LAURA PATERNO
Due sorelle, Maria e Giovanna Guccione, ereditano quarantadue anni fa dai genitori l?albergo Egadi, nell?isola di Favignana, con annesso ristorante. Le due sorelle, lasciando il loro precedente lavoro di insegnanti, cominciano una lunga storia fatta di amore per la loro isola, fantasia e creatività unite alla riscoperta dei sapori tipici della loro cucina. Al punto che poter accedere al loro ristorante era privilegio di pochi, specie nella stagione estiva, quando arrivavano prenotazioni da tutt?Italia. D?altronde, il ristorante Egadi è stato sempre segnalato nelle più importanti guide gastronomiche, come la Michelin e la Pirelli.
La loro storia e la passione per il proprio lavoro è ora raccontata in un libro dal nome curioso, per chi è “straniero”: “Frascatole. Favignana, ricette e altre storie.” Il segreto, come si apprende leggendo, è la specialità culinaria che dà il nome al libro: le frascatole, una variante del couscous arabo con brodo d?aragosta e trance di pesce. Ma questa non era la sola attrattiva del ristorante, che vantava varie e squisite proposte a base di tonno, come le polpette, piatto tipico dei pescatori, il tonno alle erbe e molte altre. La pesca del tonno, o mattanza, come si legge nel libro, ha sempre rappresentato per Favignana una risorsa di primaria importanza. A voler essere precisi, scriveva nel 1154 il geografo arabo Edrisi che Trapani è situata sul mare e vi si pescano grossi tonni. Quando l?isola era soprattutto un paese agricolo, coltivato a cotone, mais, orzo, frumento, legumi, ortaggi, il mare era sfruttato per la tradizionale pesca del tonno.
Oggi, con le imbarcazioni chiamate paranze, il tavolo del ristorante si può adornare anche di gamberetti, gamberoni e scampi freschissimi. Ma anche dentici, ricciole, cernie, che qui si servono anche crude come antipasto. E sembra doveroso ricordare la mousse al profumo rosso dei gelsi selvatici, le marmellate di mandarini o gelsi serviti al mattino nel buffet, e i rosoli di finocchio, alloro pepato o limone serviti alla fine del pasto.
Le due autrici del libro, nella prefazione, dichiarano di aver lavorato come ristoratrici nella convinzione che il pasto servito e consumato non dovesse essere un momento fine a se stesso, per quanto felice. Esso dovrebbe rappresentare piuttosto un pretesto, un momento conviviale inserito in un approccio al territorio completo di informazioni e cultura. La storia di Babette, dal racconto di Karen Blitzen, viene in aiuto per spiegare che offrire un favoloso pranzo è anche realizzare se stessi, donando gioia e cultura. Non a caso, le due sorelle sono diventate delle istituzioni nella loro isola, paladine dell?ecologia, del rispetto delle tradizioni e della storia. Tanto da minacciare di non adeguarsi alle rigidissime norme lanciate dall?Unione Europea sulla preparazione e conservazioni di alcuni generi alimentari come pasta e formaggi. Ma dalla loro le sorelle Guccione hanno avuto le visite di importanti politici e attori. Chi riusciva ad accaparrarsi un tavolo, o meglio una stanza, in questo albergo in un fascinoso vicolo a pochi passi dal mare, ci sembra in ogni caso un fortunato.
E chi non ci fosse riuscito, può leggere questo divertente e istruttivo libro, e provare in casa qualche bontà al sapore di Mediterraneo.
Maria e Giovanna Guccione, Frascatole: Favignana, ricette e altre storie. Trapani 2003
cui è dedicato un articolo del libro
foto di Antonio Noto