Testo e Foto ANNAROSA TOSO


L’hotel Elephant Hills Resort
    

Lo Zimbabwe, uno dei paesi dell?Africa Australe, da qualche anno si è posto all?attenzione del turismo internazionale specializzandosi nella cultura dell?accoglienza e offrendo con grande professionalità le attrattive del Paese. Confina con lo Zambia, il Botswana, il Mozambico e il Sud Africa.

Il presidente Robert Mugabe nelle intenzioni di cancellare tutto ciò che ricordava il protettorato inglese ? prima il paese si chiamava Rhodesia -  ha anche proposto di cambiare il nome alle cascate Victoria battezzate così da David  Livingstone in onore della sua regina, così come è stato fatto con la capitale Salisbury che ha assunto il nome di Harare.  Un cambiamento che ha incontrato resistenze e  che non è stato ancora attuato. La popolazione dello Zimbabwe si dedica per la maggior parte all?agricoltura  soprattutto tè, caffè e tabacco e da qualche anno anche al turismo. Il reddito pro capite è ancora molto basso, il governo riesce a mala pena a vaccinare la popolazione e non ha risorse da investire in promozione. Si affida a quanto possono fare le catene alberghiere – è presente la catena Zimsun la più importante del paese e di tutta l?Africa Australe – e i tour operator che trattano la destinazione. Soprattutto a Victoria i turisti arrivano tutto l?anno e da tutto il mondo. Al primo posto gli inglesi, poi i francesi e i tedeschi. Ancora pochi gli italiani che visitano lo Zimbabwe: sono all?incirca il 4% del totale.

Cascate Vittoria dall’alto
    
Le Cascate Victoria, che per un terzo appartengono allo Zambia, sono giustamente definite una delle sette meraviglie naturali del mondo. Scoperte da David Linvigstone nel 1853 si estendono per 1.700 metri e sono alte dai 90 ai 110 metri con un flusso di acqua pari a 550.000 metri cubi d?acqua al minuto. ?Mosi oa Tunya? – il fumo che tuona – dicevano gli indigeni al missionario Linvigstone che era  incuriosito da quel fragore e da quella nube solcata da un perenne arcobaleno. Le cascate più estese della terra sono formate dal fiume Zambesi che nella sua strada incontra dei grandissimi canyon nei quali precipita.  Si possono ammirare in numerosi modi: attraverso emozionanti camminamenti in percorsi delineati, dall?alto in elicottero o con piccoli aerei da turismo: si può fare rafting sulle rapide del fiume Zambesi e buttarsi giù con lo jumping in un volo che termina proprio a pelo dell?acqua. Una statua di David Livingstone in prossimità delle cascate ci ricorda il grande esploratore scozzese.
    
Un lodge nella savana
    
Hwange National Park. Nei parchi naturali gli animali svolgono la loro vita sotto gli occhi di chi riesce a vederli e a spiare ogni loro movimento. Girare con le jeep scoperte è una emozione continua, soprattutto all?alba, quando inizia la lotta per la sopravvivenza dove solo i più deboli soccomberanno sempre e i più forti avranno la meglio per vivere e riprodursi.  Hwange National Park si trova a due ore di macchina circa da Victoria  e ha una vastità paragonabile a quella del Belgio. Ospita tutti gli animali della Savana tra cui 45.000 elefanti che per il proprio nutrimento hanno distrutto il 30% dei baobab e della vegetazione. Gli elefanti sono tutelati e protetti, ma sono aumentati a dismisura provocando seri danni ambientali. Per questo, come in altri paesi dell?Africa che ricavano redditi dai parchi, viene attuata la caccia grossa su selezione al costo di 20.000 dollari USA. L?abbattimento degli elefanti ? normalmente si tratta di animali in età avanzata – serve sia per tutelare l?ambiente, che consentire agli altri elefanti di procurarsi cibo e acqua senza troppi affanni.

L?avorio viene venduto in negozi autorizzati che ne garantiscono l? origine.

The Kingdome Hotel
    
Parco Chobe in Botswana. Per raggiungere il parco Chobe in Botswana da Victoria bastano un paio di ore. La frontiera tra i due paesi è definita dagli abitanti dei due Stati l?ultima vera frontiera d?Africa. Guardando i rispettivi uffici si nota subito il diverso livello di ricchezza dei due paesi. Quelli dello Zimbabwe sono abbastanza poveri e mal sistemati, mentre gli uffici della frontiera del Botswana che è il paese più ricco dell?Africa australe, vantano mobili moderni, personale in divisa e soprattutto aria condizionata.  In Botswana che ha una superficie due volte quella dell?Italia di cui  quasi la metà è adibita a parchi,  vivono solo un milione e mezzo di persone. Per proseguire in Botswana, si cambiano pulmino e autista e si continua con le guide locali. Anche qui troviamo dei bellissimi esemplari di baobab. I più grandi erano adibiti a prigioni temporanee, in attesa del giudice che decretava la pena al malcapitato. E a proposito dell?origine di questi alberi singolari  qui raccontano che quando Dio piantava gli alberi, il diavolo li rivoltava. Anche il parco Chobe vanta un considerevole numero di elefanti quantificato addirittura in 65.000 esemplari, oltre la presenza di tutti gli animali della savana. Da non perdere l?escursione sul fiume Chobe che regala bellissimi spettacoli naturali.

L’Hotel Victoria Falls
    
La gita sul fiume Zambesi dura circa tre ore e finisce all?ora del tramonto. Durante la navigazione le emozioni non mancano davvero. Viviamo incontri ravvicinati con i coccodrilli e con gli ippopotami che nessuno direbbe siano tra gli animali più pericolosi della terra  e godiamo della vista degli elefanti, kudu e gazzelle che scorgiamo sulle rive dello Zambesi. Tramonti rosso fuoco mettono fine a  giornate indimenticabili. A bordo vengono offerte bevande e snack di ogni genere.

Aperitivo prima di salire
sul treno a vapore

    
Il tè al Victoria Falls Hotel viene servito con un servizio perfetto in una atmosfera d?altri tempi che ci riporta all?Inghilterra del novecento. Il tè è accompagnato da corposi pasticcini al burro e stuzzichini di alta cucina che vale proprio la pena di assaggiare.

 

L?escursione sul treno a vapore dei primi del novecento parte da una stazione a ridosso dell?hotel Victoria Falls e ci porta fino al ponte che segna il confine con lo Zambia. Si scende e si viene accolti dai ragazzini zambesi che offrono le loro merci. Trattative, in un simpatico gioco delle parti, che si concludono velocemente quando il treno sta per ripartire. A bordo aperitivi offerti da un impeccabile cameriere in livrea.

 

Nei villaggi fuori dalle città e fuori dai parchi vivono popolazioni in piccoli nuclei familiari. Troviamo pulizia,  ordine e gente cordiale. In alcune capanne si mangia, in altre si dorme. I bambini si prestano volentieri per le foto di rito, ma il nostro accompagnatore ci invita a non dare soldi ai bambini. Se vogliamo sdebitarci, possiamo farlo con il capo del villaggio.

Una capanna in costruzione
        
GLI ALBERGHI  Il più famoso dello Zimbabwe è il Victoria Falls Hotel. La sua costruzione risale  al 1915 ed è in perfetto stile inglese. E? catalogato 5 stelle lusso, ha 181 camere e offre un servizio accuratissimo.

L?Elephant Hills Resort -Intercontinental ha 263 camere ed è catalogato 5 stelle. Ha una spettacolare vista sul parco e ha un campo da golf 18 buche dove i giocatori possono essere ?infastiditi? dagli animali che invadono il campo.

The Kingdome Hotel della Sun International  ha 294 camere di cui alcune per disabili e ingresso privato per accedere alle cascate. Catalogato 3 stelle è proprio al centro della città di Victoria ed è vicino al mercatino locale. All?interno dell?albergo una farmacia, un centro commerciale, il casino che apre alla sera e slot machine in funzione 24 ore su 24.

Hwange Safari Lodge e il Victoria Safari Lodge sono quelli che più di tutti ci ricordano che siamo nel bel mezzo dei parchi. Si assiste ad un continuo passaggio di animali e anche il panorama dalle finestre delle camere è sempre diverso e emozionante.
    
Zebre nella savana
    
NOTIZIE PRATICHE

 

Si può arrivare a Victoria da Johannesburg con la South Africa o da Harare con Air Zimbabwe via Londra. Il volo dura una quindicina di ore alle quali vanno aggiunte le soste negli scali in attesa delle coincidenze.

Per gli alberghi la scelta va dai cinque stelle lusso agli spartani lodge dei parchi di cui alcuni  senza luce e senza acqua corrente dedicati a chi ama vivere nel totale rispetto della natura.

La cucina è internazionale e curata. Molti piatti e specialità ricordano l?Inghilterra, dai dolci al burro alle carni al sangue. Ottimo il tè coltivato nel paese, servito rigorosamente al latte.

Il passaporto deve avere validità di 3 mesi dalla data di inizio del viaggio. Il visto turistico che si paga all?arrivo costa 30 dollari.

Non esiste fuso orario tra Italia e Zimbabwe durante l?ora legale; un?ora in più durante l?ora solare.

Gli acquisti sono convenienti soprattutto se si paga in valuta. E? consigliabile avere dollari in banconote di piccolo taglio. Nei negozi sono accettate le principali carte di credito. Nei centri commerciali autorizzati è possibile acquistare anche l?avorio. Molto bello l?artigianato locale soprattutto gli oggetti in legno e malachite e le coloratissime stoffe.

Abbigliamento pratico e comodo. Consigliati i colori chiari come il beige o il sabbia per non disturbare gli animali. Necessaria una giacca a vento per i safari notturni e in genere per la sera.

La stagione secca dura da maggio e termina tra settembre  e ottobre.

Non è richiesta nessuna vaccinazione. Consigliata la profilassi antimalarica.

La lingua ufficiale è l?inglese.

Indispensabile avere un binocolo

La catena alberghiera Zimsun è presente nello Zimababwe con molti hotel.

Cormorano è tra gli operatori più specializzati in Italia nella vendita dell?Africa Australe. Organizza viaggi per lo più su misura soddisfacendo i gusti e le esigenze della propria clientela. Si avvale nello Zimbabwe della collaborazione di African Frontiers una agenzia locale diretta da Sandro Bernardini, un italiano innamorato dell?Africa.