LUISA CHIUMENTI
vista dal cortile interno
La Ciociaria offre una presentazione attenta dei molti siti, architettonici, ambientali, archeologici e paesaggistici promuovendo le interessanti vocazioni turistico-culturali della Regione, i vari segmenti produttivi. E dalle città d?Arte e Cultura, all?Enogastronomia, all? Ambiente, alla Natura e al Turismo Congressuale, dalle propaggini dell?Appennino fino al mare.
La Ciociaria si presenta in tutta la gamma variegata ed intensa di ogni sua specifica vocazione, nella grande ricchezza degli stimoli turistico culturali che il complesso di Istituzioni che hanno organizzato la manifestazione si propone di potenziare ulteriormente e di fare meglio conoscere al mondo del turismo, della cultura e dell?arte.
la suggestiva navata
L?abbazia di Casamari, edificata nel 1203 sulle rovine dell?antico municipio romano, denominato ?Cereatae? ( dedicato appunto alla dea Cerere ) e consacrata nel 1217, rappresenta uno degli esempi più significativi dell?architettura cistercense. La sua pianta infatti si ricollega a quelle dei coevi monasteri francesi, differenziandosi tuttavia da essi, per il grandioso portico in facciata. Il chiostro e il giardino ripropongono al visitatore, attraverso i secoli, un?atmosfera di grande serenità, che tuttavia reca implicita una forza vitale, capace appunto di stimolare le attività della vita contemporanea.
Ed è stato da questa atmosfera, che si sono avviati i lavori del ?Buy Lazio 2004? relativamente agli itinerari, che a mano a mano, in compagnia di guide competenti e appassionate hanno svelato ai partecipanti i numerosi tesori della Ciociaria, sulla linea del Programma europeo Leader Plus, sulla base anche dei ?pacchetti turistici? organizzati dal GAL ( Gruppo di Azione Locale ) per il versante laziale del Parco Nazionale d?Abruzzo.
foto di Luisa Chiumenti
Fra le molte vocazioni del territorio scaturite dagli itinerari proposti, vediamo ad esempio l? importanza che ha assunto da sempre la presenza dell?acqua, che ha saputo creare le architetture affascinanti delle Grotte di Pastena, (scoperte nel 1926 dallo speleologo romano barone Franchetti ed aperte al pubblico nel 1983) o quelle ?Della Regina a Collepardo.?
Ma anche le ?Terme Pompeo? di Ferentino o quelle di Fiuggi, che, attive fin dai tempi di Bonifacio VIII, rappresentano ancor oggi uno dei complessi termali più importanti d?Europa.
Arco Porta Velle
E seguendo la ?via degli Eremiti? , che collega Veroli, Casamari e Collepardo possiamo vedere proprio a Collepardo, alcune interessanti formazioni delle ?Grotte della Regina Margherita? e del ?Pozzo d?Antullo, vera e propria ?rarità geologica? quest?ultimo, costituita da una voragine carsica generata dal crollo di una grotta e forse in comunicazione sotterranea con le grotte della Regina.
E proseguendo poi, ecco altre grotte, quelle scenografiche e fantasiose di Pastena , inserite nella catena dei monti Ausoni , nell?area marginale di un antico polje carsico . Divise in due percorsi costituiti da un ramo attivo inferiore e da un ramo fossile superiore, esse accolgono i turisti nella meraviglia di uno spettacolo stupefacente di colonne, drappi e forme bizzarre create dal lavoro secolare dell?acqua con le caratteristiche stalattiti e stalagmiti.
le Mura Ciclopiche
Ma passando dalla Natura alla mano dell?uomo, si rimane veramente colpiti dalla meticolosa sovrapposizione dei massi ?a secco? che da secoli mostrano la compattezza delle mura megalitiche di Alatri.
E la storia religiosa si riconnette alla storia del territorio tra le mura del castello Longhi de? Paulis , nelle cui segrete fu rinchiuso Celestino V, il papa del ?gran rifiuto?. Il giardino pensile del castello ( secondo d?Europa per dimensione ), che spazia su un vasto, affascinante panorama, è considerato un vero e proprio ?Olimpo della Ciociaria?.
Percorsi poi gli storici tracciati dei centri di Ferentino e di Veroli, ecco ancora una delle città fortificate della Ciociaria, l?antica Arpino, la patria di Cicerone, che si adagia in una distesa di boschi, di natura intatta e di uliveti secolari, sul complesso collinare della Media valle del Liri, ad una altitudine di 450 m.s.m. prossima all?Appennino Centrale.
Porta Romana
E prima di salire a visitare l?acropoli, l? antico complesso della Civitavecchia, la natura si unisce alla storia e alla cultura attraverso un interessante ?Sistema Musei? che è stato organizzato nei palazzetti del centro storico, che illustrano l?importante sviluppo nel territorio de ?L?arte della lana ? come della ?Liuteria? e delle Arti Tipografiche. Ma anche l?arte contemporanea vi è presente con un grande scultore come Umberto Mastroianni che vi ha avuto i natali ed ora ha gran parte della sua opera esposta in Arpino, a cura della Fondazione sorta in suo nome.
E percorrendo la Valle del Comino , la ?Romantische Strasse? della Ciociaria, oasi naturale nel versante laziale del Parco Nazionale d?Abruzzo-Lazio-Molise, gli interessanti nuclei storici di Atina, Alvito, Posta Fibreno e Picinisco.
Atina, più antica di Roma, con le sue mura Pelasgiche, le Porte e le Tombe romane sorge, con il suo nucleo più antico, sul colle da cui domina gran parte della valle. Essa rifulge di gioielli architettonici che vanno dal sec.XIV, con il Palazzo Ducale o Cantelmo, al Palazzo Arcivescovile al sec. XVIII, con la cattedrale ( 1745 ), presentando anche tuttavia una preziosa produzione in campo enogastronomico, qual?è quella del ?Cabernet di Atina ? e dei famosi fagioli cannellini!
E nel fascino della Natura, è molto piacevole fermarsi lungo le rive del Lago di Posta Fibreno, che offre allo sguardo la grande limpidezza di una superficie lacustre determinata da una sorta di immensa risorgiva di acque che, incanalate in un grandioso complesso carsico sotterraneo, appaiono poi alla superficie, circondate da una vegetazione rigogliosa che ospita diverse speci ittiche e numerosi volatili ( dai falchi di palude, alle poiane, ai gheppi, ai nibbi bruni, civette e barbagianni), che costituiscono una Riserva Naturale di grande spessore. E inoltre il lago offre uno spettacolo unico al mondo, con la sua ?isola galleggiante?, già nota in epoca romana e menzionata da Plinio il Vecchio nella ?Naturalis Historia? : l?isola infatti, costituita da un agglomerato conico di radici, erba, canne e torba, impaccato e reso solido dalle correnti, si sposta con il vento, all?interno di un?ampia pozza circolare. Ma il lago è solcato anche da suggestive e originali, imbarcazioni piatte, le ?Nàue?, realizzate semplicemente con assi di roverella ed un collante a base di muschio e farina che sono in grado di trasportare anche otto quintali di erbe acquatiche , raccolte dagli abitanti del lago per alimentare mucche e altri animali.
Ma è proprio a Picinisco che ci rendiamo conto che questi luoghi sono stati sempre percorsi con grande interesse anche nei secoli passati e ne danno testimonianza i protagonisti del Grand Tour, a cominciare dal ben noto viaggiatore e scrittore inglese, D.H. Lawrence che a quei luoghi si ispirò per terminare una delle sue più famose opere : ?The Lost girl?. Le minuziose descrizioni delle stanze e degli arredi appaiono infatti in ?Casa Lawrence?, oggi divenuto luogo di visita ed Agriturismo in cui lo scrittore avrebbe soggiornato nel 1919, ?alla ricerca di paesaggi sbalorditivamente primordiali ?.
Ed ecco ad Anagni, accanto alla cattedrale, con il suo preziosissimo complesso di opere d?arte, a cominciare dagli affreschi della cripta, la possibilità di uno sguardo alla contemporaneità, nel Museo- Studio dello scultore Tommaso Gismondi, nato ad Anagni nel 1906. Numerose le sue opere a soggetto prevalentemente sacro, ma è interessante ricordare anche, quale primo caso verificatosi per la prima volta nella storia della monetazione dello Stato della Città del Vaticano, le monete di Paolo VI per la città del Vaticano, realizzate da Gismondi per sette anni consecutivi. Ma sempre per Paolo VI, nella chiesa della Madonna del lago a Castelgandolfo, ha creato 22 sculture. E ancora, tra le numerosissime opere, che non è possibile ricordare in questa sede, vogliamo menzionare ancora , per la chiesa di S.Pierre di Montmartre, la più antica chiesa di Parigi.
E diamo uno sguardo alle ?città del vino? e troveremo sul nostro itinerario, nel territorio relativo al centro storico di Piglio, in posizione panoramica, in posizione panoramica sulla valle del Sacco, alle propaggini del monte Scalambra, il ?Cesanese di Piglio?, studiato e perfezionato dalle numerose tenute agricole, come quella del ?Casale della Ioria?.
Per informazioni:
Turismo in Ciociaria fax: 0775 876520