene preziose hanno assorbito tutto il fascino di una terra fatta di contrasti emozionanti. Campi coltivati a grano, vigneti e ortaggi, fazzoletti distesi ad un sole che, qui, fa esplodere la natura. Agricolture geometriche ed ordinate, al posto delle primitive e insane paludi. Lo sguardo si rasserena su queste piane per poi eccitarsi di fronte alla selvaggia macchia mediterranea, tra lecci, corbezzoli e querce da sughero, habitat naturale dei numerosi cinghiali dalla carne sapida per via di quel felice incontro tra l?aria salmastra del vicino Mar Tirreno e la brezza frizzante della collina. Cinghiali, fonte di vere ghiottonerie della cucina locale.
Boschi fittissimi soprattutto sui pendii meridionali delle Colline Metallifere; squarciati qua e là dal rosso delle argille e dal pastello gessato delle rocce calcaree che nel tratto di Campiano vira in uno straordinario giallo-viola, opera dei residui della miniera di pirite.
Un territorio, dunque, di grande valore ambientale e naturalistico che in più si arricchisce della storia e dell?arte dei capisaldi della Comunità Montana delle Colline Metallifere: Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri.
La magnifica Piazza Garibaldi
MASSA MARITTIMA
Eretta, a dispetto del nome, sulla cima di un colle, Massa Marittima, visse il suo periodo d?oro tra l?VIII e il IX secolo, un fulgore che le guadagnò nel 756 il trasferimento alla Diocesi come sede episcopale. E la magnificenza di allora si perpetua nei suoi monumenti di imponente bellezza. Il primo forte impatto è con la Piazza Garibaldi, considerata una tra le più suggestive al mondo, patrimonio universale dell?umanità, secondo l?Unesco. Un assetto urbanistico straordinario che fa trattenere il fiato e guida lo sguardo in tondo, lungo le linee essenziali di una storia economica, artistica e di potere che fa ancora di questa città una meta di grande interesse in tutta l?Alta Maremma. Il punto focale è senz?altro la Cattedrale di San Cerbone di impianto romanico, del XII secolo, la cui facciata s?innalza attraverso il timpano, alleggerito da tre pinnacoli gotici. Singolare il suo punto di fuga, molto inclinato rispetto ad un ideale centro della piazza: un effetto voluto, ovviamente, un accorgimento architettonico che ne fa la leva estetica di tutta la struttura urbanistica. A contrasto, l?austera semplicità del Palazzo del Podestà o Palazzo Pretorio che ha raccolto la storia di personaggi illustri, non solo podestà ma anche capitani di giustizia e vicari regi. Ce lo raccontano gli stemmi gentilizi, soprattutto del XV secolo, murati sulla bella facciata romanica in travertino alleggerita da due ordini di bifore gotiche. Stemma mediceo, invece, come unico orpello dell?adiacente Palazzo comunale, un altro edificio di rappresentanza, tra gli organi fondamentali della vita pubblica cittadina. La sua imponenza non è diminuita da una sapiente distribuzione di pieni e di vuoti grazie ai numerosi portoni ad archi, alle bifore, ai merli. In tutti gli elementi che costituiscono l?intera mole architettonica del palazzo: la Torre del Bargello e i tre edifici tra loro collegati.
Altro scorcio della piazza
Lo stupore di fronte alla piazza principale di Massa Marittima, che strategicamente divide la Città nuova dal centro storico, racchiuso in una cinta di mura del XIII secolo in gran parte ottimamente conservata, non si placa addentrandosi tra i palazzi nobiliari, i vicoli stretti, le sedi di antichi commerci, i loggiati, le case-torri e le scalinate irregolari di pietra che accompagnano alle magnifiche mura presentate da suggestivi archetti.
Architettura a parte, Massa Marittima è anche arte e storia. Lo testimoniano alcuni importanti musei come il Museo archeologico, insediato nel Palazzo del Podestà. il Museo custodisce reperti preistorici portati alla luce durante gli scavi dei siti archeologici della zona e una consistente raccolta di oggetti etruschi, provenienti da Vulci e da Tarquinia. Risale a 4.000 anni fa, all?Eneolitico, invece, la statua-stele assurta a simbolo della città, dello stesso stile rudimentale dei manufatti rinvenuti nella Lunigiana. Il Museo dell?Arte Sacra, poi, di nuovissima costituzione conserva alcune opere pittoriche di gran pregio come la magnifica ?Maestà? di Ambrogio Lorenzetti, scoperta per caso nel 1866 in un magazzino dell?ex convento di Sant?Agostino, che merita da sola una sala espositiva a parte e il giusto tempo per la sua contemplazione; l? ?Angelo annunziante? del Sassetta e la ?Madonna col Bambino? di Sano di Pietro.
tratto delle mura di cinta della
città vecchia
E, in una zona così ricca di miniere come quella delle Colline metallifere, non poteva mancare un Museo della Storia delle Miniere. Una fedele ricostruzione di una miniera, con tutti i livelli, gli attrezzi e i macchinari utilizzati in passato per l?attività estrattiva del territorio del Massetano. La visita guidata, con una minuziosa descrizione delle fasi di lavorazione riporta all?atmosfera di quello che doveva essere il ?mondo sotterraneo? dei minatori, fatto di sacrificio e di rischio, ma che per secoli ha dato sostentamento a molte famiglie della zona per intere generazioni.
Di grande interesse, poi, il Museo degli organi meccanici, allestito in un bellissimo palazzo che si affaccia sulla Piazza Garibaldi. Un?incredibile esposizione di magnifici organi da chiesa, da casa e mobili, antichi e più recenti, ricca collezione privata di un grande esperto il quale, su concessione comunale, gestisce il museo con grande professionalità ed entusiasmo. Qualità che mette al servizio dei visitatori, degli amatori e di quanti decidano di seguire i suoi corsi di restauro delle canne d?organo.
uno splendido esemplere di organo
Museo degli organi meccanici
Una visita nell?eleganza di questa città discreta ed accogliente trova la giusta conclusione in una sosta nella raffinata Enoteca "il Bacchino", proprio girato l?angolo della Piazza Garibaldi. Il senso di ospitalità dei proprietari, una coppia di affiatatissimi gourmet, coinvolge e dà calore da subito, poi la perfetta esposizione dei prodotti e la riservatissima saletta degustazione carica di atmosfera fanno il resto. Qui si gustano i prodotti tipici della zona, prodotti di alta qualità con un pizzico di estro rispetto alla tradizione.
Qui è possibile prenotare una degustazione completa dei migliori formaggi, a volte serviti con un miele particolare o con salse di mosto, salumi, anche di cinghiale o di cinta senese ( una pregiatissima razza suina) , del celebrato lardo di Colonnata, di prodotti sott´olio e di salse molto ricercate che rivisitano con gusto e creatività antiche ricette contadine. Posto d?onore a un magnifico olio extravergine di oliva centellinato su pane toscano cotto a legna. Ultimi, ma solo in ordine di portate, i dolci che assommano in uno straordinario amalgama la semplicità della preparazione e la qualità degli ingredienti. Naturalmente, una bella selezione di vini, grappe toscane e di monovitigno. Ben 500 etichette di vini, dal "Monteregio" di Massa Marittima fino ai migliori D.O.C. e I.G.T. della Toscana fino ad una varietà di vini dal mondo.La raffinata Enoteca Il Bacchino
Saletta degustazioni
Dove dormire
TENUTA DEL FONTINO
E?una splendida villa coloniale immersa nel verde la Tenuta del Fontino.
L?atmosfera di eleganza si respira fin dalla facciata curatissima di questa costruzione riservata, avvolta in un parco dal sapore antico che si apre discretamente in una piscina da cui si gode il respiro di un?immensa vallata e delle colline di confine. Dall?altro lato, oltre i pascoli, le scuderie e i vigneti, fonte di produzione locale di vini pregiati, si raggiunge il lago privato, con i margini ricchi di una flora e fauna tipiche della Maremma grossetana, luogo suggestivo e ammiccante per ore di vero relax, per prendere il sole, bagnarsi e anche pescare. Qui ci si sente ospiti in villa, non semplici clienti. Grazie soprattutto all?affabilità della proprietaria e del suo affiatato staff, compreso il personale addetto alla cucina da dove escono prelibatezze in cui la genuinità della tradizione si unisce ad una fertilissima creatività. Le grandi tavolate facilitano la socializzazione degli ospiti che qui si sentono come in famiglia. Chi cerca invece la riservatezza può optare per le ?villette?, ai margini della tenuta, appartamenti da 2 o 4 posti ristrutturati ed arredati con estrema raffinatezza. I giardini fioriti e la piscina privata fanno il resto. I 500 ettari di bosco della Tenuta del Fontino consentono di praticare sports, come le escursioni a piedi, in bicicletta e a cavallo attraverso sentieri incontaminati. Il centro ippico della Tenuta del Fontino, poi, organizza corsi con insegnanti qualificati e cavalli affidabili, e offre l?opportunità di belle passeggiate anche per gli esperti. Dalla Tenuta del Fontino si raggiungono facilmente gli antichi insediamenti etruschi presso il lago dell´Accesa e la città medievale di Massa Marittima.
L?atmosfera di eleganza si respira fin dalla facciata curatissima di questa costruzione riservata, avvolta in un parco dal sapore antico che si apre discretamente in una piscina da cui si gode il respiro di un?immensa vallata e delle colline di confine. Dall?altro lato, oltre i pascoli, le scuderie e i vigneti, fonte di produzione locale di vini pregiati, si raggiunge il lago privato, con i margini ricchi di una flora e fauna tipiche della Maremma grossetana, luogo suggestivo e ammiccante per ore di vero relax, per prendere il sole, bagnarsi e anche pescare. Qui ci si sente ospiti in villa, non semplici clienti. Grazie soprattutto all?affabilità della proprietaria e del suo affiatato staff, compreso il personale addetto alla cucina da dove escono prelibatezze in cui la genuinità della tradizione si unisce ad una fertilissima creatività. Le grandi tavolate facilitano la socializzazione degli ospiti che qui si sentono come in famiglia. Chi cerca invece la riservatezza può optare per le ?villette?, ai margini della tenuta, appartamenti da 2 o 4 posti ristrutturati ed arredati con estrema raffinatezza. I giardini fioriti e la piscina privata fanno il resto. I 500 ettari di bosco della Tenuta del Fontino consentono di praticare sports, come le escursioni a piedi, in bicicletta e a cavallo attraverso sentieri incontaminati. Il centro ippico della Tenuta del Fontino, poi, organizza corsi con insegnanti qualificati e cavalli affidabili, e offre l?opportunità di belle passeggiate anche per gli esperti. Dalla Tenuta del Fontino si raggiungono facilmente gli antichi insediamenti etruschi presso il lago dell´Accesa e la città medievale di Massa Marittima.
La bella facciata della Villa
Tenuta del Fontino
Loc. Accesa 58024
Massa Marittima (Gr)
Tel. 0566.919232
Fax. 0566.919684
info@tenutafontino.it
Loc. Accesa 58024
Massa Marittima (Gr)
Tel. 0566.919232
Fax. 0566.919684
info@tenutafontino.it
Lo stemma di pietra
IL CICALINO
In posizione strategica per visitare l?Alta Maremma, ma nello stesso tempo assolutamente fuori dal mondo grazie ad una tenuta immensa che si snoda in ben cinque antichi poderi in pietra, razionalmente ristrutturati, costruiti attorno alla villa padronale, il Cicalino offre la possibilità di vivere una vacanza il pieno relax in ambiente rustico ma raffinato. Non c?è che l?imbarazzo della scelta, per posizione, per grandezza e per stile tra numerosi appartamenti. Quattro piscine e un ristorante fanno poi de Il Cicalino un complesso agrituristico autonomo ed invitante.
Il ristorante ha un sapore tutto toscano nell?ambiente e nei piatti che custodiscono gelosamente la tradizione di ricette contadine non senza un tocco di personalizzazione ed originalità. Il punto forte di questa cucina è un magnifico olio extravergine di oliva prodotto dalla Tenuta e qui in vendita nelle sue diverse qualità. Una vocazione, quella della produzione di olio, che la famiglia proprietaria de Il Cicalino si tramanda fin dal 1903 producendo un extravergine molto apprezzato le cui caratteristiche organolettiche sono garanzia di sicurezza e genuinità.
Sedicimila piante di olivo vengono infatti controllate agronomicamente e coltivate nel rispetto dell?ambiente.
Sedicimila piante di olivo vengono infatti controllate agronomicamente e coltivate nel rispetto dell?ambiente.
In estate sono previste cene a ?lume di candela? nel giardino del ristorante durante le quali sarà possibile assaporare i migliori piatti locali ed i genuini prodotti dell?azienda.
Uno dei poderi in pietra a vista
Servizi e strutture:
Quattro piscine (due 6×12 m, due 8×16 m)
Palestra, sauna, idromassaggio, sala massaggi
Sala riunioni per 80 persone
Mountain-bike. Noleggio ed escursioni guidate
Trekking. Sentieri tracciati all?interno della Tenuta
Tennis a 2 km dall?azienda
Servizio lavanderia
Sono ammessi piccoli animali (a pagamento)
Lingue parlate: inglese, tedesco, francese
Quattro piscine (due 6×12 m, due 8×16 m)
Palestra, sauna, idromassaggio, sala massaggi
Sala riunioni per 80 persone
Mountain-bike. Noleggio ed escursioni guidate
Trekking. Sentieri tracciati all?interno della Tenuta
Tennis a 2 km dall?azienda
Servizio lavanderia
Sono ammessi piccoli animali (a pagamento)
Lingue parlate: inglese, tedesco, francese
Tenuta il Cicalino
Loc. Cicalino, Massa Marittima (Grosseto)
Tel 0566 902031
Fax 0566 904896
Cell 347 6444130
Il particolare di un appartamentino
MONTEROTONDO MARITTIMO
Forse il sommo Poeta Dante si ispirò a questo paesaggio quando ingegnò i gironi dell?Inferno. Crosta di luna, fossile di una storia incantata. Furono gli acidi caldi emersi dal profondo a disegnare la faccia porosa di queste rocce calcaree trasformandole come per magica alchimia in gesso bianchissimo. Effetti vulcanici di coda, dopo le grandi trasformazioni geologiche che interessarono le Colline Metallifere a partire da 4 milioni di anni fa. Quello delle Biancane potrebbe dirsi un luogo cristallizzato nel tempo, se non fosse per quei segni della natura che prorompe incessante dal sottosuolo attraverso le spaccature del calcare e dei diaspri di superficie. Fumi bollenti di gas che si addensano a contatto con l?aria disegnando un?atmosfera rarefatta che avvicina più al sogno che alla realtà. Non a caso, il Comune di Monterotondo Marittimo, che territorialmente lo comprende, ha eletto questo luogo a scenario teatrale per le letture dantesche durante l?estate. Un segno di apprezzamento della bellezza e della suggestione di questi luoghi che ricambiano il gesto scaldando i rigidi inverni di Monterotondo. E? dalle Biancane, infatti che nasce l?energia termica per riscaldare le sue case. Una rete di tubi canalizza i fluidi geotermici alla temperatura di 80 – 100 °C per scaldare tramite degli scambiatori l´acqua circolante in radiatori, termoconvettori o pannelli radianti dell´impianto di riscaldamento delle abitazioni, circa 500, per un totale di oltre150.000 metri cubi di acqua riscaldati, con un risparmio complessivo annuale di oltre 800.000 Kg di petrolio e un bel guadagno per l?ecologia.
le esalazioni geotermiche
Paradossalmente, anche l?ecosistema della collina delle Biancane si avvantaggia di questo fenomeno geologico. Se si considera che il vapore che si sprigiona dalle fratture delle rocce ha una temperatura di circa 100°C ed è costituito per il 95% da vapore acqueo ma per il restante da anidride carbonica, metano, ammoniaca, acido solfidrico e acido borico, e che la presenza dell´acido solfidrico provoca un? intensa acidificazione del suolo, lo sbiancamento dei diaspri originariamente di un bel colore rosso e l´assoluta mancanza di vegetazione nelle aree delle esalazioni geotermiche, a due passi, sullo stesso versante della collina, la vegetazione spontanea sembra trovare radici nel miracoloso. Qui nascono e si nutrono specie vegetali che altrimenti non sarebbero esistite. Sorprendente, per esempio, la presenza di un consistente numero di querce da sughero del tutto particolari, acidofile, che proprio grazie alle condizioni alterate delle rocce (trasformate in terreno gessoso) hanno costituito una colonizzazione anomala. Prova ne sia il fatto che questa specie esiste solo qui, e non nelle altre aree della collina. Inoltre, nelle località limitrofe della Toscana dove nasce spontanea la sughera, non risultano presenze oltre i 400 m s.l.m. poiché si tratta di una pianta particolarmente sensibile ai climi rigidi. Invece crescono nelle Biancane, che raggiungono quasi i 700 m s.l.m. . Questo fenomeno contribuisce all?eccezionalità del sito, anche dal punto di vista botanico.
un altro scorcio
Dalle Biancane , appollaiato sulla collina di fronte, Monterotondo Marittimo emerge con i suoi tetti medievali da una nuvola, forse frutto della condensa di questi fumi che l?avvolgono non solo di calore ma anche di un alone di mistero. Un piccolo borgo con le caratteristiche case di pietra, sopra pendii verdissimi di castagneti e macchia mediterranea. I monumenti parlano della sua storia e della sua arte. Preziosa la Madonna di scuola Senese, trecentesca, custodita nella chiesa San Lorenzo del 1600, da ammirare il Palazzo Comunale con la torre Medievale, i ruderi della Rocca degli Alberti del XIII secolo, la fattoria di Vecchienne del XVI secolo, la Chiesetta di Santa Croce risalente all´epoca tardo romanica del XIII secolo e il Santuario della Madonna del Frassine, meta di molti fedeli, con la Madonna lignea di scuola pisana del XII secolo, unico Santuario Mariano della Maremma.
i fumi delle Biancane
Programma di visite guidate al ?Parco delle Biancane?
Il punto di partenza del percorso è il Lagone Cerchiaio, in località Lagoni, dopodiché si prosegue lungo un sentiero panoramico che lo collega alle ?Biancane?. La ?Porta del Parco?di Monterotondo Marittimo organizza una serie di visite guidate lungo questo percorso nelle seguenti date:
Domenica 31 Luglio
Sabato 6 Agosto
Mercoledì 10 Agosto
Domenica 21 Agosto
Domenica 28 Agosto
Le visite guidate inizieranno alle 9.00 presso il parcheggio dei Bus adiacente alla piazza principale del paese, dove i partecipanti incontreranno la guida turistica. Si consiglia di indossare scarpe da trekking, un cappellino per proteggersi dal sole e di munirsi di una riserva d?acqua. Terminata la visita al Parco delle Biancane, il tour proseguirà verso la Rocca degli Alberti, dove l?Università di Siena sta realizzando uno scavo archeologico. Presso l?Ufficio della ?Porta del Parco? verrà distribuito materiale informativo a tutti i partecipanti. Sarà possibile prenotare le visite guidate telefonando a questo numero: 0566/917039, oppure scrivendo un? e-mail al seguente indirizzo: parco2005@libero.it
MONTIERI
Già gli etruschi, così dicono gli storici, estraevano rame e argento dalle miniere di questo luogo. Mons aeris, monte del rame, Montieri, appunto. Loppe fusorie ritrovate in gran numero nella zona di Montieri, hanno le stesse caratteristiche delle scorie minerarie rinvenute presso il centro siderurgico etrusco di Populonia. Se non bastasse, cunicoli e gallerie scavate presso Montieri come la cosiddetta Buca delle fate, oggi visitabili, testimoniano un?attività di lavorazione attribuibili certamente agli etruschi.
Tracce dello splendore del passato di Montieri rimangono nei numerosi edifici dei sec. XIII e XIV: il Cassero, che conserva sulla facciata una porta ad arco acuto ed una ad arco tondo, Casa Narducci, Casa Biageschi, La Fonte di Piazza.
Del castello si conservano le torri in filarotto: una ha funzione di campanile, insinuata fra la chiesa e il municipio; la torre situata nell´angolo Sud-Est delle antiche mura (la Casa Narducci, appunto), mostra ancora sul lato una porta ad arco acuto originaria; dell´altra più a Ovest (casa Mazzarocchi) è rimasta praticamente solo la base. Interessanti le antiche fonderie di costruzione medievali.
Del castello si conservano le torri in filarotto: una ha funzione di campanile, insinuata fra la chiesa e il municipio; la torre situata nell´angolo Sud-Est delle antiche mura (la Casa Narducci, appunto), mostra ancora sul lato una porta ad arco acuto originaria; dell´altra più a Ovest (casa Mazzarocchi) è rimasta praticamente solo la base. Interessanti le antiche fonderie di costruzione medievali.
La chiesa del XVIII secolo, con capitelli romanici provenienti dall´antica chiesa di S.Paolo, conserva varie opere di grande importanza artistica. Una tavola del Quattrocento raffigurante la Madonna col Bambino, attribuita a Taddeo Gaddi, una Annunciazione di Ilario Casolani e quattro tele: la Natività, la Crocifissione, Maria Immacolata col Bambino e San Francesco venerato dai Santi Ludovico ed Elisabetta d´Ungheria, attribuibili forse a Giuseppe Nasini.
Monumenti a parte, Montieri ha un ricco patrimonio naturale grazie ai pendii fittamente coperti di boschi di castagni, querce e faggi. A monte (a mt. 800) sorge un vasto parco comunale, "Il Piano", e salendo ancora, fino a 1050 metri di altezza si raggiunge la Vetta del Poggio dalla quale, nelle giornate limpide si gode una vista mozzafiato che comprende persino la Sardegna e la Corsica. Da ultimo, ma non per importanza, la Riserva Naturale delle "Cornate", presso la frazione Gerfalco, dove sono visibili testimonianze geologiche e minerarie.
una suite d’autore
Dove dormire
LA MERIDIANA. MONTIERI
Vale la pena salire per tutta la collina se ad accoglierci c?è un casale seicentesco magnificamente ristrutturato come La Meridiana. Un relais di forte impatto non solo dal punto di vista architettonico, ma anche per l?atmosfera di elegante accoglienza che qui si respira dappertutto. Già le immense vetrate impreziosite da ferro battuto artistico offrono un generoso anticipo dell? immenso salone fatto di suggestivi contrasti, angoli di raccoglimento e spazi aperti dove ci si può isolare o socializzare a seconda dello stato d?animo. Opera di architetti che nulla hanno affidato al caso. Ogni particolare, sia degli elementi architettonici che dell?arredamento ha un suo preciso design che imprime carattere e stile a tutto il complesso. Una personalizzazione che rispecchia appieno la figura degli cordialissimi proprietari che lì vivono e che si prodigano con estrema naturalezza per mettere a loro agio i propri ospiti. Fiore all?occhiello de La Meridiana è comunque il ristorante, aperto anche ai clienti di passaggio.
Un romantico angolo del salone
Una cucina curatissima e raffinata pur nel rispetto della tradizione dell?Alta Maremma. Tagliatelle di farina di castagne o di farro e agnolotti di cinghiale, tortelli maremmani, con pasta all?uovo rigorosamente fatta in casa; grigliate di carne, cinta senese e cinghiale alla maremmana. Memorabili i dolci, il gelato ai montierini e il flan di cioccolato caldo. Il tutto ben valorizzato dai vini della casa, Rosso e Vernaccia di San Gimignano o da nobili vini tra i quali primeggiano il Brunello di Montalcino, il Montereggio di Massa Marittima e il Morellino di Scansano. Vini che si possono anche acquistare in locanda, oltre alle pregiate marmellate della casa ed altre specialità locali.
In vendita anche prodotti naturali per la casa, come i profumatissimi pot-pourri e per l?igiene della persona, saponi e quant?altro. Prodotti di bellezza che introducono al progetto dei proprietari di ampliare il centro-benessere. Un servizio già attivo che dà la possibilità di effettuare trattamenti ayurvedici, shirodhara, aromaterapia, trattamento viso con acqua floreale, yoga, shiatsu . Un?attenzione al benessere psicofisico che si esprime anche attraverso la splendida piscina con vista panoramica fino alle colline di Siena, il percorso vita attrezzato di circa 1 Km all?interno del parco e la possibilità di raggiungere sentieri per trekking a cavallo, a piedi e in mountain bike.
La Meridiana Locanda in Maremma
S.P. 5 Galleraie ? Pod. Auscelli ? Montieri (Grosseto)
Tel 05566 997018
Fax 05566 997017
LA COMUNITÀ MONTANA DELLE COLLINE METALLIFERE
A cavallo tra le province di Grosseto e Livorno si estende il territorio delle Colline Metallifere che abbraccia i comuni di Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Roccastrada (GR) e Sassetta (LI). La comunità montana delle Colline Metallifere ha un ruolo di progettazione e sviluppo economico e di gestione del patrimonio regionale. E? una zona a carattere prevalentemente collinare, ricoperta da fitti boschi di lecci e di specie mediterranee nel versante affacciato al mare. Nella fascia alto collinare e submontana, invece, è prevalente il cerro, ma anche il carpino e il castagno. Castagneti nella zona di Montieri, Boccheggiano, Prata, Monterotondo Marittimo Roccastrada e Sassetta. Boschi di conifere sono presenti e distribuiti irregolarmente su tutto il territorio, favoriti da sapienti rimboschimenti. Per salvaguardare questa ricchezza verde è consistente l?attività di prevenzione e di intervento contro gli incendi boschivi.
L"area boschiva compresa tra i comuni di Massa Marittima e Monterotondo Marittimo è interessata dall"allevamento in purezza della razza bovina "Maremmana? allo stato brado. Gran parte del territorio delle Colline Metallifere è stata denominata "area protetta" perché rilevante dal punto di vista naturalistico. Le più rinomate sono l?area "Val di Cornia – Poggio Tre Cancelli" , l"area "Cornate di Gerfalco – Poggio Montieri – Monterotondo", l"area "Monte Chiaro – Perolla – Lago dell"Accesa" , la Riserva del Torrente Farma, la Riserva La Pietra nel Comune di Roccastrada e il Parco forestale di ?Poggio Neri? nel Comune di Sassetta. Non ultima l"oasi di protezione delle tartarughe "Carapax" nel Comune di Massa Marittima. Tutta l"area della Comunità Montana delle Colline Metallifere ha un forte interesse geologico e geominerario. Ma è anche ricco di storia, cultura ed arte. Borghi medievali molto ben conservati, castelli e numerose testimonianze archeologiche della civiltà etrusca, oltre agli esempi della storia industriale legati alle attività minerarie.
Alta Maremma Turismo
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