GIOVANNA LA VECCHIA
LUniversità di Roma “Tor Vergata”, ha ospitato il 16 e 17 giugno il convegno internazionale promosso dal Centro Romano di Studi sullEbraismo
In occasione del Centenario del Tempio Maggiore di Roma (1904-2004, il Centro Romano di Studi sullEbraismo, Comunità Ebraica di Roma, mercoledì 16 e giovedì 17 giugno 2004 presso lUniversità di Roma “Tor Vergata”, ha presentato il convegno internazionale “Ebrei ed Emancipazione nella formazione della coscienza europea”.
La data del convegno è stata fissata in modo da collegarlo al Concerto per il Centenario, che si è tenuto a Roma la sera di giovedì 17 giugno. La sede è quella dellUniversità di Roma “Tor Vergata”, sede del Centro Romano di Studi sullEbraismo (CeRSE): dopo lInaugurazione del Centro avvenuta a maggio di questanno con una conferenza di A. B. Yehoshua, il Convegno ha rappresentato un nuovo, scientificamente importante, momento di uscita pubblica per il Centro stesso, che si propone come nuova struttura stabile universitaria, insieme di ricerca e di didattica, per quanti siano interessati allo studio dellebraismo nelle sue molteplici espressioni.
Al centro del convegno è stata, più che la sola celebrazione del centenario dellinaugurazione del Tempio, lanalisi del particolare momento di storia dellebraismo romano in cui si situa levento, nel contesto della recente Emancipazione degli ebrei romani e italiani e in quello più generale dei percorsi dellEmancipazione in Europa. Particolare attenzione è stata posta al rapporto di questi eventi con lidentità nazionale e la modernità, al nesso tra cultura ebraica e cultura liberale in Italia; considerando, quindi, la trasformazione e lapporto del mondo ebraico nel suo inserimento nella società civile, i nessi e gli intrecci culturali, politici, ideologici significativi in un momento di trasformazione per la coscienza europea e per quella del giovane Stato italiano. Dopo i saluti delle Autorità accademiche e della Comunità ebraica italiana e romana, nella prima sessione dedicata al tema “Verso lEmancipazione. Libertà di pensiero e tolleranza” sono state affrontate tematiche di carattere generale, in cui il processo dellEmancipazione in Italia è inserito in un contesto europeo; si è discusso il tema della difesa della libertà di coscienza, il ruolo delle minoranze e la crisi della coscienza europea appronfondendo il rapporto tra pensiero illuminista ed ebrei (interventi di Guido Verucci, Paolo Bernardini e Dominique Bourel).
Nella seconda sessione, dedicata a “LEmancipazione”, dopo un ulteriore intervento di carattere generale relativo alla Francia, si è inteso affrontare il ruolo della cultura ebraica in Italia, analizzando i problemi legati al pensiero ebraico italiano dell800, i movimenti di emancipazione delle donne ebree italiane, il contributo di musicisti ebrei alla nascita della musicologia italiana, lo statuto giuridico degli ebrei in Italia, la nascita dellautobiografia ebraico-italiana (Gerard Nahon, Gadi Luzzatto Voghera, Monica Miniati, Giorgio Sanguinetti, Guido Fubini, Alberto Cavaglion). Successivamente, tornando ad affrontare tematiche di carattere più generale, relative non solo al contesto italiano, ma internazionale, si è discusso il tema delleducazione e interpretazione dei testi nellebraismo sefardita, ashkenazita e italiano, il dibattito storiografico su acculturazione, assimilazione, integrazione, il rapporto tra letteratura ed emancipazione in contesto comparativo europeo-americano, con confronto tra letteratura ebraica diasporica ed afroamericana sul tema dellemancipazione (Bendetto Carucci, Anna Foa, Elèna Mortara).
Nellultima sessione, dedicata allevento del Centenario del Tempio Maggiore di Roma quale momento simbolico della Emancipazione degli ebrei di Roma, si è discusso il rapporto fra la Chiesa e gli ebrei, con particolare riferimento ai battesimi forzati e alla resistenza ebraica nel ghetto di Roma nei decenni prima dell’unificazione d’Italia, a seguire unanalisi del rito ebraico italiano tra tradizione e innovazione, della costruzione del Tempio Maggiore e del dibattito suscitato da questo evento di alto valore simbolico (David Kertzer, rabbino capo Riccardo Di Segni, Scott Lerner, Tommaso Caliò).
Prima delle conclusioni a cura di Myriam Silvera, si è svolta una piccola cerimonia dallalto valore rievocativo. Nel corso dellultima sessione, dedicata alla storia del Tempio, è stato consegnato al figlio prof. David Kertzer un attestato in onore del padre, il rabbino MORRIS N. KERTZER, cappellano dellesercito americano, che entrò a Roma domenica 4 giugno 1944, mentre la città veniva liberata dal giogo nazifascista, e la sera di venerdì 9 giugno 1944 celebrò il primo rito del Sabato, nel riaperto Tempio Maggiore.
Nellinsieme del convegno, si è composto un quadro di rapporti e interazioni culturali di particolare interesse nel contesto delle attuali riflessioni sul formarsi della coscienza europea.