LUISA CHIUMENTI

Dopo dieci anni di studio e di lavoro condotto da diverse Soprintendenze, si sono aperte in Umbria ben sette mostre : a Perugia ( alla Rocca Paolina, al Monastero di San Pietro e al Collegio del Cambio); a Città della Pieve a Deruta e a Corciano.
Pietro Vannucci , nato a Città della Pieve nel 1450 ca. nel periodo in cui la Città era sotto il dominio del Comune di Perugia. ( morì poi a Fontignano nel 1523 ), venne chiamato più tardi ” il Perugino” , quale omaggio della cittadinanza ai suoi grandi successi ed alle sue straordinarie capacità creative, che gli valsero anche l?appellativo di “divin pittore”.
E la sua formazione si svolse inizialmente nel mondo artistico perugino, laddove si avvicinò anche a Piero della Francesca, finchè, nel 1472, spostatosi a Firenze, non si iscrisse alla Compagnia di San Luca iniziando contemporaneamente a frequentare la prestigiosa bottega di Andrea del Verrocchio. Qui approfondì molto la sua preparazione, tanto da essere considerato come un “maestro toscano”.
Ma la svolta decisiva della sua carriera, si ebbe con la sua partecipazione alla grande decorazione della Cappella Sistina fra il 1481 e e il 1483, lavorando accanto ad artisti come Botticelli, Ghirlandaio e Cosimo Rosselli, su committenza di papa Sisto IV, per la finta pala d?altare ( poi distrutta per dare luogo al Giudizio di Michelangelo ) ed i riquadri con le “Storie di Mosé” e di Cristo, fra cui l?eccezionale, celeberrima “Consegna delle chiavi”.
Prudenza e Giustizia.
Perugia,Collegio del Cambio

Da quel momento l?ascesa del “divin pittore” non ha più soste ed i committenti avevano non poca difficoltà ad ottenere le opere richieste in tempi brevi; Perugino si trovò a doversi organizzare, dimostrando particolari doti imprenditoriali non indifferenti, aprendo anche due botteghe: una a Firenze ed una a Perugia.
E se ebbe, come suo allievo più famoso, Raffaello, che lo seguì nelle figure delicate e malinconiche, come nei paesaggi trasognati dai colori tersi e trasparenti, la sua pittura dette l?avio ad un fenomeno imitativo così vasto eparticolare, da farlo definire dal grande critico Roberto Longhi, una sorta di “editoriale peruginesca”.
La Mostra della Galleria Nazionale dell?Umbria, curata da Clara Cutini, Vittoria Garibaldi e Francesco Federico Mancini, offre una mirata selezione di dipinti, a cominciare dai capolavori giovanili ( provenietni da berlino, Birmingham, Liverpool. New York e Parigi ), ad analisi specifcihe dellimpresa della Cappella Sisitina, , alle opere del periodo romano e all?attività fiorentina e umbra, con opere stupende quali: la “Madonna del Sacco”, la “Maddalena” della Galleria Palatina di Firenze, il “San Sebastiano” dell?Ermitage, l?”Annunciazione Ranieri” e i più noti ritratti, come : “Francesco delle Opere” ella galleria degli ufizi o ill “Ritratto di Uomo” della Galleria Borghese.
Queste le mostre previste : a Perugia: “Perugino il divin pittore ” ( Galleria Nazionale dell?Umbria ), “La fortuna e il mito” ( Centro Espositivo Rocca Paolina” ) e “Perugino e la miniatura umbra del Rinascimento” ( Fondazione per l?Istruzione Agraria, abbazia di San Pietro ); a Città della Pieve : “Perugino e il paesaggio” ( Palazzo della Corgna ); a Deruta , “La ceramica umbra al tempo del Perugino” ( Museo Regionale della Ceramica ); a Corciano “Perugino pittore devozionale” ( chiesa di San Francesco ).

Natività con l"Eterno in gloria.
Montefalco, Chiesa di S.Francesco

La Galleria Nazionale dell?Umbria ha accolto opere prodigiose fra disegni, dipinti, tavole e fra queste ultime , colpiscono le accentuate prospettive e gli affascinanti paesaggi che fanno da sfondo alle figure, nelle tavolette con “I miracoli di san Bernardino da Siena” ( Bottega del 1473 ) . Si tratta di “tempere su tavola” ( oggetto di un accurato restauro nel 1991-1993), che costituivano, nel loro insieme, parte di una nicchia, di cui decoravano gli sguanci.
Ed è sempre il paesaggio, che si affaccia, da protagonista, in ogni dipinto, come ad esempio: fra i pilastrini lignei che sorreggono la capanna in cui la Madonna porge, nella famosa “Adorazione dei Magi”, il piccolo Gesù e poi un paesaggio più mosse fra colline e piccole alture si distende al di là del gruppo di figure, tra cui appare anche lo stesso pittore, giovanissimo, dallo sguardo intento verso lo spettatore. Accanto alle mostre, si sviluppano poi itinerari in Assisi, Spello, Trevi, sulle tracce di un artista che in vita fu definito “il divin pittore”.
Il corposo Catalogo, curato da Vittoria Garibaldi e Francesco Federico Mancini, è stato pubblicato da Silvana Editoriale.
A sostegno del grande Evento espositivo, dobbiamo ricordare la Banca dell?Umbria , Gruppo UniCredit e la “Perugina” , legata alla città e a tutto il terrritorio fin dalla sua nascita nel 1907 e sempre proiettata ad un grande sostegno dell?Arte, come testimonia ad esempio il restauro ( 1997 ) della tavola del perugino raffigurante l?Ascensione di Cristo, conservata nella cattedrale di San Sepolcro.
Pala di S.Francesco al Monte.
Incoronazione della Vergine
Perugia – Galleria Nazionale
dell"Umbria

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Pietà tra i Santi
Giovanni e Maddalena. Spello,
Chiesa di S.Maria Maggiore