LUISA CHIUMENTI
“L?Europa nella Grafica del Novecento ” è una collezione di grande interesse, che è stata presentata recentemente a Roma, presso il Palazzo Fontana di Trevi, in una accurata esposizione promossa dal DARC ( Direzione Generale per l?architettura e l?arte contemporanee ), dall?Istituto Nazionale per la Grafica e dalla Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico e demoantropologico di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.
L?esposizione ha rispettato profondamente le scelte che hanno guidato Luciana Tabarroni – come ha fatto notare la curatrice dottoressa Marzia Faietti – anche nei criteri seguiti nell?allestimento stesso : si è trattato infatti di criteri piuttosto particolari sia sul piano degli acquisti ( da parte della collezionista), che su quello della stessa conservazione della collezione, portando ad una armoniosa realizzazione, nella mostra, di un lavoro che si potrebbe definire “romano-bolognese”!
Se è pur vero che una “storia del Collezionismo del Novecento” non è stata effettivamente ancora scritta, è senz?altro corretto considerare come sia piuttosto importante e di rilevanza culturale a tal fine, proprio il caso della Collezione Tabarroni, specie se si consideri il “collezionismo di Grafica” del Novecento non soltanto in ambito strettamente bolognese o italiano, ma europeo e, più in generale, occidentale.
Nudo di fanciulla sdraiata, 1918
Organizzata e promossa dall?Associazione Civita , la mostra si avvale di un Catalogo ( edito da Marsilio ), curato da Jadranka Bentini, Marzia Faietti e Fabia Farneti, che rappresenta un prezioso strumento offerto ad appassionati e studiosi, per approfondire la storia del collezionismo, di cui la Tabarroni risulta essere eccezionale protagonista. E spesso fra l?altro, il Catalogo fa proprio riferimento anche agli scritti della collezionista e in particolare al capitolo primo di un volume oggi ormai raro , pubblicato da Scheiwiller a Milano nel ?79, dal titolo: ” La dimensione del Sogno e della Storia. Per una collezione di grafica contemporanea europea”.
E? qui che la studiosa, definiti innanzitutto i caratteri generali della raccolta, si ferma in particolare, con molto acume e grande obiettività su un importante concetto. Ella analizza infatti quale sia in effetti la posizione di un artista che, giunto “ospite” in un paese diverso da quello della sua nascita, gradualmente plasma se stesso secondo le atmosfere del luogo per poi lasciare il proprio “segno”, così particolarmente “forgiato”.
Tête pour Heinz, 1974
Da lì deriva una straordinaria classificazione delle opere “per nazioni”, sulla base del significato attuale di “Europa” , senza dubbio “concetto centrale” per la collezionista, che stabilisce l?idea di una “Nazione Europa” : immagine affascinante di Europa concepita come nazione unica, in cui ogni componente ha naturalmente dato il proprio contributo a rendere efficace la variegata produzione creativa di quello che è pur sempre , nella sua totalità , da considerare “il vecchio continente “.
Ed è giusto che su questa base Luciana Tabarroni definisca la propria collezione come una “collezione di grafica contemporanea”; nel repertorio delle opere ( curato in Catalogo da Fabia Farneti e Ilaria Rossi ), passiamo quindi dall?Italia ( con Boccioni, Russolo, Severini, Arturo Martini,Giorgio Morandi, Carrà, De Chirico, Bartolini, Soffici, fino a Bruno e Basaldella); alla Francia, con Manet, Gaugin, Lautrec e molti altri; alla Germania, Olanda, Ungheria, Cecoslovacchia e così via, ogni nazione con le sue tecniche, i suoi sviluppi, ma tutte coinvolte appunto nella “Nazione Europa”.
Per informazioni: www.marsilioeditori.it
fino al 2 maggio 2004
Miss, 1966