LAURA PATERNO
Chi potrebbe oggi fare a meno di uno specchio? E ppure questo oggetto di uso quotidiano ha una lunga storia carica di significati simbolici, storici, magici e scientifici.
Il Museo Archeologico La Civitella di Chieti fino al 2 maggio 2004 ospita una mostra che non vuole essere solo una antologia di specchi nell?antichità e nell?epoca moderna, ma una riflessione sui significati, sugli impieghi e sulle valenze che questo oggetto ha avuto nelle varie epoche e culture.
Simbolo o attributo della divinità in religioni lontanissime fra loro come il cristianesimo, lo scintoismo giapponese, i culti dell?America antica e del sud-est asiatico, lo specchio per Leonardo e Vermeer è strumento indispensabile per la pittura, Shakespeare, invece, se ne serve per l?autoindagine. È l?inganno dello stregone e la verità dell?astronomo. Archimede lo utilizza per incendiare la flotta nemica; per Dante è il mezzo per arrivare a conoscere Dio, il “verace speglio”.
Una congerie di pezzi, molti di grande rarità e bellezza, alcuni del tutto inediti, permette al visitatore di scoprire significati colti e risvolti quotidiani attraverso una sorta di viaggio nel tempo come nei luoghi, soffermandosi laddove echi e suggestioni sono più intriganti. Tra i pezzi più belli: quello proveniente dalla Cina (il più antico in mostra, risalente al sec. IV-III a.C.), specchio tondo con dodici smerli e tre draghi o quello romano in argento con scene erotiche. Presente in mostra anche lo specchio in ambra e legno dell?Ermitage che Federico di Prussia donò a Pietro il Grande; e ancora, un bellissimo specchio in legno e avorio della bottega degli Embriachi. Lungo il percorso anche volumi, gioielli, ventagli con specchi ed altri oggetti che rimandano a simboli e significati nelle diverse culture.
L?allestimento, curato dall?archittetto Lucio Rosato, consiste in una struttura monolitica all?interno della quale si muove il visitatore. Ciascuno degli specchi della mostra ?sistemati all?esterno della struttura ? è visibile in primo piano grazie a un sistema di “tagli” sulla parete. In un gioco di rimandi un oggetto, un libro, una frase o un suono spiega l?argomento abbinato a ciascuno dei pezzi esposti.
Questa particolarissima esposizione ricalca il concetto che permea tutto il museo: un luogo di arte che si impone per come è organizzato e progettato oltre che per le collezioni che ospita. Infatti il museo La Civitella racconta la storia di Teate (Chieti) dalla preistoria al medievo grazie a un?archittetttura moderna e tecniche scenografiche, in un edificio, costruito resituendo un pezzo di città sepolta, in cui antico e moderno convivono. Una filosofia che Chieti sembra conoscere bene, vista la menzione d?onore per il miglior museo d?Europa vinta nel 1984 dall?altro museo della città, il Museo Archeologico Nazionale.
Inoltre, per tutto l?arco di durata della mostra è previsto un ampio programma di manifestazioni collaterali, quali concerti, happening, cene degustazione, seminari.
“Attraverso lo specchio. Gloria inganno e verità di uno strumento di conoscenza.”
Chieti, Museo la Civitella
INFO: 0871/63137