Cct 1-11-2003; Isin IT0000367828; rendimento lordo annuo 3,26%
Dopo l’nnesimo taglio dei tassi da parte della Fed Usa appare difficile che il rendimento dei tassi di interesse possa ulteriormente scendere. La sensazione è che sia iniziato il percorso inverso, con rendimenti in salita. Chi crede ad una simile impostazione del mercato dovrebbe uscire dal reddito fisso e portarsi sul tasso variabile. Questo Certificato di Credito del Tesoro ha per ora un rendimento del 3,3 per cento circa. Destinato tuttavia calare, poiché la prossima cedola passerà da 1,85 a 1,75. Ma se i tassi dovessero veramente salire. La successiva sarà nuovamente superiore. Per risparmiatori prudenti.



Btp 15-10-2003; Isin IT0003023550; rendimento lordo annuo 3,7%
Esattamente all’opposto dei Certificati di Credito del Tesoro, i Buoni del Tesoto Poliennali hanno una cedola semestrale fissa per tutta la loro vita. E poiché la cedola non può cambiare, è il prezzo che si adegua al variare dei tassi. Questo Btp ha una cedola del 5,25 per cento e la sua scadenza è posta nell’ottobre 2003, quindi molto vicino al Cct precedentemente analizzato. Eppure il rendimento lordo è decisamente superiore: il 3,7 per cento annuo. Proprio perché i prezzi cominciano a scontare un rialzo dei rendimenti. Per risparmiatori avveduti.



Btp 1-8-2011; Isin IT0003080402; rendimento lordo annuo 5,1%
E’ considerato il benchmark italiano, ovvero il bond decennale preso a riferimento per i rendimenti italiani di lungo periodo. Che sono evidentemente maggiori di quello del biennale, che ovviamente scade 8 anni prima e che comunque ha uno stesso flusso cedolare (anche questo decennale distribuisce una cedola del 5,25 per cento annuo). Il rendimento annuo lordo è più alto perché è evidentemente maggiore il rischio di investimento in un titolo a 10 anni, anche se la sua liquidità sul mercato non è assolutamente in discussione, potendo essere comprato e venduto in qualsiasi momento. Adatto ad investimenti speculativi.



Ctz 15-9-2003; Isin IT0003171961; rendimento lordo annuo 3,7%
Ecco una valida alternativa, via di mezzo ai bassi rendimenti dei Cct e ai maggiori rischi dell’investimento in Btp. I Ctz per definizione non distribuiscono cedola (Ctz sta per certificato zero coupon). Quindi chi acquista questo bond dovrà fare ameno fi flussi cedolari fino al rimborso, nel settembre 2003. Questo svantaggio viene compensato da un rendimento che a scadenza, a questi prezzi, superiore di quasi 50 punti base oltre il Cct con medesima scadenza. Tuttavia l’obbligazione può essere rivenduta sul mercato in qualsiasi momento. Il rendimento sarà dato dalla differenza tra prezzo di acquisto e di vendita.



Rep Argentina 21/10/2002; isin DE0003527966; rendimento 53% annuo lordo.
La crisi nella quale l’Argentina si sta dibattendo, sembra non riuscire a trovare una via di scampo. I titoli sono arrivati ad avere rendimenti da capogiro. E’ il caso di questo bond, il cui rendimento annuo suoera abbondantemente il 50 per cento. Il rischio è altissimo ed è strettamente correlato alla sua scadenza. La possibilità che l’obbligazione con durata residua di un anno possa non essere rimborsata (tecnicamente situazione di default), è alta. Solo per speculatori incalliti



Rep Argentina 1/7/2004; isin DE0003089850; rendimento 40% annuo lordo
Altro bond argentino ma in questo caso il rendimento annuo scende al 40 per cento. Anche se comunque rimane da capogiro. La riduzione del rendimento trova le motivazioni nella durata residua maggiore rispetto al titolo precedente. La scadenza nel 2004 allontana temporalmente di molto il bond dall’attuale momento di crisi, rendendo probabile il suo rimborso, magari dopo una operazione di swap. Eventuali miglioramenti di brevissimo delle condizioni del debito del paese sudamericano spingeranno i prezzi dell’obbligazione al rialzo. Ottimo per fare trading.



Comit 17/2/2028 zc; isin IT0001200390; rendimento 6,5% annuo lordo.
Gli zero coupon sono titoli che non distribuiscono mai una cedola durante tutta la loro vita. Il guadagno avviene dalla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di rimborso, che generalmente avviene alla pari. Il Comit in analisi scade tra 27 anni ma non è necessario attendere la scadenza naturale. Il bond può essere rivenduto in qualsiasi momento, avendo tra l’altro una buona liquidità. Nell’ultimo mese i prezzi sono passati da 16,75 a 19,25 centesimi. Ideale per fare trading a rischio basso, ma anche per mantenerli in portafoglio per un tempo maggiore.



Birs 1/2/2007 zc; isin IT0006514100; rendimento 4,7% annuo lordo.
Molto più corta la durata residua di questo zero coupon della Banca per la ricostruzione e lo Sviluppo. Se mantenuto fino al momento del rimborso, si otterrebbe di media un rendimento annuo lordo del 4,7 per cento, se acquistato agli attuali valori. In realtà le potenzialità dello strumento sono collocate nella possibilità di spunti di breve periodo che facciano lievitare il prezzo in misura decisa, come è accaduto nel periodo tra giugno e novembre, con prezzi passati da 74,5 a 81. Ottimo per fare trading ma con un rischio minore rispetto allo zero coupon Comit.



Bot 15-10-2002; Isin IT0003181671; rendimento lordo annuo 3,2 per cento; prezzo 97,2 centesimi.
Il Bot, Buono Ordinario del Tesoro, è l’investimento in assoluto più tranquillo. Ma tanta sicurezza la si paga in termini di rendimento, tra i più bassi che il mercato offra. Infatti questo Bot da ai possessori a scadenza un interesse che su base annua corrisponde all’incirca al 3,2 per cento lordo. Al netto ci si difende a malapena dall’inflazione. La sua durata residua è di un anno.



Bnl 15-3-04; Isin IT0001093274; rendimento lordo annuo 4,3 per cento; prezzo 106,5 centesimi.
Questo bond della Banca Nazionale del Lavoro è a reddito fisso, ovvero ogni anno distribuisce una cedola, divisa in due tranche semestrali, del 7,35 per cento. Se la fine della tendenza dei tassi a scendere fosse confermata, investire in questo bond potrebbe rivelarsi una operazione rischiosa, a meno che non si decida di mantenerlo in portafoglio fino alla scadenza. In quel caso il rendimento annuo a scadenza sarebbe del 4,3 per cento annuo lordo. Investimento adatto ad esperti del mercato obbligazionario.



B.ca Italease 29-4-02 Eurib 6m; Isin IT0001331161; rendimento lordo annuo 3,6 per cento; prezzo 100 centesimi.
Quota praticamente alla pari (ovvero a 100 centesimi, che sarà anche prezzo di rimborso), questo bond a tasso variabile. La cedola semestrale è legata all’andamento del tasso Euribor a sei mesi. La sua scadenza si pone nell’aprile 2002. Quindi l’investimento è più che altro una forma di parcheggio per il capitale in attesa di migliori impieghi. Rispetto ad un Bot con pari scadenza rende 50 punti base di più (0,5 per cento). L’investimento in questo bond, piuttosto che nel Buono del Tesoro, è giustificabile solo per ingenti capitali che rendano veramente conveniente spuntare mezzo punto in più di interesse.



Olivetti 23-6-04 Rib 3m; Isin IT0006528548; rendimento lordo annuo 5,4 per cento; prezzo 100,9 centesimi.
Per chi cerca dei rendimenti un po’ più interessanti, si può investire nel bond di Olivetti, una delle star del mercato degli ultimi tempi. L’obbligazione è un tasso variabile; la cedola, distribuita trimestralmente, è legata all’andamento del tasso interbancario Ribor a 3 mesi. Il rimborso del capitale si avrà nel Giugno 2004, ma l’emittente si è riservato la facoltà di rimborsare anche prima della scadenza naturale. Al termine, con questi valori, il rendimento annuo sarà del 5,4 per cento circa annuo