LUISA CHIUMENTI
La rappresentazione dell?Annunciazione, momento fondamentale della ?storia della Salvezza?, è stata soggetta a varie interpretazioni a seconda della riflessione che la Chiesa stessa ha avuto sul ruolo di Maria, sulla sua verginità e sulla natura stessa del dogma.
Lo studio del percorso iconografico di questo tema, nel corso dei secoli, è senza dubbio di estremo interesse, anche perché permette i evidenziare criticamente, le tracce, anche devozionali di quel graduale ?consolidarsi del primato di Maria, quale necessaria mediatrice per l?ottenimento di ogni grazia?, poiché è la ?perfezione ideale? e rappresenta la concretezza fisico-storica di una creatura.
Lo studio del percorso iconografico di questo tema, nel corso dei secoli, è senza dubbio di estremo interesse, anche perché permette i evidenziare criticamente, le tracce, anche devozionali di quel graduale ?consolidarsi del primato di Maria, quale necessaria mediatrice per l?ottenimento di ogni grazia?, poiché è la ?perfezione ideale? e rappresenta la concretezza fisico-storica di una creatura.
Ed ecco come la sensibilità artistica rinascimentale nei riguardi di questo tema viene illustrata dalla bella mostra “Ecce Ancilla Domini. L?iconografia della Vergine Annunziata in Matteo Civitali” , curata da Andrea Roncoli (Comune di Camaiore) e dalla Sovrintendenza di Lucca con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
La mostra è stata allestita a Camaiore, presso il Museo d?Arte Sacra e per la prima volta in assoluto ha reso note al grande pubblico, nel loro complesso, tutte e cinque le sculture lignee dell?Annunziata realizzate da Matteo Civitali (Lucca 1436 – 1502).
Vi appare così ?una giovane dai tratti aggraziati che di fronte alla imperturbabilità del messaggero celeste, simbolo dell´eterno, dell´assoluto, sviluppa un complesso repertorio di sentimenti, esempio delle dinamiche emotive che sottendono alla nostra esistenza?.
In particolare è da ricordare come l´Annunziata di Camaiore, della quale si ha notizia a partire dal 1491, e che era venerata proprio nella insigne Collegiata di S. Maria Assunta, purtroppo fosse, fra le cinque sculture, quella che più delle altre aveva subito le ingiurie del tempo e dell´uomo che ne avevano alterato profondamente l´aspetto. Solo il recente restauro dell´opera (ampiamente illustrato peraltro in occasione di questa esposizione), ha ridonato finalmente alla statua l´ antico splendore.
Ma è anche molto interessante sottolineare come l?esposizione accolga, oltre all´ opera camaiorese, sempre sullo stesso tema, anche ?l´Annunziata?, proveniente dalla chiesa di S. Michele di Mugnano, quella della chiesa di S. Maria dei Servi, di San Frediano e di S. Cristoforo, in un allestimento molto indovinato e suggestivo realizzato dall´architetto Glauco Borella.
Ognuno di noi ricorda come le parole ?Ecce ancilla Domini? abbiano stigmatizzato l?incontro di Maria con l? angelo Nunziante, mentre Ella veniva ad apprendere la grande notizia che Le sarebbe nato un figlio, concepito dallo Spirito Santo.
Le cinque sculture lignee dell´ Annunziata, opere di Matteo Civitali per la prima volta messe a confronto in mostra, ci presentano una Vergine che, lungi dall? assumere un atteggiamento spaventato o sorpreso, evita persino di elevare lo sguardo ma, umilmente assorta in una riflessione interiore ed estremamente naturale, si appresta ad assumere piena consapevolezza di quanto Le è stato appena annunciato.
Invitando infine il lettore a visitare la bella mostra, segnaliamo anche il catalogo che, arricchito da una introduzione del Vicario Diocesano don Marcello Brunini, contiene saggi di Andrea Ruberti, Pier Paolo Dinelli e Antonia D´Aniello.
Per informazioni:
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Studio Brandi
0584 961169
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